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 Sapphire R9 280X Toxic

La 280X Toxic si presenta con dimensioni di 308 X 113 X 41 mm ed ha un ingombro di poco superiore a 2 slot per un peso di 890g.

Il look esterno è diverso dalle soluzioni Vapor-X e Toxic che Sapphire ha utilizzato sulle precedenti generazioni di schede grafiche. Per la prima volta troviamo su un prodotto a singola GPU realizzato dalla casa di Hong Kong un sistema di raffreddamento a tre ventole asimmetriche (due da 90mm ed una da 80mm di diametro) ed un'inedita colorazione arancione/nero con effetto anodizzato sul frame.

La scritta "SAPPHIRE" è retroilluminata con dei LED gialli, molto bella da vedere una volta montata la scheda all'interno di uno chassis munito di finestra laterale trasparente.

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La scheda dispone di un back-plate che protegge la circuiteria posteriore e contribuisce a smaltire il calore generato dai superfet che pilotano la parte retrostante della sezione VRM; parte che è lasciata scoperta da un'ampia feritoia per far respirare le induttanze munite di mini-heatsink dedicati. In coda è presente un "ponte" in metallo, ancorato diretamente al back-plate, con sopra una fascia in gomma che serve ad attenuare le vibrazioni del radiatore causate dal flusso d'aria generato dalle ventole.

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L'ouput video è costituito da 5 porte: una Dual-Link DVI, una Single-Link DVI, una HDMI e due Mini-DisplayPort. Ricordiamo, che rispetto alla HD 7970, la R9 280X è capace di pilotare tre monitor in configurazione Eyefinity sfruttando solo le porte DVI e HDMI, senza dover connettere un monitor all'uscita DisplayPort. Si tratta di una feature che AMD ha abilitato sulla nuova serie R200 semplicemente aggiornando il BIOS, ma che obbliga ad utilizzare almeno  due monitor perfettamente uguali (stesso pannello con stessi timing).

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Sollevando il dissipatore, dopo aver svitato le quatto viti di aggancio, separiamo il PCB dal sistema di raffreddamento attivo.

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In alto a destra si vedono i due connettori PCIe AUX da 8-pin per l'alimentazione esterna. Questi connettori sono in grado di fornire 2 x 150 W che sommati ai 75W dello slot PCIe x16 fanno salire il Power Draw della scheda a 375W (Sapphire parla di 285W di TDP con la possibilità di raggiungere e superare i 300W modificando li PowerTune). In alto a sinistra si trova lo switch per il BIOS che abilita la modalità UEFI. Al centro troviamo il core Tahiti (inconfondibile la sua particolare cornice di protezione) circondato da 12 chip VRAM.

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Passando al lato posteriore, questa volta dopo aver rimosso il back-plate, osserviamo in alto a destra i due connettori CrossFire (sono supportate configurazioni fino a quattro R9 280X in parallelo mediante bridge CFBI) e sotto a questi i 6 LEDs che Sapphire utilizza come indicatori "visivi" per il livello di temperatura raggiunto del PCB.

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Per quanto riguarda la circuiteria di alimentazione, Sapphire parla di 10 fasi PWM con induttanze "Black Diamond". Nello specifico la sezione è costituita da  8+2 fasi tra GPU + Mem ed oltre alle nuove induttanza fa uso di Superfet e di condensatori allo stato solido prodotti da aziende giapponesi leader nel settore.

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Il regolatore di tensione è il CHL8228G di CHiL (uno dei migliori in circolazione) con supporto completo alle modifiche ed al monitoring via software. I chip VRAM sono di Hynix, serie H5GQ2H24AFR-R0C, certificati per funzionare di default a 6GHz (effettivi). Sapphire li ha spinti fino a 6400 MHz.

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L'intero sistema di raffreddamento è composto da 4 parti: backplate, dissipatore GPU/MEm, heatsink VRM e frame con ventole incastonate.

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Il dissipatore vero è proprio è una soluzione inedita che dissipa la GPU Tahiti insieme ai 12 chip VRAM. E' costituito da due radiatori in alluminio connessi alla base di contatto mediante 5 "heatpipe" in rame. Heatpipe che hanno una configurazione particolare: quella centrale è una ultra-pipe da 10mm (prima volta che la vediamo su un dissipatore di serie per GPU), seguita da due super-pipe laterali da 8mm e due heatpipe esterne con il classico diametro da 6mm. Il contatto con le memorie è assicurato con dei pad termicici ed una platta in alluminio - mentre quello sulla GPU è diretto sulla base in rame, agevolato da uno scalino che riprende la forma e l'inclinazione di 45° del die di Tahiti.

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Abbiamo già detto che le ventole sono tre: due 90mm ed una da 80mm. Anche se le dimensioni sono diverse il profilo è sempre di tipo LP e le specifiche di funzionamento sono uguali per tutte (12v, 0.35A con regolazione PWM).

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Sapphire chiama il nuovo sistema di raffreddamento "Tri-X" (TripleFan-X) e lo promuove come una soluzione più efficienza e silenziosità rispetto ai dissipatori custom montati dagli altri produttori.