Pubblicato nel 2006, inizialmente in esclusiva PC Windows, Prey (che letteralmente dall'inglese significa "Preda") è un videogioco di tipo sparatutto in prima persona a tema fantascientifico, sviluppato da Human Head Studios e prodotto da 3D Realms.
“La trama, in breve, prevede che una civiltà aliena, gli Oscuri, a bordo di un enorme essere vivente, la Sfera, viaggi per eoni nell'universo, seminando forme di vita organica sui pianeti, per poi rapire gli esseri viventi una volta che la vita è sbocciata su quei mondi".
Gli esseri rapiti vengono processati nella Sfera: trasformati in cibo, soldati, operai, mostri e così via. Una di queste razze “seminate”, gli esseri umani, sviluppa nel corso dei secoli un contatto con il mondo spirituale, in particolare lo spirito dei nativi americani alla loro morte va nella terra degli antichi, dove riposano tutti gli antenati (FONTE Wikipedia).„
Nel 2011 era stato annunciato il sequel, ossia Prey 2, il quale poi è stato dichiarato cancellato circa tre anni dopo. É così che durante l'E3 del 2016 viene presentato un reboot da parte di Arkane Studios e Bethesda Softworks dell'originale titolo lanciato dieci anni prima, meglio definibile a questo punto come un "tributo", e denominato semplicemente Prey.
Come ci si può immaginare, la storia è "più o meno simile" al primo capitolo. “In Prey, vi risveglierete a bordo di Talos I, una stazione spaziale che orbita intorno alla Luna nell'anno 2032. Indosserete i panni dell'oggetto di un esperimento destinato a cambiare per sempre l’umanità, ma le cose sono andate terribilmente storte. La stazione spaziale è stata invasa da alieni ostili, che vi daranno la caccia.
Mentre vi addentrerete negli oscuri segreti di Talos I e del vostro stesso passato, dovrete sopravvivere usando gli strumenti trovati sulla stazione, la vostra intelligenza, le armi e abilità incredibili. Il destino di Talos I e di tutto l'equipaggio è nelle vostre mani.„
Prey (2017) è disponibile dal giorno 5 Maggio (2017) nei negozi fisici ed online - anche su piattaforma Steam - per PC Windows al prezzo di 59.99€ e per console next-gen quali PS4 ed Xbox One al prezzo di 69.99€ circa.
Al momento non è disponibile alcun DLC, ma gli sviluppatori hanno dichiarato a poche settimane dal lancio che hanno in programma alcuni contenuti non ancora annunciati.
• la key digitale di Prey (2017), tramite gli shop online non ufficiali, è disponibile al costo di circa 33€
Gli sviluppatori hanno dichiarato che per far girare questo titolo su PC bisogna essere in possesso di una configurazione hardware di livello mainstream, con almeno 8GB di RAM ed un'accoppiata CPU+GPU non proprio da sottovalutare con certe impostazioni grafiche.
In possesso dei requisiti minimi e con impostazioni grafiche minime/medie, l'esperienza di gioco risulterà di poco migliore a quella ottenuta sulle attuali console next-gen ma con risoluzione 1080p e probabilmente a 60FPS.
Ricordiamo che PS4 ed XBox One eseguono tale titolo rispettivamente a 1080p e 900p, con framerate bloccato a 30FPS (a quanto pare non proprio semplici da mantenere dalla console di Microsoft).
Il vantaggio di avere una configurazione di buon livello sarà quello di poter giocare con impostazioni grafiche abbastanza alte ed a risoluzioni superiori al classico 1080p (il gioco supporta le risoluzioni 2K/4K), senza dimenticare i monitor con ratio 21:9, FOV configurabile (clicca qui per maggiori informazioni) e frequenza di aggiornamento superiore ai classici 60Hz.
REQUISITI MINIMI
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- OS - Win 7/8/8.1/10 64bit
- CPU - Intel Core i5-2400 o AMD FX-8320
- RAM - 8GB
- HDD - 20GB*
- GPU - NVIDIA Geforce GTX 660 2GB o AMD Radeon HD 7850 2GB
REQUISITI RACCOMANDATI
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- CPU - Intel Core i7-2600k o AMD FX-8350
- RAM - 16GB
- GPU - NVIDIA Geforce GTX 970 3.5+0.5GB o AMD Radeon R9 290 4GB
* si precisa che lo spazio occupato sul disco al termine dell'installazione è pari a circa 19GB.
A differenza di quanto visto su Dishonored 2, mosso dal Void Engine a sua volta basato sull'engine id Tech 5 sviluppato da id Software, Arkane Studios ha deciso di sfruttare per Prey una delle ultime revisioni in DirectX 11 del CryEngine di Crytek.
