Sebbene possa sembrare un controsenso, la crisi del mercato dei PC sta aiutando i produttori di DRAM a mantenere il prezzo di queste memorie stazionario, evitando così una crisi di sovrapproduzione, come quella che ha colpito il settore circa 3 anni fa.

 

 

Poiché il mercato PC non è più il mercato di riferimento per le memorie DRAM, in quanto altri lo stanno sopravanzando o raggiungendo in importanza (pensiamo al mercato Mobile o a quello dei Server Cloud), e poiché le varie case che producono queste memorie possono passare facilmente da una tipologia ad un'altra (ad esempio dalle DDR4 alle LPDDr4 o viceversa), a seconda del trend di mercato, i rischi sono diminuiti notevolmente. Proprio questa ragione anche le aziende minori, come Nanya o Inotera, possono permettersi il lusso di passare ai più moderni nodi 20nm senza temere perdine rilevanti, come ci informa la testata taiwanese CTIMES: “In addition, with regards to the entire DRAM market, Gao Qi-quan pointed out that after cellphones and tablets became commonplace, the risks in the DRAM market have dispersed. This has made the era when PCs drove DRAM value into a time of the past, and from now on, its value will not crash due to the PC low-season or poor market conditions”.

Il cartello coreano, quindi, potrà continuare a svolgere la propria funzione equilibratrice senza dover rendere conto a nessuno, in quanto tutte le aziende che operano nel settore sono ben felici di questa situazione. Altrettanto felici sono gli investitori, i quali potranno acquistare le azioni di queste aziende consapevoli che, almeno nel prossimo futuro, non potranno che crescere di valore.