Giunto in Nokia come il Messia Salvatore, sì da far tornare la grande azienda finlandese agli antichi fasti, il presunto Re Mida Elop si sta rivelando davvero l'opposto: tutto quello che tocca diventa carta straccia.
Incapace di guidare Nokia verso una crescita, anche lenta, l'ex dirigente Microsoft ha in pochi mesi distrutto quei pochi progetti indipendenti di cui l'azienda finlandese era depositaria: Symbian e MeeGo.

 


Questi due sistemi operativi sono stati del tutto abbandonati, nonostante il primo fosse il più utilizzato al mondo nei terminali di fascia bassa, almeno fino a 2 anni fa, ed il secondo fosse considerato un ottimo concorrente di Android (Basta vedere le vendite del terminale N9 per confermarlo).

 

 


Non è tutto. Sempre sotto la dirigenza Elop si è deciso di tagliare circa il 20% della forza lavoro di Nokia, di chiudere le fabbriche finlandesi sposando la produzione in Asia, di abbandonarsi completamente tra le braccia di Microsoft, adottando quale unico SO Windows Phone, ed in ultimo di "regalare" i propri terminali di fascia alta pur di mantenere un briciolo di market share.


Questo modus operandi non sta piacendo minimamente agli azionisti di Nokia, anche perché le azioni negli ultimi mesi hanno subito un tracollo vertiginoso: in un anno sono crollate da 7,3 a 3 dollari per azione.
A questo punto Elop ha il trono decisamente traballante, e forse con il nuovo anno potremmo vedere un nuovo AD alla guida di Nokia: questo significherà la fine del matrimonio tra i colossi Microsoft e Nokia?