Tra le impostazioni grafiche - si può dire ridotte all'osso - segnaliamo la possibilità di scegliere dettagli degli oggetti e qualità ombre/texture secondo vari step, oltre alla presenza di differenti metodi per l'antialiasing, come il SMAA - acronimo di Sub-pixel morphological anti-aliasing - realizzato dalla stessa Crytek, ed occlusione direzionale/riflessi screen space.
Anche su questo titolo resta - seppur in maniera più limitata - il medesimo stile a metà tra stilizzazione cartoon ed imitazione alla realtà.
Nonostante l'utilizzo di un engine piuttosto capace - come molti di voi sapranno - e non corredato da difetti come l'utilizzo delle mega-texture, anche questa volta ci troveremo indubbiamente di fronte a scenari carichi di dettagli ed appaganti per gli occhi, ma in molti casi ci si troverà nella situazione di poter "ammirare" alcuni spigolosi e decisamente poco definiti particolari che a momenti ci saremo aspettati di vedere sulla PlayStation 3.
Risulta chiara la "non intenzione" degli sviluppatori di puntare ad una resa "fotorealistica", alla quale ambiscono molti altri titoli recenti.
La qualità dell'audio è discreta, e la colonna sonora insieme agli effetti risultano piuttosto azzeccati oltre che sempre in grado di accompagnare l'utente, sopratutto per quanto riguarda le musiche di sottofondo. Queste riescono ad enfatizzare alla perfezione ogni scena, dai momenti di entusiasmo e calma apparente a quelle ricolme di tensione e timore nell'avanzare in una zona inesplorata (e ci mancherebbe, dato che il compositore che ha lavorato alla colonna sonora è lo stesso di Doom).
Sfortunatamente non sembra vi sia una decisa ottimizzazione per i sistemi surround (la nostra prova è stata effettuata utilizzando l'headset Medusa 5.1 di Speedlink); risulta discreto il doppiaggio in italiano.
Il risultato ottenuto dal motore grafico, impostando la massima qualità possibile tramite il menu di settaggi, è come già detto pocanzi senz'altro più che discreto e capace di attirare l'attenzione grazie ad uno stile a metà tra stilizzazione cartoon ed imitazione alla realtà.
Anche per Prey (2017) abbiamo scelto di verificare cosa succede se si imposta il preset grafico più basso, laddove si riveli necessario a causa di una configurazione hardware non adeguata.
Il risultato è piuttosto evidente: le texture hanno una qualità inferiore (anche se incredibilmente non proprio tutte, e talvolta la differenza si nota appena) ma sopratutto gli effetti del sistema particellare sono ridotti all'osso, così come quelli derivanti dal sistema di illuminazione e delle ombre. I modelli poligonali invece sembrano non variare affatto.
In poche parole, come avviene di solito in situazioni simili, anche in questo caso pare di giocare con una PlayStation 3:
PRESET "ULTRA" «-----------------------------------------------» PRESET "LOW"
La nostra prova è stata effettuata su piattaforma PC Windows tramite la classica configurazione hardware di fascia alta che utilizziamo per testare i videogame, oltre che sulla recente piattaforma ITX assemblata in collaborazione con SilverStone.
Le differenti prove sono state effettuate monitorando le percentuali di utilizzo del sistema tramite diversi software, data l'assenza di un benchmark integrato, nonchè il framerate medio.
Sistemi di prova | ||
B&C Gaming ITX |
Fascia ALTA |
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Processore |
Intel Core i3 6100 3.7GHz |
OC'ed to 4.5GHz (1.25v) |
Dissipatore |
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Memoria RAM | ||
Scheda Madre |
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dGPU vendor frequencies heatspreader |
AMD HD7950 3GBD5 Gigabyte 900-5000MHz (core-memory) Windforce 3X |
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Driver |
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SSD |
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HDD |
Seagate Momentus 1TB 2.5" - 5400rpm/8MB |
WD Blue 1TB 3.5" - 7200rpm/64MB |
Alimentatore |
EVGA Supernova NEX 750W 80+ bronze |
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Case | ||
OS |
Windows 10 PRO x64 | |
Periferiche | ||
Monitor |
LG 29UM57 29" - 21:9 - 2560*1080p - 75Hz oc'ed |
Come potrete giudicare voi stessi, l'introduzione del CryEngine è considerabile - al contrario di quanto si può credere se per un attimo ci si sofferma sui titoli della serie Crysis - una manna dal cielo rispetto al Void Engine.
Mantenere il massimo settaggio grafico disponibile con la configurazione dotata di CPU Intel Core i5-6600k e GPU Nvidia GTX 1070, a risoluzione 2560*1080p con VSync impostato a 75FPS, è stato un gioco da ragazzi.
Durante le varie sessioni di gioco abbiamo notato che la CPU viene parecchio sfruttata, mentre la GPU opera circa al 60% delle sue capacità; la memoria RAM totale occupata dal sistema ha raramente raggiunto i 6GB, mentre la VRAM è sempre rimasta al di sotto dei 4GB.
