SoM si colloca in una linea temporale a cavallo delle due trilogie cinematografiche, vale a dire dopo la morte di Smaug, ed il conseguente ritorno nella contea da parte di Bilbo Baggins, e circa un secolo prima degli avvenimenti che porteranno alla formazione della Compagnia dell'Anello.
Il giocatore si troverà ad impersonare Talion, un ramingo di Gondor di stanza al Nero Cancello, che nulla potrà fare sia per impedire agli Uruk di conquistarlo, sia per salvare moglie e figlio da morte certa, e neppure per salvare se stesso.
Proprio così, il protagonista muore al termine del tutorial, dove verrà usato quale sacrificio dalla Mano Nera di Sauron, per uno oscuro rituale ...
Rituale che legherà il suo spirito allo spettro di elfo, divenendo così il temuto Senza Morte.
Talion fa la conoscenza dello spettro elfo a cui è stato legato. Il viaggio ha inizio.
Talion si ritroverà a condividere il suo corpo con un secondo ospite, legati entrambi da una maledizione, dall'odio verso l'Oscuro Signore e dalla bramosia di vendetta; inizierà così a fare quanto è in suo potere per rallentare l'esercito che si sta ammassando alle pendici di Mordor.
La storia di Talion e di SoM è veramente molto curata, ed i suoi scrittori hanno preso una nicchia lasciata vuota da Tolkien, nicchia nella quale hanno potuto creare l'ambientazione nella quale si muoverà il giocatore, protagonista, i comprimari e gli antagonisti. Arriverà persino a trovare spazio persino Gollum (nella versione italiana doppiato dallo stesso doppiatore dei film), legandolo allo Spettro Elfo che chiamerà “Lucente Signore”.
Altro dettaglio che mostra l'impegno dietro la sceneggiatura di SoM è il codex del gioco, al quale potremmo accedere in ogni momento e le cui voci verranno riempite mano a mano che proseguiremo nella storia, si incontrerà una nuova creatura o si raggiungerà una nuova zona della mappa.
I filmati prima e dopo le missioni principali sono veramente ottimi ... nonostante il nano sia privo di barba ...