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Unità di calcolo, cache e memoria

Prima di guardare ai risultati di benchmark generici, passiamo in rassegna quelli sintetici per avere un chiaro quadro della situazione e comprendere a fondo il comportamento delle singole parti della CPU.

 

La piccola iniezione di potenza dovuta alle migliorie apportate da AMD ed ai 100MHz di frequenza sul Turbo Core in più, permettono alla APU A10-6700 di surclassare l'ex top di gamma A10-5800K. Science Mark, con i suoi algoritmi Molecular Dynamics e Primordia indica come vanno le cose considerando le prestazioni per singolo core che, come atteso, risultano un gradino al di sopra di quelle del 5800K.

 

 

A differenza di Science Mark, Fritz Chess è un tool fortemente multithreaded e anche stavolta l'A10-6700 performa molto bene riuscendo a battere l'A10-5800K e porsi agli stessi livelli della vecchia APU A8-3850.

 

Una ulteriore conferma delle potenzialità della nuova APU Richland arriva dalla misurazione delle prestazioni "raw" del SiSoft SANDRA: oltre a notare numeri superiori all'A10-5800K, rileviamo una sostanziale parità con il vecchio Core i3-2100.

 

Discrete anche le prestazioni dovute alle unità multimediali che fanno uso del blocco Floating Point condiviso fra i due core di ogni modulo della APU.

 

Banda dati e latenza nelle comunicazioni fra i core x86 mostrano valori compresi fra quelli della APU A10-5800K e quello del modello A10-5700.

 

La banda dati misurata sul controller delle memorie denota valori leggermente più bassi di quelli della APU A10-5800K. Effettivamente in questo senso non ci aspettavamo alcun miglioramento visto che per la APU A10-6700 non sono state previste modifiche  né tantomeno supporto per nuove frequenze di funzionamento.