A seguito del discreto successo ottenuto da MotoGP18 pubblicato meno di un mese fa, ed a soli cinque mesi di distanza dal rilascio di Monster Energy SuperCross: The Game, Milestone tenta nuovamente di infiammare i cuori degli appassionati delle due ruote con MXGP PRO.
Questo nuovo capitolo, che arriva dopo l'apprezzata "parentesi americana", promette di soddisfare i fan più esigenti grazie ad un gameplay ridefinito, basato sui feedback della community e sviluppato grazie al contributo dei piloti ufficiali Antonio Cairoli, Tim Gajser e Gautier Paulin.
Le novità sostanziali di questo capitolo riguardano l'introduzione della "fisica Pro", ossia un deciso affinamento rispetto a quanto visto in passato, l'introduzione di un più vario ed esteso scenario compound dedicato a chi vuole allenarsi all'infuori delle corse, un nuovo sistema di setup ed elaborazione delle moto in modalità carriera ... e molto altro.
Spunti di lettura:
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Come già visto per MotoGP18 e per quanto abbiamo potuto constatare, possiamo affermare che MXGP PRO è stata una sorpresa inaspettata (Capirete il perchè di questa affermazione nelle prossime pagine), e rappresenta il capitolo della serie "next-gen" sul quale bisogna puntare d'ora in avanti.
MXGP PRO è disponibile negli store fisici ed anche su piattaforma Steam dal 29 Giugno (2018) per console e PC Windows, per il quale viene venduto al prezzo di 49,99€.
Al momento non è ancora stata fatta menzione in merito ad alcun DLC.
Gli sviluppatori hanno dichiarato che per far girare degnamente questo titolo su PC bisogna essere in possesso di una configurazione hardware di livello mainstream ma, come vi dimostreremo nella prossima pagina, quanto indicato nei requisiti minimi riesce ad ottenere un rendimento ben superiore a quanto ci si potrebbe aspettare.
In possesso di CPU con almeno 4 thread e GPU di fascia media si otterrà più o meno la medesima esperienza ottenuta dalle attuali console next-gen, ma con dettagli grafici settati quasi al massimo e framerate vicino ai 60FPS, le quali eseguono questo titolo con framerate bloccato a 30FPS e risoluzione 1080p.
Il vantaggio di avere una configurazione di buon livello sarà quello di poter giocare a risoluzioni superiori al classico 1080p (il gioco supporta le risoluzioni 2K/4K), senza dimenticare i monitor con ratio 21:9 e frequenza di aggiornamento superiore ai classici 60Hz.
REQUISITI MINIMI
- OS - Win 7/8/8.1/10 64bit
- CPU - Intel Core i5-2500 o AMD FX-8120
- RAM - 8GB
- HDD - 15GB
- GPU - NVIDIA Geforce GTX 760 2GB o AMD Radeon HD 7950 3GB
REQUISITI RACCOMANDATI
- CPU - Intel Core i7-2600 o AMD FX-8350
- RAM - 16GB
- GPU - NVIDIA Geforce GTX 960 o AMD Radeon R9 380 4GB
Proprio come già visto lo scorso anno con MXGP3, e di recente con Gravel e MotoGP18, MXGP PRO è stato realizzato tramite il versatile Unreal Engine 4, con le API DirectX 11 alla base di tutto.
Tra le impostazioni grafiche segnaliamo la possibilità di scegliere i dettagli degli oggetti e la qualità di ombre/texture secondo vari step, oltre alla presenza di differenti metodi di antialiasing (Ad esempio FXAA e TSAA), l'occlusione ambientale, il bloom e il limite del framerate sino ad un massimo di 120FPS.
Il risultato ottenuto, nonostante venga utilizzato "il medesimo engine grafico" e sebbene risulti evidente come la "base" utilizzata sia la medesima del precedente capitolo, supera tutte le aspettative che si erano venute a creare, addirittura anche paragonandolo a quanto visto di recente su Monster Energy Supercross: The Game.
Il tutto è frutto di un deciso affinamento della tecnica nell'utilizzo dell'Unreal Engine, supportato dal noto plugin trueSKY di Simul SoftwaretrueSKY di Simul Software (Per la riproduzione del cielo e condizioni metereologiche) ed inoltre dal middleware FMOD per la riproduzione del rombo dei motori (La cui qualità ora ha raggiunto un livello decisamente più alto, sia per i 4T che per i 2T).
Vi invitiamo per tanto a consultare la prossima pagina, ricca di comparative di dettaglio, per capire di cosa stiamo parlando.
Generalmente siamo abituati ad effettuare comparative simili quando vi è un passaggio di engine grafico, oppure si tratta di titoli proposti a distanza di diversi anni.
