Ad una storia curata nei minimi dettagli, non poteva mancare un'ottima grafica nel supportarla come si deve. In più di un occasione, durante l'esperienza videoludica offerta da SoM, sembra di muoversi all'interno di un vero e proprio lungometraggio in CGI,
Sebbene i fan della “Next Gen” potrebbero restare un tantinello delusi, dato che quella di SoM non è la migliore e più dettagliata grafica attualmente disponibile in un videogioco, gli utenti PC potranno rallegrarsi del fatto che il motore grafico mostra un'ottima resa anche con schede video e/o configurazioni un po' datate (per la recensione è stato giocato con una AMD Radeon HD 6870 e un Athlon X4 740 ad impostazioni grafiche medie, e la resa è stata ottima).
Durante le scorrerie del prode Senza Morte potremo vedere come erba e terreno si tingano del sangue nero degli orchi (o di rosso, qualora fosse versato quello di Talion), e come gli stessi modelli degli orchi vengano solcati da orribili cicatrici nere laddove arrivano i colpi del Ramingo.
Ma la vera punta di diamante sono le animazioni dei modelli, delle quali alla WB Games sembrano tenerci davvero parecchio (come dimostrato dalla saga videoludica di Batman).
L'ottima qualità delle animazioni, in fermo immagine ... e le impostazioni grafiche non sono alte, ma medie.
SoM presenta molte scene parlate “In-Game”, dando così modo al giocatore di apprezzare ogni sfumatura, ogni ruga, ogni muscolo facciale orchesco muoversi assieme alle labbra, così da simulare una nutrita gamma di emozioni (rabbia, derisione, paura, eccitazione, etc).
Inoltre, e non ci troveremmo nel mondo di Tolkien se non fosse la regola, come insegna la regia di Peter Jackson, esecuzioni e decapitazioni operate da Talion sui malcapitati Uruk sono pura poesia per gli occhi. In più di un occasione avremo un breve rallentamento della scena di combattimento per dare tempo al giocatore di bearsi dell'opera appena compiuta e del sangue versato a fiumi ...
Ad ogni incontro con il Senza Morte, ogni capitano Uruk terrà un breve monologo a sottolineare la propria ... importanza!