Quando si acquista un NAS si devono necessariamente prendere in considerazione le proprie necessità. Risulta inutile acquistare un NAS a 4 bay (cioè in grado di ospitare fino a 4 hard disk) se tutto quello che si vuole fare è scaricare dei file torrent. Ugualmente risulta sottodimensionato un NAS con un solo hard disk, e quindi meccanicamente impossibilitato a sfruttare il RAID 1, se si vuole avere la massima sicurezza di non perdere i propri dati. Come si suol dire, ad ognuno il suo.
Oggi, quindi, andremo a recensire il primo NAS single bay che sia mai giunto nei nostri laboratori, il Buffalo LinkStation 510, e proprio per questo cercheremo di rispondere ad alcune domande fino ad ora - almeno sulle nostre pagine - rimaste senza risposta: a chi si rivolge una simile soluzione? Quali sono i suoi punti di forza? Quali i punti deboli? A queste ed altre domande troverete risposta nelle prossime pagine, mettendo a confronto il nuovo arrivato con alcuni NAS dual bay precedentemente recensiti:
- Western Digital Cloud EX2 4TB
- Buffalo LinkStation 441D
- Thecus N2310
- Shuttle OMNINAS KD22 e Buffalo LinkStation LS421DE
Buona lettura.
Link alla pagina ufficiale del Buffalo LinkStation 510
Il NAS giunge a noi nella classica confezione di cartone rossa-bianca della casa giapponese, su cui sono riportate le principali caratteristiche. Particolare enfasi viene posta sulle funzionalità Cloud, soprattutto attraverso il software messo a disposizione per le piattaforme Android, iOS e - udite, udite! - Windows Phone.
Internamente, il NAS è decisamente ben riposto e protetto, così che anche il trasporto meno delicato non possa danneggiarlo. Assieme al Buffalo LS510 troviamo il manuale per l’installazione rapida, il cavo Ethernet (lungo due metri) e l’alimentatore (caratterizzato da una comoda clip per cambiare presa: italiana o statunitense).
Il NAS LS510 si presenta decisamente robusto, tanto che risulta impossibile cogliere qualsivoglia rumore o scricchiolio provando a torcerlo. L’assemblaggio, quindi, è stato effettuato a regola d’arte, ma non ci si sarebbe potuto aspettare qualcosa di diverso, in quanto sul retro capeggia fiera la scritta “Made in Japan”!
Frontalmente Buffalo ha deciso di lasciare il design del LS510 molto pulito, evitando di inserirvi le porte USB. Tutte le connessioni si trovano sul retro, fattore che rende il NAS adatto anche per essere esposto in bella vista in ufficio o in casa, date le sue linee minimali (ormai sempre più persone guardano con attenzione anche a questa caratteristica). Sul retro troviamo il pulsante di Hard Reset, lo switch d’alimentazione On/Off, una porta USB 3.0, una porta Gigabit Ethernet e la presa d’alimentazione.
La parte superiore ed inferiore del NAS è caratterizzata da una trama a griglia lineare, al fine di favorire la dissipazione, senza che si renda necessario l’utilizzo di una ventola. Di fatto i piatti dell’hard disk sono le uniche parti in movimento, fattore che rende il NAS decisamente silenzioso anche quando sfruttato.
Specifiche tecniche del Buffalo LinKStation 510
Il SoC integrato nella LinkStation LS510 è il Realtek RTD1195, originariamente nato per equipaggiare le TV Box Android, ma poi sfruttato ampiamente anche dai produttoti di NAS (ad esempio, da QNAP per i suoi TAS-186 e TAS-268). Si tratta di un SoC che strizza l'occhio principalmente alla multimedialità, più che alle funzionalità di storage (infatti non supporta in hardware il RAID 5 o il JBOD), e proprio per questo è stato scelto per equipaggiare un NAS di fascia consumer quale è la LinkStation 510. Come è possibile osservare dalla tabella riepilogativa qui in basso, il Realtek RTD1195 supporta tutti i principali codec video, compreso l'H.265, ed i formati più diffusi. Non solo, la GPU integrata ARM Mali-400 riesce a garantire un'ottima resa visiva, superiore a quella delle GPU integrate in SoC concorrenti, ad esempio gli ormai superati, ma ancora utilizzati, Armada 370 di Marvell. Il SoC è accompagnato da 256MB di ram DDR3.