Nonostante non si tratti di un caso del genere sappiate che rimarrete sorpresi dalla differenza della veste grafica di questi due titoli che, a conti fatti, sono stati pubblicati a soli 13 mesi di distanza l'uno dall'altro.
Sebbene si tratti di un miglioramento inatteso, la differenza in termini grafici tra MXGP PRO ed il suo predecessore è a momenti "disarmante".
• MXGP 3 a sinistra, MXGP PRO a destra
Come avevamo pronosticato lo scorso anno, Milestone è riuscita a valorizzare il "terreno" che fa da sfondo alle corse in maniera strabiliante, al punto da renderlo decisamente più reale alla vista.
Oltretutto, allo stesso tempo migliora la resa del sistema d'illuminazione - insieme alle eventuali fonti di luce - e la riproduzione del cielo, decisamente più vicino alla realtà.
• MXGP 3 a sinistra, MXGP PRO a destra
Infine, com'è possibile notare dalle varie immagini allegate a questo articolo, la resa dell'effetto pioggia è migliorato a dismisura.
La pioggia è finalmente disponibile anche nella gara in notturna sul circuito del Qatar, assente nel precedente capitolo, il quale - ci teniamo a sottolineare - ora viene riprodotto "sotto la giusta luce".
• MXGP 3 a sinistra, MXGP PRO a destra
A seconda del circuito su cui ci troveremo a correre, ed in base al terreno di cui è composto, troveremo diverse pozze d'acqua sparse nei vari solchi, più o meno grandi a seconda del caso.
Migliora parecchio anche l'effetto visivo delle gocce d'acqua sullo schermo, ed i vari riflessi generati dalle varie superfici "bagnate".
Inutile discuterne ulteriormente, abbiamo realizzato un video comparativo che, anche questa volta, parla da solo e dimostra inoltre l'affinamento dell'audio relativo al rombo dei motori:
La nostra prova è stata effettuata sull'ultima revisione della build ITX realizzata in collaborazione con Fractal Design e GigaByte Italia, che può contare ora sulla CPU Ryzen 7 1700 di AMD, rinfrescata adesso dal dissipatore Noctua NH-L9x65 SE-AM4, oltre che sulla fidata GPU Nvidia GTX 1070 in variante G1 Gaming prodotta da GigaByte.
Il tutto senza dimenticare la precedente configurazione ITX di fascia entry-level realizzata in collaborazione con SilverStone, accreditata di CPU Intel Core i3-6100 e GPU AMD GigaByte HD7950 WindForce 3X.
Sistemi di prova | ||
ITX Entry Level |
ITX Enthusiast |
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Processore Frequenza |
Intel Core i3 6100 stock |
AMD Ryzen 7 1700 stock |
Dissipatore |
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Memoria RAM | ||
Scheda Madre |
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dGPU vendor frequencies heatspreader |
AMD HD7950 3GBD5 Gigabyte 900-5000MHz (core-memory) Windforce 3X |
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Driver |
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SSD |
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HDD |
Seagate Momentus 1TB 2.5" - 5400rpm/8MB |
WD Blue 1TB via USB3.0 3.5" - 7200rpm/64MB |
Alimentatore | ||
Case | ||
OS |
Windows 10 PRO x64 | |
Periferiche | ||
Monitor |
LG 29UM57 29" - 21:9 - 2560*1080p & simulated resolution |
Data l'assenza di un benchmark integrato, per i nostri test abbiamo scelto di monitorare gli FPS, durante una corsa sul circuito Pietramurata correndo nei panni di Antonio Cairoli, sia sotto il sole sia sotto la pioggia, tramite il popolare tool FRAPS.
Per prima cosa, dato il cambio di engine grafico, abbiamo deciso di mettere alla prova la configurazione entry-level, settando la risoluzione 1080p ed i dettagli grafici al massimo.
Sorprendentemente, la media degli FPS ottenuti si è attestata sui 41.4FPS circa con meteo sereno (30 minimi, 54 massimi) e 53.9FPS circa con la pioggia (42 minimi, 66 massimi). Si tratta di risultati eccellenti considerando che le console, utilizzando un differente preset, hanno il framerate bloccato a 30FPS.
Per quanto riguarda le risorse di sistema, l'utilizzo della CPU si è attestato intorno al 80/85%, la VRAM occupata inferiore ai 3GB e la memoria di sistema, in toto, intorno ai 5.1GB (Alla faccia dei 8GB minimi suggeriti dai requisiti).
• screenshot provenienti dal sistema con GPU AMD HD7950 e CPU Intel Core i3-6100, durante l'esecuzione del benchmark con le massime impostazioni grafiche, VSync disabilitato e risoluzione 1080p
Una volta ottenuto questo discreto risultato con la configurazione entry-level, abbiamo ripetuto i medesimi test per quella performance. Abbiamo con piacere notato che, nelle medesime condizioni sopra citate, a risoluzione 1080p ed oltre è possibile ottenere i 60FPS medi senza particolari problemi, meno che in 4K dove la nostra GTX 1070 ha alzato bandiera bianca.
