Con l'HG6 in oggetto Toshiba punta a spodestare Samsung e Kingston come marche predilette degli utenti consumer più evoluti (ad esempio i videogiocatori), puntando su due caratteristiche in particolare: l'ottima componentistica e lo sviluppo di un Firmware molto particolare (ma quest'ultimo punto lo analizzeremo in seguito, con i benchmark).
Partiamo allora dalla componentistica. Il CTRL NAND, come accennato in precedenza, sebbene sia prodotto dalla stessa Toshiba (TC358790XBG), è in realtà il già conosciuto Marvell 88SS9187. Si tratta di un CTRL NAND di fascia alta, studiato per SSD di classe Enterprise (questo confermerebbe l'utilizzo del medesimo PCB anche per SSD di fascia ben più elevata, ndA) e, sebbene abbia quasi due anni sulle spalle, sembra svolgere ancora più che degnamente il proprio dovere, soprattutto se coadiuvato da un Firmaware ben scritto.
Le NAND Flash utilizzate sono prodotte sempre da Toshiba, e si tratta di memorie di tipo MLC di seconda generazione realizzate con il nodo a 19nm. Con tutta probabilità si tratta delle migliori NAND Flash in commercio per il rapporto qualità/prezzo, sia in termini prestazionali sia in termini di durata (non è un caso che OCZ utilizzi le medesime NAND Flash tanto negli SSD consumer quanto negli SSD di fascia Enterprise).
Le NAND Flash utilizzate hanno una capacità di 64GB l'una (512Gb) ma, contrariamente a quanto fa la sussidiaria OCZ, la quale lascia parte delle celle di riserva al fine di prolungare la longevità dei propri SSD, nel caso qualcuna di queste dovesse divenire inutilizzabile nel tempo (in gergo, “over-provisioning”), Toshiba ha scelto di offrire all'utente il massimo spazio di archiviazione possibile.
Davvero utile, in ultimo, l'implementazione della tecnologia "Toshiba Power Fail Management" (PFM) la quale garantisce, nel caso l'SSD si spenga improvvisamente (ad esempio, black out e mancanza di gruppo di continuità), un ritorno alla situazione pre-spegnimento della mappa dei dati scritti nelle celle o nei blocchi delle NAND Flash, grazie all'utilizzo di una mappatura ridondante. Questo permette all'HG6 di migliorare le possibilità di sopravvivenza delle NAND Flash in caso di arresti critici. Certo, non è una soluzione sicura come lo è l'utilizzo di condensatori per uno spegnimento vero e proprio dell'unità (Toshiba chiama questa tecnologia Power Loss Protection), ma è comunque apprezzabile che la casa giapponese abbia pensato ad una soluzione simile per i propri SSD di fascia consumer. D'altra parte, non stiamo parlando di un prodotto destinato al mercato Enterprise, è bene ricordarlo.
SSD | Toshiba HG6 512GB | OCZ ARC 100 240GB | OCZ Vector 150 240GB |
CTRL NAND | TC358790XBG | Barefoot 3 M10 | Barefoot 3 M00 |
Sequential Read Speed | 534 MB/s | 480 MB/s | 550 MB/s |
Sequential Write Speed | 482 MB/s | 430 MB/s | 530 MB/s |
Random Read Speed(4K, QD32) | 92.000 IOPS | 75.000 IOPS | 90.000 IOPS |
Random Write Speed(4K, QD32) | 49.000 IOPS | 80.000 IOPS | 95.000 IOPS |
Steady State Random Write(4K QD32) | - | 18.000 IOPS | 26.000 IOPS |
Garanzia | 3 Anni | 3 Anni - Shield Plus | 5 Anni |