Intel ha ottenuto un prestito di circa 6mld di dollari da parte delle banche statunitensi così da poter finanziare i propri piani di acquisizione ed espansione.

 

 

Questa mossa si è resa necessaria e vantaggiosa per varie ragioni. Attualmente gli interessi sui prestiti per le grandi compagnie statunitensi sono stati ridotti notevolmente, arrivando a toccare appena lo 0.75%. Questo rende la richiesta di prestiti molto vantaggiosa se si vuole conservare i propri investimenti in altre aziende, senza doverne venderne le azioni per supportare i propri costi di R&D ed acquisizioni. Come abbiamo avuto modo di scrivere nei commenti a questa news, la riserva di denaro di Intel si sta assottigliando notevolmente (10,5 mld di dollari, di cui 3,5  mld di denaro liquido e 7 mld in investimenti azionari). Questo prestito, quindi, è una manna dal cielo per evitare di dover intaccare quanto rimasto.

Grazie a questo prestito, Intel dovrebbe riuscire ad investire in R&D e nell'ampliamento delle proprie FAB per circa un anno e mezzo, se verrà mantenuto il trend attuale. Nel mentre gli analisti concordano nell'affermare che se le fonderie di Intel dovessero rimanere sotto utilizzate come attualmente accade, la situazione non potrà che peggiorare. Senza un cliente di spicco con cui dividere le spese questo prestito sarà del tutto inutile nel medio-lungo periodo.