Poiché FinalWire ha riscritto completamente i benchmark sulla memoria RAM, abbiamo deciso di utilizzare la suite AIDA64 per osservare come i tre processori riescono a sfruttarla. Le iGPU delle APU di AMD, come già anticipato, sono molto sensibili all'aumento di bandwidth, al contrario di quelle Intel, quindi un IMC prestante sarebbe auspicabile.
AIDA64 | A4-4000 | Celeron G1610 | Pentium G2020 |
Memoria in lettura (MB/s) | 15.494 | 19.168 | 19.445 |
Memoria in scrittura (MB/s) | 8.977 | 20.086 | 20.070 |
Copia in memoria (MB/s) | 14.973 | 19.027 | 18.923 |
Latenza memoria (ns) | 76,5 | 76,5 | 70,8 |
Come è possibile osservare dai risultati ottenuti l'IMC della APU AMD è, praticamente sotto tutti i punti di vista, inferiore a quello delle CPU Intel. Addirittura i test di scrittura riportano risultati scandalosamente bassi, più che dimezzati rispetto alle CPU Celeron e Pentium, le quali invece sfiorano la banda massima teorica, pari a 21.332 MB/s. E' vero che su tale risultato si potrebbe anche soprassedere, in quanto le GPU più che scrivere, leggono sulle RAM, ma mette ben in chiaro come AMD da questo punto di vista sia anni luce indietro rispetto ad Intel.
Possiamo supporre che se AMD potesse utilizzare un IMC decisamente migliore, almeno pari a quello delle CPU Intel, la necessità di DDR3 a 1866 o 2133 MHz per far rendere al meglio le proprie APU sarebbe notevolmente ridotta, soprattutto dal punto di vista delle iGPU. A questo punto speriamo che AMD con Kaveri riesca risolvere, almeno in parte, questa annosa questione.