• screenshot provenienti dal sistema con GPU Nvidia GTX 1070 e CPU Intel Core i5-6600K
Con le medesime impostazioni grafiche, la piccola configurazione dotata di CPU Intel Core i3-6100 e GPU HD7950 è riuscita a mantenere, durante ulteriori test, un framerate medio intorno ai 45FPS.
L'unica nota dolente, per quanto riguarda il fattore prestazioni, è il caricamento dei livelli. Qualora installerete Prey su di un SSD non vi sarà alcun particolare problema, ma dovrete armarvi di pazienza nel caso in cui (come nel miniPC gaming da me usato) lo si accomoderà all'interno di un HDD meccanico non troppo prestante.
Davvero niente male!
Partiamo da un presupposto, diciamo scontato per chi conosce i titoli di Arkane Studios (come l'ultimo Dishonored 2 ad esempio), ed ossia che Prey non possiede alcuna componente multiplayer, bensì punta tutto sulla trama, ma ancor di più sull'esplorazione dello scenario.
Come già detto, senza entrare troppo nel dettaglio per evitare di spoilerare parte della trama, ci troveremo a vestire i panni di Morgan Yu, nome polivalente e valido sia per un uomo che per una donna (e difatti, sebbene questo non sembri avere effetto sul gameplay, all'inizio della nostra avventura ci verrà posta tale scelta), divenuto "da cacciatore a preda" all'interno di una stazione spaziale che orbita intorno alla Luna.
Il problema di questa stazione spaziale, detto senza mezzi termini, è che risulta invasa dai Typhon, più comunemente chiamati Mimic.
Tentando nuovamente di non spoilerarvi la trama, dobbiamo dirvi che lo scopo di questa stazione spaziale era proprio quello di studiare questi organismi alieni, al fine di poter apprendere le loro abilità "neurali" da poter innestare sui più comuni organismi umani (Tutto ciò si riconduce ad una sorta di "puntura" da effettuare tramite i bulbi oculari, chiamata Neuromod, capace di far guardagnare poteri a dir poco incredibili). Però ... c'è sempre un però: la modalità di contenimento non si è rivelata sufficiente per impedirgli di invadere ogni angolo di Talos I!
Inutile dire a questo punto che lo scopo principale del protagonista è quello di eliminare tale minaccia, al fine di evitare in tutti i modi che possa diffondersi anche sul pianeta Terra.
Ma, tornando ai Mimic, che forma hanno questi? Beh, la versione "base e tranquilla", che tenterà solo di entrare nel nostro corpo passando per la bocca e prosciugando così tutto quel che trova, sono come quelli che potete vedere nell'immagine qui di seguito:
Naturalmente esistono tante "razze" di questi organismi, alcuni capaci di controllare la mente dei malcapitati, altri di animare oggetti trasformandoli in zombie al proprio servizio, mentre altri invece sono capaci di sfruttare a proprio piacimento la potenza del fuoco o dell'energia elettrica, e così via.
L'unica cosa che li accomuna, una ulteriore abilità da poter apprendere, è la possibilità di trasformarsi negli oggetti che si trovano nelle loro vicinanze, come una tazza da caffè oppure una sedia, aggredendoci poi nel momento in cui meno ce l'aspettiamo.
Qualcora il loro colpo vada a segno, l'effetto sarà più o meno questo:
Come si può fare dunque per combatterli, date le loro abilità?
Una delle soluzioni a questo quesito l'abbiamo già data nella pagina precedente, ed ossia analizzare ogni tipo di Mimic, ovviamente a distanza ed opportunamente nascosti, così da poter apprendere e poter applicare sul nostro corpo le Neuromod (sempre che ne abbiate a sufficienza).
L'altra opzione, come si può immaginare, è quella di dotarsi delle armi che si possono trovare all'interno della stazione spaziale, laddove la componente stealth non rientri tra le vostre carte da giocare.
Per prima cosa, giusto per partire dalle basi, l'unico oggetto che ci permetterà di attaccare un Mimic è una chiave a pappagallo (ennesimo tributo all'originale Prey) contundente e pesante.
In secondo luogo vi sarà il Cannone Gloo, una sorta di "mitragliatore futuristico" che lancia grappoli di schiuma capace di bloccare e/o rallentare temporaneamente i Mimic, con diversa efficacia a seconda della specie che ci troveremo dinanzi, utile anche per secondi fini.. sai mai che ci sta una fuga di gas con annessa fiamma, oppure un pannello elettrico che disperde pericolosi fasci di corrente ... perchè non bloccarlo?