SoC | Realtek RTD1195 |
CPU | 2 x ARM Cortex A7 @ 1 GHz |
GPU | ARM Mali-400MP2 @ 1 GHz |
CTRL DDR | DDR2 - DDR3 |
Codec Video | H.265 (“4K2K”) 1080P Mpeg1/2/4 H.264 H.264 MVC AVC/VC-1 AVS AVS Plus HD Jpeg (max 32k x 32k) |
Accelerazione Audio | DTTS HD Dolby Digital Plus TrueHD 7.1 Canali |
Connessioni Supportate | HDMI 1.4 USB 2.0 OTG USB 3.0 CTRL NAND/eMMC Lettore SD/MMC Gigabit ethernet Bluetooth Ricevitore IrDA |
Processo Produttivo | 40nm BULK |
Passando all'hard disk interno, questo è prodotto da Western Digital, e si tratta del WD20EZRX-22D8PB0. Buffalo sembra voler puntare maggiormente sui consumi ridotti, più che sulle prestazioni pure, utilizzando un Western Digital Green al posto di un più costoso e prestante Western Digital Red. D'altra parte, non dovendo sfruttare alcuna configurazione RAID, la presenza di un Red risulta superflua. Va segnalato, in ultimo, come la LinKStation 510 durante i benchmark non abbia superato i 7W di consumo (valore misurato alla presa), segno che la piattaforma si presenta decisamente ottimizzata su questo versante (WD, per il solo hard disk, comunica un consumo di 4,1W durante le operazioni di lettura e scrittura).
CPU | Intel i3-3227U |
|
Scheda Madre | Lenovo Ideapad 400U | |
Memoria | 1 x 4GB DDR3-1333 G.Skill | |
Disco del S.O. | mSATA Mushkin Atlas Value 120GB | |
NAS | Buffalo LS441D | |
NAS |
Buffalo LinkStation 510D 2TB Buffalo LinkStation 441D 2x2TB Western Digital MyCloud EX2 2x2TB |
|
Sistema Operativo | Windows 10 x64 Professional | |
Driver | Intel 10.0.27 | |
Programmi | Lan Speed Test 3.50 |
Metodologia di Test
La nostra metodologia operativa prevede quanto segue:
- Sul sistema sono stati installati solo i componenti necessari quali CPU, memoria RAM, scheda video ed hard disk;
- L'hard disk di sistema è stato formattato, sono stati poi installati il sistema operativo, i driver per le periferiche ed i software di analisi;
- Sul NAS viene effettuata una prima serie completa di test al fine di verificarne il corretto funzionamento;
- Ogni test è stato ripetuto per tre volte e nel caso in cui valori di qualcuno di essi mostri una varianza troppo elevata il test stesso viene nuovamente ripetuto ma non prima di aver individuato le cause dell'errore;
- Fra un test e l'altro il sistema viene riavviato.
Poiché in ambito casalingo e nei piccoli uffici il lavoro di un NAS consiste o nel salvare/caricare piccolissimi file Office (un task decisamente leggero), o giganteschi file di lavoro/multimediali, quale tool di benchmark ho deciso di utilizzare Lan Speed Test, un software decisamente leggero che ci consentirà di ossevare le reali prestazioni velocistiche garantire da questi NAS di fascia medio-bassa.
Come è possibile osservare dai benchmark, il Buffalo LS510 si è dimostrato essere mediamente alla pari con i NAS dual bay da noi precedentemente recensiti. In particolare, non dovendo gestire una configurazione Raid (cosa che richiede notevoli risorse), il SoC Dual Core di Realtek ha potuto sfruttare al massimo l’hard disk e la banda passante garantita dalla porta Gigabit Ethernet nelle operazioni di scrittura. In lettura, al contrario, una configurazione Raid non richiede queste grandi risorse per essere gestita, ed infatti tutti i NAS hanno fatto registrare prestazioni similari.
