Secondo diverse fonti, tra cui eetimes.com, TSMC sta davvero mettendo a dura prova la pazienza dei propri clienti.

Qualcomm vede la capacità produttiva di TSMC alquanto inadeguata, e l'impossibilità di rifornire i propri clienti ha portato all'unica soluzione al momento praticabile, spostare parte della produzione presso UMC, l'altra grande fonderie taiwanese. Anche questa carta però sortirà effetti limitati in quanto, sebbene UMC non abbia problemi con i 28nm, è comunque una realtà molto più piccola rispetto a TSMC.

Anche AMD è a corto di GPU per la nuova serie HD 7 e le scorte di magazzino potrebbero esaurirsi in fretta nel caso TSMC non riprenda a produrre a pieno ritmo. Ad oggi la casa di Sunnyvale sta centellinando i rifornimenti ai propri partner per evitare il sold out: in termini di marketing è molto meglio vendere una scheda video a prezzo elevato che fare la figura barbina di non averne più in magazzino. La colpa, agli occhi dei consumatori meno smaliziati, cadrebbe su AMD, non su TSMC, con tutto ciò che ne consegue a livello di immagine.

Nvidia naviga in acque simili, e i problemi di TSMC non le permetteranno almeno per altri due mesi di distribuire le proposte di fascia media e bassa. Inoltre anch'essa, come AMD, vede le proprie scorte di GPU GK104 assottigliarsi velocemente. Un problema non da poco.

TSMC, comunque, pensa di poter risolvere questa situazione con l'aggiornamento della FAB 14, aggiornamento che verrà portato a termine in questo mese di aprile. Da qui i cospicui investimenti di cui avevamo parlato in vari approfondimenti, pari a ben 700 mln di dollari e che non riuscivamo a spiegare esattamente (per i 28nm o per i futuri 20nm?). Ora sappiamo che TSMC si sta giocando il tutto e per tutto, agli occhi dei partner, con i 28nm.

Nel mentre Samsung gongola, pronta a rubare commesse alla rivale asiatica.