Dopo di che vi sono le più classiche pistole, silenziate e non, ed un bel fucile (ah! quanto mi piace il fucile, dà quel minimo di sicurezza derivante dalla sua potenza di fuoco che in determinate situazioni torna sempre utile), il tutto accompagnato da diversi tipi di granate e sopratutto le esche per i Typhon. Inutile dirvi come agiscono queste ultime, basta sapere che questi maledetti e tediosi alieni sono attratti dalle fonti di luce.
A questo punto arriva il bello.
Siamo su di una stazione spaziale infestata dagli alieni, certamente non il luogo per antonomasia dove vi è abbonza di cibo ed armi.
Fortuna vuole che ci troviamo nell'anno 2032, e tramite appositi strumenti avremo la possibilità di riciclare qualsiasi cosa avremo nelle nostre tasche, riconducendo il tutto a determinati "materiali di base" che ci saranno utili per creare munizioni, medikit, granate, kit di riparazione per la tuta spaziale e così via.
Ergo, in pieno stile Arkane Studios, il gioco stesso ci porterà a controllare il contenuto di ogni cassetto, armadietto, scrivania, stanza e così via ... praticamente ci invoglierà ad esplorare tutti i luoghi possibili, distogliendoci per un attimo anche dal nostro obiettivo principale.
Il bello di Prey è la libertà che viene lasciata all'utente, un po' come già visto su Dishonored 2, con la possibilità agire in differenti modi al fine di portare a termine la trama.
Possiamo decidere di affrontare i nemici a viso aperto e con le varie armi/abilità a nostra disposizione, oppure sfruttare queste ultime diventando un tutt'uno con lo scenario, dato l'ottimo level design, per passare inosservati e sgattaiolare alle loro spalle.
Prey non è altro che un thriller fantascientifico, il quale unisce diverse meccaniche e dinamiche di gioco, dallo stealth in prima persona allo sparatutto casinaro, per arrvare al gioco di ruolo.
La cosa che più ho apprezzato di Prey, nonostante stiamo parlando di un genere di videogame non proprio tra i miei preferiti (come avvenuto per Dishonored 2, che ho apprezzato in egual misura), è proprio la capacità degli sviluppatori nell'incutere confusione, diffidenza e timore durante le prime fasi della trama, momento in cui ci troveremo praticamente disarmati ed incapaci di regire prontamente alle situazioni di pericolo.
I Typhon, o Mimic, sono degli esseri sfuggevoli e molto abili a nascondersi prendendo le sembianze degli oggetti, come già detto svariate volte, e durante il corso della trama riuscermo a metabolizzare tale peculiarità accorgendoci dei più piccoli movimenti e/o rumori sospetti, facendoli fuori ancora prima che questi possano tentare di attaccarci (attenzione a non prendere la cosa seriamente, oppure al termine di una eventuale sessione notturna avrete paura di raggiungere la vosta cucina in cerca dello spuntino di mezzanotte!.).
Infine, un commento sulla durata del gioco. Questa ovviamente dipende dal modo di giocare, potrete metterci meno di un venti minuti per completarla - come dimostrato in una speed-run (sfruttando glitch e scorciatoie studiate alla perfezione) - oppure oltre venti ore.
In quest'ultimo caso, bisogna esplorare ogni meandro di Talos I al fine di poter apprezzare l'ottimo level design e l'impegno profuso dagli sviluppatori nel creare un'ambientazione credibile, ricolma di dettagli di ogni tipo, di libri ed appunti da leggere, di punti strategici per osservare i nemici, di nascondigli ricolmi di risorse, importanti scelte da effettuare (lasciando così spazio a finali alternativi) e molto altro!
Prey merita di essere spolpato fino all'osso, concludendo leccandosi le dita. Saluti da Talos I!
Pro
- Il Gameplay è convincente oltre che intrigante e capace di generare un misto di timore ed adrenalina, come del resto ci si poteva aspettare dagli sviluppatori
- Comparto audio di buon livello (anche se manca il supporto completo al multi-canale) ed atmosfera coinvolgente, compreso un doppiaggio italiano niente male
- Difficoltà di gioco graduale e scalabile
- Progressione e personalizzazione del personaggio piuttosto interessante
- Estensione e struttura delle mappe magistrale, bisogna spendere tempo per conoscerle al 100%
- É presente una componente stealth non indifferente, che si sposa perfettamente le ambientazioni e le capacità del protagonista; accettabile la componente "Rambo"
- L'effetto complessivo dell'engine grafico non è affatto malvaglio, anzi, ma ...
Contro
- ... ci saremo aspettati qualcosa in più da un titolo del 2017, sebbene sia stato sottolineato più volte che la componente grafica non è il cavallo vincente di questo titolo
- Manca la possibilità di selezionare la mezza-sincronia ed il preciso refresh del monitor
- Qualche piccolo bug, anche grafico, come nei riflessi assenti di alcuni specchi
Il voto di Bits and Chips