L'emorragia finanziaria di Elpida, terzo produttore mondiale di Dram, non si ferma e totalizza il record di cinque trimestri negativi consecutivi. Nell'ultimo trimestre l'azienda giapponese ha fatturato 784,8 mln di dollari ed ha riportato una perdita netta di 552,6 mln di dollari (Perdite nette nell'anno fiscale 2011, 1,58 mld di dollari). Numeri da far accapponare la pelle. Non c'è da meravigliarsi, quindi, che le banche giapponesi siano restie ad acquistare azioni di Elpida e ad elargire prestiti per cercare di risollevarla. I rischi di una futura bancarotta, con conseguente insolvenza, sono elevati.

Per questi motivi, come riportato nei giorni scorsi, si parla di un possibile fusione con l'americana Micron Technology, ma il presidente di Elpida, Yukio Sakamoto, ha fatto sapere che per il momento non se ne parla. L'ipotesi di fusione sarà presa in considerazione solo quando Elpida tornerà ad essere un'azienda solida: “If Elpida can't stay solid, I don't think a tie-up would work out well”.

Molti analisti, a questo punto, scommettono su un suo fallimento, soprattutto considerando che il prezzo delle Ram, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, è diminuito del 51% e non sembra accennare a crescere nel prossimo futuro.

Situazione sempre difficile, ma non così disperata, per la coreana Hynix Technology, secondo produttore mondiale di Dram, con il 24% del mercato. Le perdite nell'ultimo trimestre del 2011 si sono assestate a 214 mln di dollari, mentre le perdite nette totali per l'anno fiscale 2011 ammontano ad appena 50 mln di dollari. La crisi che sta attraversando il mercato delle Dram si può vedere in maniera più chiara confrontando i dati del 2010 a quelli del 2011.

Hynix, produttrice sia di Dram sia di NAND Flash, ha avuto un utile operativo nel 2010 di 2,66 mld di dollari, mentre nel 2011 è stato di soli 290 mln di dollari. Attualmente l'azienda coreana è tenuta in piedi dal mercato delle NAND Flash, mercato su cui Elpida non può contare.

Azienda in controtendenza è la tedesca Infineon Technologies, la quale per l'anno fiscale 2011 ha avuto profitti netti per 181 mln di dollari. Peter Bauer, Ceo di Infineon, ha spiegato questi ottimi risultati, in controtendenza rispetto alle case rivali, in relazione agli investimenti fatti in Ricerca e Sviluppo e alle alleanze strategiche con i propri partner (tra cui alcune case automobilistiche): “"To secure future profitable growth in our markets of energy efficiency, mobility and security we continue to invest in R&D, customer relationships and manufacturing capacity”.

Questa strategia è stato possibile applicarla grazie al notevole tessuto economico presente in Germania, nazione ricca di aziende ad alto contenuto tecnologico in molti settori. Taiwan e la Corea del Sud mancano di un'industria così varia, e forse proprio per questo Elpida ed Hynix sono in difficoltà.