Fino la prima metà degli anni '90 chi possedeva un PC di solito era un esponente di una delle due seguenti categorie: quello che con il PC doveva lavorarci (prevalentemente con software di ufficio), o quello che, incuriosito da questo nuovo mondo, ne comprava uno. Personalmente, nel 1994, con l'acquisto di un IBM Aptiva 486DX2-50 entrai a far parte di questa seconda schiera. Per svagarsi, per realizzare progetti multimediali o per l'editoria si utilizzavano altre macchine (Macintosh, Commodore Amiga, ecc), ma il PC stava prendendo piede e, siamo qui a dimostrarlo, ha infine avuto la meglio sui concorrenti storici, grazie soprattutto a prezzi di acquisto molto bassi, più che alle effettive qualità intrinseche dell'accoppiata Windows + Intel.
Oggi il mercato PC si trova nella medesima situazione in cui si sono trovati la Apple e la Commodore vent'anni fa. Il mercato sta cambiando molto velocemente, e nuove economiche macchine stanno insidiando da vicino l'egemonia del PC, soprattutto nel mercato generalista. Se fino a qualche anno fa per navigare su internet o per utilizzare i social network era necessario acquistare un Desktop o un Notebook, oggi basta un Tablet o uno Smartphone.
Si commenta da solo, a questo punto, il grafico relativo alla divisione del mercato dei Notebook per quanto riguarda la tipologia di CPU. Se nel dicembre del 2010 il 40% dei Notebook Intel-Based venduti erano equipaggiati con CPU i5 di fascia media, nel dicembre del 2013 la prima posizione è occupata delle CPU di fascia bassa Celeron con il 27% del mercato, seguite delle CPU di fascia alta i7 con il 25% di mercato. Le CPU i5 adesso rappresentano solamente il 22% delle vendite. Questo significa che il mercato PC si sta dirigendo, principalmente, verso due segmenti di compratori: quello composto da coloro che con il PC ci lavorano e devono avere una macchina prestante, e quello composto da coloro a cui basta una macchina entry level per svolgere le classiche mansioni SOHO (Small Office – Home Office; email, fogli di testo, ecc), un acronimo molto in voga negli anni '90 e che forse sarebbe il caso di riprendere ad usare. Le configurazioni di fascia media saranno sempre più rare, e ad appannaggio principalmente di videogiocatori ed utenti prosumer.
Questo grafico fa parte di uno studio realizzato dagli analisti giapponesi Etsu ichiro e Mori Eiji, della società BCN, e che mostra come il mercato PC potrebbe tornare ad essere di nicchia, se confrontato a quello attuale, parlando di puri numeri.
A riprova di questa visione, i due analisti giapponesi fanno presente che supponendo il mercato composto da Tablet-Desktop-Notebook come, teoricamente, un tutt'uno, i Tablet rappresentano ben il 40% di questo, e che tale percentuale è destinata a crescere notevolmente nel prossimo lustro.