Dopo Intel anche TSMC ha deciso di investire in ASML, la più grande azienda al mondo produttrice di equipaggiamenti per la produzione litografica.

 

 

Tramite questo investimento, di circa 1.04 mld di dollari per acquistare le azioni di ASML e di 340 mln di dollari spalmati in cinque anni in R&D, TSMC potrà contare su un valido alleato. Grazie a questo accordo la fonderia taiwanese potrà beneficiare fin da subito delle novità introdotte da ASML e potrà essere tra le prime aziende al mondo ad utilizzare i wafer da 450 mm, quando saranno pronti.

 

Questo è quello che accadrà, e le due compagnie sembrano davvero soddisfatte da questo matrimonio. Shang-yi Chiang, Vice presidente di TSMC della sezione R&D, ha affermato: “We are confident that the additional funding for ASML's research and development programs will help secure and accelerate EUV development activities, in parallel with the necessary focus on improved performance of existing optical lithography tools and speed up the deployment of new technologies for 450-millimeter wafers. This effort will help the industry control wafer cost, and therefore protect the economic viability of Moore’s Law”.

 

Anche Eric Meurice, CEO di ASML, si è detto soddisfatto: “These technologies will benefit the entire industry and are not restricted to our co-investment partners”.

 

A giudicare da queste esternazioni sembra che TSMC e ASML avessero nel destino questa comunione, ma è andata realmente così?

 

ASML, qualche settimana fa, aveva deciso di mettere in vendita il 25% delle proprie azioni affinché alcune grosse aziende dell'IT le comprassero, così da avere nuovi liquidi da investire e dividere con queste aziende i costi di ricerca e sviluppo. Intel non ha perso tempo ed ha acquistato subito il 15% delle azioni, perché da sempre uno dei suoi punti di forza è stata la produzione di massa, così da abbattere i costi dei propri chip; con i wafer da 450mm i costi si abbasseranno ancora, e notevolmente.

 

ASML, in seguito, ha deciso di punzecchiare, per non dire ricattare, Samsung e TSMC, le altre due aziende a cui potrebbe interessare questa proposta (le altre non hanno fonderie o non hanno abbastanza soldi da investire): o mi comprate una parte di queste azioni o i wafer da 450 mm li vedete abbondantemente dopo Intel, con tutto quello che comporta.

 

TSMC, per evitare problemi, visto che già ora ne ha in abbondanza con i 28nm, ha deciso di scendere a compromessi. Ha aperto il portafoglio, già abbastanza salassato dai recenti acquisti di macchinari, per non perdere questo treno.

 

Non è una storia nuova, di azioni simili se ne sono compiute a volontà ed ancora se ne compiranno, però fa piacere notare come il tutto passi come un comportamento naturale. Ora vediamo come reagirà Samsung.