I 28nm di GlobalFoundries sembrano finalmente aver preso il sospirato volo, facendo così tirare un sospiro di sollievo alla dirigenza della controllata di ATIC. Dopo MediaTek e RockChip, circa un anno fa, anche la statunitense Qualcomm ora ha preso a sfruttarli ampiamente per la produzione dei propri SoC più venduti.

 

 

Presso le fonderie di GloFo, infatti, vengono prodotti i seguenti modelli:

  • MSM8939 – Snapdragon 615
  • MSM8916 – Snapdragon 410
  • MSM8909 – Snapdragon 210

Questi contratti permetteranno a GlobalFoundries di migliorare notevolmente la propria situazione finanziaria, in quanto le entrate non dipenderanno più dalla sola AMD, così da velocizzare l'introduzione dei 14nm FinFET ottenuti su licenza da Samsung.

Appare evidente come la scelta di appuntare Sanjay Jha quale CEO nel gennaio del 2014 sia stata una decisione felice, in quanto l'ex di Motorola si sta rivelando un buon stratega: conscio dell'importanza del mercato Mobile, venendo da quel mondo, sta concentrando tutte le energie di GloFo in tale direzione, e le aziende quali Qualcomm, MediaTek e RockChip vedono ora in questa fonderia un buon partner nel medio-lungo periodo. Una grossa mano, comunque, l'ha data indirettamente anche TSMC, incapace sia di garantire una produzione abbastanza elevata con i 28nm, sia di offrire ai produttori fabless che non si chiamino Apple un buon numero di wafer a 20nm: i clienti insoddisfatti della fonderia taiwanese si sono rivolti altrove e GloFo, facendo leva su prezzi molto concorrenziali, non ha faticato a trovare nuovi e danarosi partner.