Gli SSD, rispetto ai tradizionali HDD, sono capaci di garantire un numero di IOPS (Input/Output Operation Per Second) decisamente più elevato. Questo valore, a molti oscuro, ci informa a grandi linee di quante richieste può processare al secondo la periferica di memorizzazione di turno, e si rivela particolarmente utile per l'utenza Business ed Enteprise (ad esempio, per equipaggiare NAS e Server Cloud con i giusti HDD/SSD).
In questo caso possiamo notare come l'SSHD di Toshiba, grazie alla presenza di 8GB di NAND Flash, riesca a garantire numeri più che buoni, a fronte tutto sommato di un'occupazione della CPU non eccessiva. Potrebbe quindi risultare un buon candidato per equipaggiare un NAS compatto da 2.5” o per un PC da ufficio che lavora con una miriade di piccoli documenti Office.
In CrystalDiskMark possiamo notare come quanto visto in IOMeter si ripeta, attraverso la lettura e scrittura casuale di file di piccole dimensioni. La NAND Flash da 8GB, utilizzata come gigantesca Cache, riesce a garantire un ottimo boost prestazionale. Al contrario, quando è l'HDD da 1TB @5400rpm a dover lavorare, il Toshiba fa segnare prestazioni pari al Western Digital (il mediocre risultato nella scrittura sequenziale è probabilmente dovuto ad un problema di compatibilità tra la piattaforma di test, il firmware ed il software di benchmark. In AIDA64, come si vedrà, le prestazioni torneranno alla normalità).