Su Bloomberg i giornalisti Tim Culpan, Ian King e Brian Womack hanno scritto in un articolo che Google avrebbe intenzione di realizzare da sé i SoC e/o le CPU per i propri server, così da poter abbattere i costi e, allo stesso tempo, avere dei prodotti che corrispondano al 100% alle proprie necessità. Una notizia che si attendeva da tempo, visto che anche il gemello cinese, Baidu, aveva preso la stessa decisione alcuni mesi fa.

 

 

Cosa significa questo? Prima di tutto, difficilmente Google realizzerà da sé questi processori nel vero senso della parola, in quanto dovrebbe sia mettere su un centro di ricerca apposito sia acquistare una gran quantità di brevetti (non solo ARM o MIPS). Sarebbe un investimento di diversi miliardi di dollari, che potrebbe portare a processori non all'altezza o a risparmi minimi nel breve-medio periodo.

La soluzione maggiormente percorribile, a questo punto, potrebbe essere simile a quella che hanno utilizzato Microsoft e Sony per la realizzazione delle proprie console: chiedere a qualcuno con esperienza di realizzare un processore custom secondo le proprie direttive. In questo caso è stata AMD, per entrambe le case, per Google chissà: Freescale? Calxeda (probabilmente l'azienda con più esperienza in questo campo con ARM)? Texas Instruments? IBM (che ha recentemente acquistato 5 licenze da ARM)? La già citata AMD (partner di HP per il Project Moonshot)? Nvidia?

Quella che potrebbe rimanere scottata da questa decisione sarebbe Intel, che già oggi vede il mercato dei server High-End in difficoltà. Google attualmente è uno dei più grossi clienti della casa di Santa Clara, come riporta Bloomberg: “Google is Intel’s fifth largest customer, accounting for about 4.3 percent of its revenue, according to Bloomberg supply chain analysis”.

Nel caso Google si rendesse indipendente, Intel perderebbe una bella fetta della somma che compone il proprio fatturato. Un problema di non poco conto, come abbiamo avuto già modo di affermare, anche per gli investitori: saputa la volontà di Google, il titolo di Intel ha perso il 3.1% al Nasdaq.