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Con le stesse modalità del caso precedente, registriamo il comportamento della nostra macchina quando la si imposta per funzionare fuori specifica (velocità di Core pari a 4.2 GHz, tensioni Core pari a 1.22V circa).

 Le temperature registrate dal nostro sistema in stand-by confermano quelle del caso precedente, e ci dicono chiaramente che il MasterLiquid Pro 120 non è un animale da ferma. Mediamente abbiamo circa 8°C in più rispetto ai prodotti raffreddati ad aria, arrivando a quota 35°C.

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 Cominciando a far spingere la macchina, il MasterLiquid Pro 120 entra in fase operativa. Le temperature fatte registrare nell'istantanea a cinque minuti sono di 66 °C che, comunque, non sono le migliori in assoluto. Questo perchè...

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 ...bisogna dare un pò di tempo in più per stabilizzare la situazione, ed ottenere un interessante istantanea a 59°C che diventa il valore da battere. Inutile dire che, nel mentre, per surriscaldamento dell'intorno, tutte le soluzioni raffreddate ad aria cominciano a soffrire.

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 Eppure la media dei valori nei primi cinque minuti da il MasterLiquid Pro 120 come vincitore, con ancora 59°C! Sembra che l'istantanea scattata a fine di questo intervallo è capitata per coincidenza in un momento ove c'è stato il massimo picco di lavoro, cosa che non è accaduta per gli altri modelli a comparazione.

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 La media a 10 minuti da ancora il MasterLiquid come vincitore, rosicchiando circa 5°C dal secondo miglior performer.

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 Anche in questo caso forniamo il grafico delle temperature massime fatte registrare dai vari prodotti, che confermano che l'istantanea a cinque minuti ha fatto registrare un momento di picco per il sistema equipaggiato con ML Pro 120.

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