Il grave problema venuto a galla, almeno tra il grande pubblico, giusto venti giorni fa, ha colpito in maniera relativa l'utente consumer (Almeno per Meltdown), come da noi evidenziato in questi test. Le reali vittime, perché così possiamo definirle, sono i sistemisti che, all'improvviso, si sono trovati a gestire una situazione tutt'altro che semplice.
Da una parte vi sono dei Server che hanno visto le prestazioni diminuire, in determinati frangenti, anche oltre il 40% (Soprattutto quelli che fanno ampio uso di Memorie di Massa): macchine virtuali, server cloud, gaming host, e via discorrendo. Da una parte vi è Intel, la quale sta cercando di realizzare delle Patch per Spectre in grado di contenere le perdite prestazionali ed al contempo risolvere al 100% questi bug di sicurezza. Insomma, si vuole avere la moglie ubriaca e la botte piena.
Questo modus operandi, però, sta portando a gravi consuenze, in quanto le Patch rilasciate si sono rivelate tutt'altro che stabili, tanto che la stessa Intel consiglia ai propri clienti di tornare ad utilizzare i Firmware precedenti: "We recommend that OEMs, cloud service providers, system manufacturers, software vendors and end users stop deployment of current versions, as they may introduce higher than expected reboots and other unpredictable system behavior" (Link).
I Sistemisti, quindi, si trovano in una situazione quanto mai ilare, in quanto stanno praticamente procedendo alla cieca, nonostante il loro lavoro - almeno teoricamente - imporrebbe di utilizzare Software e Hardware "a prova di bomba". In questo momento siamo a livelli di supporto della Clementoni, nonostante l'Hardware utilizzato costi decine di migliaia di Euro (Con tutto il rispetto per il distributore di giocattoli).
Se Intel dovesse tardare ancora a rilasciare una Patch correttiva congruente con le richieste di Sistemisti, Aziende e Sviluppatori, è probabile che sarà utilizzata quella sviluppata da Google, Reptoline (Già ora utilizzata con successo su Android) anche su Windows e GNU/Linux. Questa garantisce perdite prestazionali tutto sommato lievi, ed al contempo non comprometterebbe la stabilità di sistema. Intel, probabilmente, perderà parte del proprio vantaggio prestazionale nei confronti delle soluzioni AMD, ma questo è lo scotto da pagare per essere affidabili in questo momento.
Anche Linus Torvalds, padre padrone di Linux, ha ormai perso la pazienza, come si evince da questa discussione.
Vediamo se Intel riuscirà a rilasciare una Patch decente, prima che la pazienza dei propri partner si esaurisca.