Prima di montare nuovamente la cover del dissipatore bisogna praticare un piccolo foro sul lato della stessa, così da permettere la fuga dei tubi dell'AiO (per avere il riferimento su dove eseguire il taglio, basta sovrapporre la cover alla scheda).
Una volta fatto ciò, come potrete notare dalle foto allegate qui di seguito, il risultato ottenuto sarà davvero molto vicino a quanto raggiunto dai produttori di terze parti con soluzioni simili.
Personalmente amo particolarmente l'accostamento dei colori del dissipatore reference utilizzato da AMD per le GPU "Hawaai" e quest'ultimo, oltre a risultare più "aggressivo" con i due tubi in uscita dal lato ed il corposo backplate, si sposa perfettamente con i componenti installati all'interno della mia configurazione (sembra fatto apposta, Ndr.!).
Giudicate voi stessi:
Non poteva mancare ovviamente un piccolo test per dimostrare le potenzialità di questa combo, percui ho scelto di monitorare le temperature di GPU e VRM durante l'esecuzione del benchmark Heaven, impostato a risoluzione 1080p e con settaggi grafici maxati, tramite il tool GPU-Z.
La ventola originale del dissipatore reference è stata regolata tramite il tool MSI Afterburner per operare ad un regime del 20% con temperature fino a 40°C, fino a salire al 45% circa laddove le temperature del core raggiungano i 60°C.
Prima di dare un occhio alle temperature, considerate che la temperatura media dell'ambiente in cui è stato effettuato questo test si aggira intorno ai 27°C:
Possiamo dire che con una punta massima di 58°C sul core toccati solo a fine test (i sensori di GPU-Z venivano aggiornati ogni 10s) l'esperimento è riuscito, senza alcun downclock di sorta o artefatti video, sopratutto considerando che i VRM hanno appena sfiorato i 70°C (il benchmark non è da prendere come riferimento per le temperature nei videogame, in quanto a differenza di questi ultimi è fatto in modo tale da sfruttare continuamente al 100% la GPU); le temperature in-game si aggirano sui 50/55°C, mentre quelle in idle sui 40°C circa con ventole al minimo dei regimi.
Dunque, questo breve esperimento non ha portato solo benefici al livello estetico (oltre che ad un pezzo "unico" nel suo genere) bensì, come abbiamo visto, anche delle ottime performance nonostante il caldo estivo.
Si ringrazia nuovamente l'utente "Gabry89" per la GPU donata ed ancora una volta Arctic per il sample gentilmente offerto.
Arrivederci al prossimo esperimento, e buon Ferragosto!