Più che le opinioni di Gartner, invero abbastanza banali (ad esempio: “The opportunity for high average selling price (ASP) smartphones is now ending. Growth is expected to come from mid-tier smartphones in mature markets and low-end Android smartphones in emerging markets”. Questo lo si sapeva da mesi), sono i dati numerici che ci fornisce lo studio ad interessare, in quanto da questi possiamo farci una nostra personale idea relativamente all'andamento dei mercati PC, Tablet e Smartphone.
Non è una novità che Intel ed AMD si siano trovate spiazzate dall'incredibile successo che hanno avuto i mercati Tablet e Smartphone nell'ultimo lustro, e che ognuna delle due abbia intrapreso una propria strada per uscire da questa impasse. La prima ha deciso di giocare una partita d'attrito, puntando tutto sull'architettura x86, sul brand Atom e su prezzi stracciati, a costo di vendere in perdita, pur di guadagnare market share nei mercati emergenti (Tablet, Smartphone e Server a basso consumo). L'incognita è fino a quanto Intel potrà permettersi utili rasenti lo 0 (zero) giocando in tale maniera. Se non porterà dei buoni risultati in casa entro 12/18 mesi dovrà issare, probabilmente, bandiera bianca e concentrarsi su altro.
AMD, non potendo contare su prodotti capaci di contrastare direttamente Intel nel mercato x86 ad alte prestazioni (Server di fascia alta, PC di fascia alta) ha deciso di giocare una partita su tre fronti. Dedicarsi al mercato PC sono nelle fasce media e bassa, grazie alle APU, entrare nell'appena nato mercato dei Server ARM a basso consumo, e vivere di rendita nel settore delle console (XB1, PS4 e Wii U) grazie al successo conseguito tramite le APU Custom. Particolarmente interessante è il secondo mercato a cui sta puntando, quello dei Server a basso consumo basati su ARM, un mercato completamente vergine, senza nessuna casa in grado di dettare legge, al momento.
Quindi, con un mercato PC in contrazione, altri mercati sono in notevole espansione, per vari motivi. Il boom del mercato PC, tra la fine degli anni '90 e la prima metà degli anni 2000, si ha avuto principalmente grazie ad acquirenti generalisti. Con il PC non volevano/dovevano lavorare (se non qualche documento in Word e alcune e-mail), ma navigare su internet, iscriversi a qualche social network o giocare a videogame di bassa lega. Oggi tutto questo può essere realizzato o attraverso Tablet/Smartphone (da qui il grande successo dei Phablet), e grazie ai Notebook convertibili/Ultrabook (per chi vuole qualche funzione avanzata).
Se il mercato PC classico (Desktop/Notebook) è in declino, il mercato Ultramobile (Ultrabook/Notebook Convertibili) è in decisa crescita, anche se comunque non può confrontarsi con quello dei Tablet e Smartphone in termini numerici.
Questo si incrocia perfettamente con il successo nei pre-ordini che ha avuto il convertibile ASUS T100 (1basato su Atom), attualmente il 2° prodotto più venduto su Amazon nella categoria Notebook. V'è però un rovescio nella medaglia, possiamo dire. La stessa categoria che acquista questi prodotti, spesso si rivolge alla concorrenza. Basta vedere il successo che incontrano anche i Chromebook: il Chromebook ufficiale, realizzato da Samung, è in 1° posizione, mentre l'HP Chromebook 11 è in 4° posizione. Decimo è il Chromebook di Acer, sempre su Amazon. Chi vuole usare Windows, comunque, sembra cerchi una soluzione economica.
Per inviare e-mail, scrivere qualche foglio di testo, un Chromebook vale un convertibile Windows, per buona parte dell'utenza. I vecchi “cassoni” Desktop e Notebook cominciano ad apparire superati. Alcuni credono che il mercato PC tornerà quello di 10 anni fa, e non ha tutti i torti. I PC probabilmente torneranno ad essere utilizzati solamente da chi cerca delle caratteristiche peculiari, non generaliste. Per queste ultime, basterà un Tablet, uno Smartphone o un Convertibile.