Come già visto durante i test di MotoGP18, date le elevate temperature di esercizio per l'eccessivo stress sul core (Vedi i ben 82° raggiunti!), la stessa non è riuscita a mantenere le frequenze di boost massimo intorno ai 2GHz, ma si è fermata a 1850MHz circa.
La media degli FPS ottenuti nei test a risoluzione 4K si è attestata sui 47.6FPS circa con meteo sereno (38 minimi, 55 massimi) e 54.1FPS circa con la pioggia (43 minimi, 61 massimi).
Per quanto riguarda le risorse di sistema, l'utilizzo della CPU si è attestato intorno al 15%, la VRAM occupata di poco inferiore ai 4GB e la memoria di sistema, in toto, intorno ai 5.8GB (Alla faccia dei 16GB minimi suggeriti dai requisiti raccomandati).
• screenshot provenienti dal sistema con GPU Nvidia GTX 1070 e CPU AMD Ryzen 7 1700, durante l'esecuzione del benchmark con le massime impostazioni grafiche, VSync disabilitato e risoluzione 4K
Una delle maggiori novità per quest'anno, come già anticipato, è senz'altro la rinnovata presenza dello scenario denominato "compund", parecchio apprezzato nel precedente MXGP 3.
Quest'anno avremo a disposizione un'area dalla grandezza di un kilometro quadrato, davvero ben curata e realizzata a puntino, da sfruttare in modalità totalmente free-roaming e secondo le condizioni metereologiche preferite, il quale offre tutte le possibili zone - come potrete notare dalla mappa qui di seguito - necessarie per eseguire un allenamento completo.
Il primo impatto con quest'area di test lo avremo sin dal primo avvio del gioco in quanto, a favore soprattutto degli utenti inesperti, farà da scenario per i tutorial dedicati alla guida.
L'allenamento però è un aspetto che quest'anno coinvolgerà anche gli utenti con esperienza sulle spalle, in quanto ricordiamo che viene introdotta la "fisica PRO".
Mettiamo in chiaro le cose, tale nomea non sta a significare che MXGP è diventato un "simulatore" propriamente detto (Potremo fare lo stesso paragone con Assetto Corsa e Forza Motorsport 7, per intenderci), bensì identifica un discreto affinamento del modello di guida osservato lo scorso anno, arricchito sotto diversi aspetti sino ad ora non propriamente valorizzati per quanto fondamentali.
Passando dalla fisica di guida base/semplice, che perdona gli errori più folli ed videnti, impostando il modello fisico più realistico dovremo seriamente prendere in considerazione l’aderenza al terreno, anche in base alle condizioni metereologiche, dovendo gestire con attenzione l’accelerazione e la derapata in curva (Soprattutto in caso di pioggia, dov'è facile assistere a cadute spettacolari), la ripartizione della frenata anteriore/posteriore ed il bilanciamento del peso del pilota, le collisioni con il terreno dopo un salto, e così via.
Come per la fisica di guida in generale, gli sviluppatori hanno rivolto una particolare attenzione nella riproduzione dei movimenti in aria delle moto e, fondamentalmente, per la riproduzione dello scrub.
"Lo scrub è una tecnica davvero speciale, ho spiegato come si muove il corpo e come reagisce di conseguenza la moto; per eseguire uno scrub perfetto durante una gara, è necessario continuare a sporgersi il più possibile, quasi a tagliare l'aria, mantenendo una bassa traiettoria. Questo è l'unico modo per atterrare prima e guadagnare tempo", Tim Gajser.
Riuscire a padroneggiare questa manovra, per nulla semplice senza la giusta pratica e furbizia, significa appunto guadagnare secondi preziosi. Il problema non è tanto la corretta altezza di esecuzione, per la quale bisogna impostare il salto anche in base alla curva successiva, bensì il raddrizzamento della moto in tempo prima di toccare terra.
Le novità dell'anno vedono protagonista anche la modalità carriera, presente questa volta in due differenti edizioni che si appoggiano a salvataggi distinti e separati.
Abbiamo quella standard, ove potremo settare le difficoltà di gioco a nostro piacimento, e la carriera Extreme, la quale andrà affrontata al massimo della difficoltà (Fisica ed IA) senza possibilità di cambiare qualcosa.
Saremo dunque chiamati a correre gare dalla lunghezza reale, non potremo contare sui rewind e quant'altro. Tutto ciò è chiaramente rivolto a chi cerca il massimo grado di sfida possibile, senza se e senza ma.