Alla luce di questi risultati, la discriminante tra un NAS dual bay ed uno single bay, come questo Buffalo LinkStation 510, diviene la presenza delle funzionalità RAID 0/1/5. Poiché le prestazioni risultano pressoché identiche (soprattutto se si sfrutta il NAS tramite WiFi - la connessione 802.11n, la più utilizzata oggi, garantisce mediamente una banda pari a 18,75 MB/s), ci si deve domandare: i dati che vi salverò sono tanto importanti da richidere due hard disk in mirroring? Il Raid 0 non lo considero, in quanto la presenza di una misera porta Gigabit non permette di sfruttarlo pienamente.
Con la commercializzazione della nuova linea di NAS della serie “500”, Buffalo ha compiuto un notevole passo in avanti per quanto concerne il sistema operativo. Non solo la gestione del NAS è più semplice e veloce, ma l’interfaccia risulta anche più accattivante, fattore da non sottovalutare considerando che questo prodotto si rivolge soprattutto all’utenza consumer.
La configurazione iniziale è molto semplice; attraverso poche schermate saremo obbligatoriamente chiamati a gestire le credenziali di accesso, con password personalizzata annessa. Questo si rende necassario perché fin troppo spesso l'utenza si accontenta di utilizzare le credenziali di default, rendendo di fatto l'utilizzo di un NAS casalingo - solitamente acquistato per proteggere la propria privacy! - perfettamente inutile.
Le funzionalità offerte dal sistema operativo integrato, rinnovato proprio in concomitanza con la presentazione della nuova linea di LinkStation, sono decisamente numerose. Si va dalla classica possibilità di scaricare file Torrent, alla condivisione e fruizione di file multimediali con i terminali di casa, fino alla possibilità di effettuare i backup dei propri dati in maniera automatica, grazie alla presenza di una licenza del software NovaBackup utilizzabile su 5 terminali. Il Buffalo LinkStation 510, inoltre, è perfettamente compatibile con la funzionalità Time Machine di Apple, che garantisce la possibilità di effettuare il backup automatico su molteplici postazioni Mac.
Il software Buffalo dedicato ai terminali Windows Phone (il mio smartphone è un Lumia 535) si è rivelato leggero, stabile (nessun crash o blocco imprevisto) e in grado di venire incontro alle richieste base dell'utenza. Sono stato in grado di leggere file multimediali, di caricare e scaricare file e di controllare lo stato di efficienza del NAS.
Con il LinkStation 510 Buffalo è riuscita a migliorare la propria linea di NAS dove ve ne era più bisogno: lato software. Rispetto alle case rivali, infatti, il sistema operativo dei propri NAS si mostrava decisamente “vintage” (qui alcuni screen dalla recensione del Buffalo LinkStation 441), e questo fattore alla lunga potrebbe aver pesato sull’appeal, e implicitamente sulle vendite, dei NAS LinkStation. L’inclusione nel prezzo di una licenza NOVASTOR Backup valida per 5 terminali, inoltre, si potrebbe rivelare un bel surplus! Garantire un backup facile e veloce dei computer di casa potrebbe interessare a molti utenti.
Relativamente alle prestazioni, non possiamo che dirci soddisfatti. Nonostante sia dotata di un solo hard Disk, la LinkStation 510 è stata in grado di saturare la Gigabit Ethernet sia in lettura sia in scrittura sequenziale, ed anche i consumi sono risultati più che onesti, inferiori addirittura a quelli dichiarati dalla stessa Buffalo.
Esteticamente, infine, la linea minimale e molto pulita rende il NAS della casa giapponese adatto ad essere esposto alla vista, sia in un soggiorno sia in uno studio. Anche questa caratteristica non è da sottovalutare, in un mondo dove spesso si acquistano i Mac di Apple affinché facciano bella mostra di sé sulla propria scrivania.
Tirando le somme, questo LS510 si rivela perfetto per quell’utenza che cerca un NAS dal buon prezzo, dall’ottimo software e dall’eccellente costruzione. Data la presenza di un solo hard disk, comunque, ne sconsigliamo l’acquisto nel caso vogliate un NAS per mettere al sicuro i vostri documenti più importanti. In tal caso, vi consigliamo di guardare ad un prodotto dual bay, magari proprio i nuovi Buffalo LinkStation 520.
La LinkStation 510, nella versione da 2TB (quella da noi provata), è disponibile su ePrice.it al prezzo di 200 Euro, Iva Inclusa.