Ad inizio di questo mese GlobalFoundries ha venduto 45 milioni di azioni di AMD, per un controvalore di circa 613 milioni di dollari. I più ingenui penseranno sicuramente che si tratta di una semplice vendita per fare cassa, per recuparare il valore di quelle stesse azioni acquistate nel 2007, ma probabilmente non è così.

 

 

GlobalFoundries, secondo il più recente WSA stipulato con AMD nell’agosto del 2016, può acquistare le azioni della stessa AMD al prezzo bloccato di 5.98 dollari cadauna, fino al raggiungimento della quota massima consentita, pari al 19,99% delle azioni totali di AMD: "Grant to West Coast Hitech L.P., a wholly-owned subsidiary of the Mubadala Development Company PJSC, a warrant to purchase 75 million shares of AMD common stock at a purchase price of $5.98 per share. The warrant may be exercised in whole or in part prior to February 29, 2020. The warrant is only exercisable to the extent that Mubadala or its subsidiaries do not beneficially own, either directly or indirectly, an aggregate of more than 19.99 percent of AMD's outstanding capital stock after the exercise". Questa clausola fu decisa quando le azioni AMD valevano ancora circa 2 dollari, e fu una di quelle clausole che convinsero GlobalFoundries a rivedere il WSA, in quel momento sfavorevole ad AMD, in quanto quest’ultima avrebbe dovuto pagare una grossa penale per far produrre le proprie CPU presso altre fonderie (TSMC, Samsung, ecc).

Nei prossimi giorni, probabilmnete GlobalFoundries cercherà di trarre il maggior profitto da questa clausola, acquistando circa 75 milioni a soli 5.98 dollari, e raggiungendo così la massima quota consentita in AMD (Il già citato 19,99%). In questo modo non solo aumenterà il proprio peso all’interno di AMD come azionista, ma in maniera del tutto gratuita si ritroverà in cassa 200 milioni di dollari.