Viene inoltre introdotta una piccola area tematica dedicata alla "rivalità" tra noi ed i vari avversari, consultabile tramite un'apposita "classifica". Al termine di ogni cosa ci verrà chiesto se disapproviamo/restiamo neutrali/approviamo le dichiarazioni di alcuni di essi.
Chiusa questa parentesi, possiamo confermare che anche in MXGP PRO come per MXGP 3 sarà possibile personalizzare in maniera approfondita non solo il pilota con il relativo vestiario bensì, al contrario di quanto visto nel recente Monster Energy Supercross: The Game, anche le varie moto (Un po' come abbiamo visto in Ride 2).
Vi è però una piccola differenza sostanziale. Le componenti meccaniche delle moto non sono "acquistabili" come il vestiario, tramite i crediti guadagnati al termine di ogni evento, bensì ci verranno resi disponibili dagli sponsor in base alla nostra reputazione (Ergo maggiore reputazione significa migliori componenti da poter installare).
Le componenti disponibili per la personalizzazione, sia del pilota sia della moto, provengono dai cataloghi ufficiali delle più grandi aziende del settore, come Alpinestars, Yoshimura, Scalvini e così via.
All'inizio della carriera potremo scegliere la moto del costruttore che più ci aggrada, oltre allo sponsor iniziale. Sebbene non vengano utilizzate da nessuna scuderia ufficiale, anche i modelli 125cc e 250cc 2T, così da soddisfare tutti gli appassionati, tra cui anche il sottoscritto, in quanto la riproduzione del modello fisico e di guida è di buon livello, così come il rombo del motore.
Per quanto riguarda il resto del gioco, ossia struttura e modalità, le cose non cambiano rispetto agli anni passati. Sono presenti le classiche competizioni Time Attack, Gran Premio e Campionato, queste ultime due disponibili ovviamente anche in multiplayer (Ancora niente server dedicati, siamo spiacenti!).
Dati gli sforzi di Milestone che ha pubblicato finalmente il primo capitolo della serie MotoGP realizzato con l'Unreal Engine, ed il rilascio di Monster Energy Supercross: The Game per rimanere a tema, devo ammettere che non mi aspettavo una release del genere.
MXGP PRO oblitera senza se e senza ma il suo predecessore, e lo migliora sotto i tanti aspetti che avevamo messo in luce lo scorso anno.
Primo tra tutti voglio sottolineare la rinnovata qualità del terreno deformabile, ampiamente documentata nelle precedenti pagine, che lascia dimenticare "i momenti in cui pareva volteggiare sulla terra" di MXGP 3.
Restando sul tema grafico non possiamo non citare i miglioramenti del sistema di illuminazione, la riproduzione del cielo e della pioggia (A mio parere davvero caratteristico e piacevole da vedere, date le varie pozzanghere che si vengono a creare sui differenti tipi di terreno).
Naturalmente tutto ciò non troverebbe giustizia senza una fisica di guida aggiornata, che tiene conto delle sopra citate condizioni, decisamente più impegnativa e difficile da padroneggiare al meglio senza il giusto allenamento, da effettuare sfruttando il nuovo scenario free-roaming.
Il divertimento è inoltre assicurato dalla guida dei modelli 2T, piacevoli sia da guidare sia da elaborare per gli appassionati, e dalla tensione che caratterizza la Carriera Extreme (Correre con il fiato sul collo, senza poter contare sui rewind ai quali siamo ormai abituati, è davvero una bella sfida!).
In ultimo dobbiamo però sottolineare come l'AI, in egual misura a quanto visto su MotoGP18, manchi ancora di "quella marcia in più" per intrattenere al meglio gli appassionati con molta esperienza, che sanno sfruttare anche le partenze dall'ultimo cancello e guadagnare presto la testa della corsa.
Tirando le somme, mi sento di promuovere l'ultima fatica di Milestone con un voto di 8.5/10.
Ora non ci resta davvero altro che attendere ulteriori informazioni su RIDE 3 in uscita a Novembre, per il quale ci aspettiamo, e a questo punto pretendiamo, un lavoro sopraffino da parte di Milestone, vista la riuscita di questi ultimi titoli.
Si ringrazia come sempre Milestone per la KEY gentilmente offerta.
Pro
- Nuova veste grafica dall'ottimo impatto visivo
- Miglioramento della fisica di guida
- Modelli poligonali delle moto molto dettagliati
- Difficoltà di gioco graduale e scalabile
- Tutorial ed area compound davvero apprezzabili
- Audio e rombo dei motori migliorato
Contro
- Avremo gradito l'introduzione del track editor come in Monster Energy Supercross
- Qualche piccolo bug/glitch grafico
- IA ancora da migliorare
Il voto di Bits and Chips