***ATTENZIONE*** leggendo questa recensione potrete incorrere in alcuni inevitabili spoiler, riguardanti sia i due precedenti titoli che il nuovo Wolfenstein II: The New Colossus.
A questo punto vi starete chiedendo "ma Vincenzo, come mai tanti dubbi dati i voti positivi ottenuti dalla critica?!", e sarò ben felice di rispondervi.
Ho apprezzato molto il gameplay "quasi invariato" rispetto ai precedenti capitoli in quanto, oltre ad aver già convinto, è divenuto un must. Al contrario, e purtroppo, nonostante l'enfasi derivata da lunghe sessioni di gioco per completarla, a mente fredda non ho ben digerito alcuni déjà-vu della trama.
Avete presente l'inizio di The New Order, con Blazkowicz che si risveglia dal coma e come prima missione affrontiamo un'invasione nazista? Beh, in The New Colossus accade la medesima cosa, con la differenza che ci troviamo a bordo di un sottomarino e costretti su di una sedia a rotelle (Allo stesso tempo sadico e divertente, per carità, lo ammetto).
Oppure, ad esempio, in The New Order il povero Blazkowicz sarà costretto a raggiungere la base lunare, al fine di rubare i codici necessari per sbloccare alcune tecnologie del Da'at Yichud. Non posso dire nulla di dettagliato, in quanto ci tengo a non svelare la trama, ma sappiate che in The New Colossus avviene qualcosa di tremendamente simile.
"Qualcuno ha per caso perso nuovamente il gomito?! Dannazione, sempre la stessa storia, siete un branco di irrispettosi e disordinati animali!"
Questi sono alcuni, e non i soli, esempi di qualcosa che per il sottoscritto "sa di già visto". Ad ogni modo, anche se facendo attenzione ad alcuni particolari si potrà capire come andrà a finire, la trama risulta tutto sommato godibile - seppure a tratti ci verrà da pensare "ma come, non succede nulla?!" - e condita da diversi colpi di scena, alcuni prevedibili mentre altri inaspettati, e diverse cutscene piuttosto esaltanti, alcune traumatiche fidatevi, grazie anche alla componente splatter.
Nota del redattore:
Nel momento in cui avrete terminato il gioco, sono convinto che alcuni di voi converranno con me che ci si è un tantino allontanati dalla tematica originale di Wolfenstein (Ossia semplicemente i nazisti da eliminare), data l'introduzione di alcuni dettagli strappalacrime e stereotipi talvolta esagerati (Sarà una conseguenza voluta oppure necessaria, che ci farà ricredere in un eventuale e probabile sequel?!).
Non si parla dei soli nazisti, che per carità sono stati riprodotti in maniera piuttosto fedele per quanto riguarda il loro modo di agire (A memoria storica), ma anche della resistenza, oltre che dallo stesso protagonista, caratterizzata in alcuni punti da peculiarità forse fin troppo forzate (Anche qui mi chiedo se sono scelte espressamente volute, oppure derivanti dalle "pressioni di mercato").
Invero, credo che questo titolo abbia diverse chiavi di lettura che variano a seconda del giocatore che l'affronta. Questo, per notare quanto scritto in queste righe, deve essere necessariamente attento durante la narrazione dei fatti, senza lasciarsi condizionare troppo dalle emozioni che generano, e sopratutto "superpartes".
Tornando per un attimo al gameplay, voglio darvi un suggerimento. In alcuni punti, nonostante si possa selezionare un livello di difficoltà molto basso, sarà davvero difficile proseguire, mentre in altri ci si potrà a momenti prendere un caffè mentre i nemici ci scaricano a dosso fiumi di piombo.
Per sopperire a tutto ciò, ed aumentare il livello di sfida, consiglio a tutti di affrontare la storia con il più alto livello di difficoltà disponibile fin dall'avvio.
"Ciao mamma, da grande voglio fare il pompiere e portare un'atomica sulle spalle!"
Per quanto riguarda il rendimento della versione PC Windows, possiamo commentarlo con un "finalmente!", sebbene la qualità grafica punti ancora una volta ad impressionare, piuttosto che a distinguersi per l'attenzione nei dettagli. Wolfenstein II: The New Colossus, al contrario di The New Order oppure The Old Blood, gira una meraviglia anche su configurazioni non proprio al passo con i tempi, grazie al più versatile ed ottimizzato id Tech 6 (Che da solo gli vale un buon mezzo punto in più sulla nostra scala di valutazione complessiva).
Detto ciò, voglio concludere come feci nell'ormai lontano 2014, in occasione dell'articolo dedicato a Wolfenstein: The New Order:
Il mio giudizio non vuole essere cattivo, la storia è comunque avvincente e credo che tutti gli appassionati della serie debbano giocarla almeno una volta nella loro vita (Aggiungo: sopratutto se questi hanno già affrontato i due precedenti capitoli), ma sinceramente non mi sento di consigliarne l'aquisto se non ad un prezzo di cinferiore ai 30€ (Aggiungo: è già possibile farlo, date uno sguardo ai più rinomati e-shop!).
Il voto di Bits and Chips