Come già anticipato nelle battute iniziali di questo articolo, la trama che caratterizza Half-Life: Alyx è da intendersi come un "prequel" dei fatti avvenuti in Half-Life 2, succesivamente dunque al disastro di Black Mesa di Half-Life 1.
Nel livello introduttivo del gioco - che servirà soprattutto per far ambientare il videogiocatore alla realtà confezionata da Valve - tramite gli occhi di Alyx Vance potremo scorgere il panorama della dilaniata City 17 da un terrazzo, divenuta ormai una sorta di carcere, tramite il quale è facile scorgere la Cittadella - quella torre con tanti cavi che avrete sicuramente notato anche nell'immagine di apertura di questo articolo - che gli invasori alieni stanno realizzando per utilizzarla come centro di controllo.
L'obiettivo della protagonista, una brillante hacker ed abile combattente facente parte della Resistenza, è quello di recuperare un'arma (Con l'aiuto del padre Eli Vance ed altri) a quanto pare nascosta nella cittadella.
Sebbene la trama sia interessante, dato che vengolo svelati dettagli piuttosto succulenti, ancor più interessante è certamente il gameplay che lo caratterizza. Gli sviluppatori sono riusciti ad offrire la possibilità di interagire con quasi tutto quello che il giocatore potrà trovarsi davanti gli occhi.
Immaginate ora di giocare ad Half-Life: Alyx. Avete trovato una bottiglia? Potete romperla, così come le casse che si trovano in giro e che talvolta contengono munizioni. Ci sono dei pennarelli ed un vetro oppure una lavagna? Potete scriverci sopra, e cancellare con l'apposita "gomma". Volete cambiare stazione radio tramite l'apposa manopola della stessa, e magari alzare l'antenna? Fatelo pure.
Ci sono dei cadaveri oppure degli oggetti che vi intralciano la strada? Afferrateli e spostateli, magari scorgendo le interiora degli sfortunati. Non riuscite a raggiungere un determinato accesso in altezza? Arrampicatevi, oppure utilizzate un qualcosa da posizionare per poterci salire sopra.
Avete sempre pensato che - in un comune gioco - non sia giusto poter portare con sé solo un limitato quantitativo di granate, oggetti per la salute, munizioni e quant'altro? Raccogliete il tutto in una cassetta, e portatela con voi!
Al fine di poter offrire questa libertà d'azione all'utente, gli sviluppatori hanno dotato della giusta "fisica" tutto quello con cui si può interagire. Ovviamente rimane un problema legato agli "spazi", come si può banalmente immaginare: come prendere oggetti lontani e tavolta non raggiungibili?
Principalmente per questo motivo, Alyx è dotata di uno speciale paio di guanti gravitazionali, con i quali può attirare a sé degli specifici oggetti come munizioni et similia (Che genialata!).
Ogni cosa sembra avere il giusto "peso", ed il movimento che ne scaturisce durante l'azione è davvero tanto, ma tanto naturale. Durante le nostre prove ci è capitato più volte di prendere un oggetto, girarlo e guardarlo da più angolazioni.
Oltre a questa funzione, i guanti permettono di monitorare lo stato di salute corrente, ripristinabile tramite appositi macchinari alimentati a vermi alieni, ed ovviamente le risorse a propria disposizione.
Ad aiutare Alyx durante il suo viaggio ci saranno ovviamente le armi con cui difendersi dai nemici, delle quali parleremo più avanti, ma anche quella che potremmo definire una versione agli steroidi del "multitool" presente in Half-Life 2.
Half-Life: Alyx non è soltato un "banale" titolo FPS. Contiene, ad esempio, diversi puzzle da risolvere per poter proseguire nei vari livelli (Ve ne sono molti secondari, i quali nascondono - oltre a mostri del caso - importanti risorse).
Spesso e volentieri ci troveremo dinanzi a porte bloccate, macchinari non funzionanti e così via, con la necessità di ricorrere a questo pratico "attrezzo" per collegare dei cavi della corrente interrotti per chissà quale motivo.
• Qui sotto un esempio delle armi completamente potenziate:
Per quanto riguarda le armi, a disposizione della protagonista vi sarà inizialmente una pistola, e solo successivamente - con la prosecuzione della trama - una sorta di fucile a pompa ed un mitra, oltre a delle granate.
Ogni arma necessita di essere ricaricata eseguendo la corretta gestualità (Nel dettaglio intendiamo che sarà necessario prendere le munizioni dallo zaino che Alyx porta in spalla, inserirle nell'apposito alloggiamento e completare la ricarica), e tra le altre cose potrà essere pesantemente modificata ... ma come?
Nascosta un po' ovunque, in maniera abbastanza limitata, agli occhi di Alyx comparirà della "resina" all'interno di piccoli contenitori. Questa, raggiunte le quantità necessarie, permetterà di alimentare un particolare banco di armi - denominato "Combine Fabricators" - che si potrà trovare durante l'esecuzione dei vari livelli.
Ma non finisce qui. Pensavate che un FPS con puzzle sparsi in ogni dove fosse sufficiente?
Sbagliato, per accedere al banco delle armi, oppure a degli armadietti che contengono risorse varie, bisognerà risolvere dei particolari enigmi. Sfruttando le potenzialità dei controller per la realtà virtuale - come mostrato dall'immagine allegata qui di seguito - bisognerà sbloccare una sorta di sfera olografica utilizzando il multitool, con la necessità di ruotarla contemporaneamente all'utilizzo di quest'ultimo.
Dulcis in fundo, sperando di non aver dimenticato nulla di importante, arrivamo ai nemici che Alyx sarà chiamata ad affrontare.
In questo caso, soprattutto noi videogiocatori di vecchia data, non aspettiamoci sorprese. Caratterizzati ovviamente da una riproduzione digitale di alto livello, troveremo nuovamente i soldati dei Combine (Per chi non lo sapesse appartenenti all'esercito di forze aliene che hanno invaso la terra in questa realtà, con lo scopo di sottometterla - riducendo in schiavitù l'umanità - e privarla delle sue importanti risorse) e diversi "mostri", tra cui i "tanto amati" headcrab.
L'intelligenza artificiale è di buon livello, e spesso porterà il giocatore ad affrontare discreti gradi di difficoltà. La cosa più importante - soprattutto in caso di sparatorie più affollate - è quella di sfruttare al meglio l'ambientazione circostante, senza farsi prendere dal panico da ricarica o accerchiamento come nei comuni VR shooter.
Si tratta di un qualcosa che via via viene più naturale, grazie al livello d'immersione che il titolo riesce ad offrire. Chinarsi - realmente se si gioca in piedi - e mirare alla fronte dell'avversario, sgattaiolare per colpire qualcuno di sorpresa e reagire d'istinto all'attacco di un headcrab sarà il vostro pane quotidiano.