Come avevamo preannunciato diversi mesi addietro, e come molti sperano, Intel si sta aprendo ad aziende esterne quale fonderia per terzi. Dopo Achronix, Tabula e Netronome anche Cisco potrebbe diventare partner della casa di Santa Clara. Questa è la voce che aleggia nell’aria International Electronics Forum di Bratislava.

 

 

Cisco è una delle più grandi aziende al mondo nell’ambito del networking, soprattutto business, ed ha tra i propri clienti le più grandi aziende che operano nel settore server: IBM, HP ed Oracle, oltre a molte altre.

Attraverso questo accordo commerciale con Intel, Cisco avrebbe la possibilità di realizzare i propri prodotti a 22nm, così da massimizzare i profitti ed offrire un ottimo rapporto consumi/prestazioni.  Oggi Cisco sta producendo presso IBM e TSMC principalmente a 40nm, e qualcosa a 28nm, ma un eventuale utilizzo dei 22nm FinFET di Intel potrebbe garantire un boost produttivo notevole.

I termini dell’accordo non si conoscono, e a ragione: per ora si tratta solo di una voce. Ma la cifra in ballo sembra notevole, pari ad 1 mld di dollari. Un ammontare che potrebbe finalmente modificare l’asset produttivo di Intel, convincendola ad investire tempo e risorse per diventare effettivamente la più grande fonderia conto terzi al mondo. Che sia l’inizio di una svolta epocale?