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Al pari di quanto abbiamo visto con il NAS Linkstation 441D di Buffalo, anche in questo caso non si riesce a saturare la banda passante della porta GigaBit Ethernet del nostro notebook di Lenovo, arrivando attorno ai 95 MB/s di velocità di trasferimento.

Va notato che glli HDD installati nel Buffalo erano i Seagate Barracuda ST2000DM001, mentre nel caso del nostro WD si tratta degli HDD Red WD20EFRX, dotati di 64MB di Cache. Per questo motivo le prestazioni dei due prodotti non possono essere comparate in scala 1:1, ma comunque ci si può fare un'idea di massima delle prestazioni delle due soluzioni (alla fine il SoC è sempre l'ARMADA 370, sebbene uno sia un Mono Core e l'altro un Dual Core).

 

 

 

Nelle configurazioni RAID 0 ed 1 il NAS di Buffalo si è dimostrato leggermente più performante in scrittura, mentre in lettura entrambi i NAS hanno fatto registrare i medesimi risultati. Questa situazione può essere determinata da uno dei seguenti fattori (o da entrambi):

  • gli HDD di Seagate sono più veloci di quelli di WD;
  • il SoC utilizzato da Buffalo (essendo Dual Core) gestisce meglio le configurazioni RAID.

Nel complesso, comunque, si tratta di differenze del tutto marginali, soprattutto nel caso si utilizzi il NAS come unità di memorizzazione Wireless. In tale frangente, per saturare la banda garantita dal NAS, e in modalità 802.11n (bandwidth massima teorica di 18,75 MB/s), serviranno almeno 5 macchine connesse contemporaneamente.

 

 

Per quanto riguarda i consumi, il WD si dimostra decisamente parsimonioso, superando il già ottimo Buffalo Linkstation 441D. Tali risultati potrebbero essere merito degli HDD di WD, più parsimoniosi di quelli prodotti da Seagate (secondo le specifiche date dalle due case, i Red consumano circa 2W in meno dei Seagate nell'utilizzo misto). Il maggiore consumo in scrittura, invece, potrebbe essere determinato dal singolo Core del SOC ARMADA 370, e che costringerebbe il core ARMv7 integrato a lavorare perennemente in Full Load.