AMD ha deciso di smuovere un po' il mercato delle schede grafiche di fascia bassa; fascia che ricordiamo comprende le schede discrete che hanno un prezzo inferiore ai 100 Euro. La volontà dell'azienda americana di aggiornare un segmento sostanzialmente fermo da due anni a questa parte, causa invasione di APU della stessa AMD e di CPU Intel con GPU integrata, la si era intuita già quest'estate quando ha affidato ad alcuni partner AIB la commercializzazione delle Radeon HD 7730 basate su GPU Cape Verde LE.
Con il lancio della nuova famiglia R200 è la stessa casa di Sunnyvale a scendere in campo nel mercato entry-level proponendo un design reference per le schede Radeon R7 240 ed R7 250.
Al pari delle Radeon R9 280X e 270X, recensite da noi a questo indirizzo, anche le schede R7 240 ed R7 250 non sono una novità assoluta in termini di architettura utilizzata. Le due "nuove" schede sfruttano infatti le GPU Oland viste sulle Radeon HD 8000 OEM che AMD commercializza dall'inizio dell'anno. Quelle che prima erano GPU esclusive per gli OEM adesso approdano nel mercato retail con nuove frequenze di clock e con sistemi di raffreddamento aggiornati.
Oland è la più piccola GPU discreta ad essere basata sull'architettura GCN (Graphics Core Next). Teoricamente appartiene alla generazione Southern Islands, quindi parliamo di GCN prima serie e non di GCN 1.1 o superiore, come invece accade per i chip grafici Bonaire (HD 7790 e R7 260X) o Hawaii (R9 290X e R9 290), ma come ha specificato AMD ormai l'IP di una GPU non è più identificato da una famiglia o da una generazione ed ufficialmente non esiste nessuna denominazione GCN 1.0/1.1/2.0, esiste solo GCN come architettura di base che AMD aggiorna di volta in volta con nuovi blocchi funzionali.
Il die di Oland ha una superficie di 77 millimetri quadrati ed integra circa 1,04 miliardi di transistor. Si tratta di un chip più piccolo del 38% rispetto a Cape Verde e con il 30% in meno dei transistor. Costruito sempre con la tecnologia a 28nm di TSMC, Oland dispone di 384 Stream Processor, organizzati in 6 Compute Unit, con 24 TMUs e 8 ROPs, abbinate ad un bus di memoria ampio 128 bit. In pratica dispone dello stesso numero di unità di calcolo abilitate in Cape Verde LE ma, grazie alle ridotte dimensioni della GPU, AMD è riuscita ad aumentare le frequenze di clock del 30% senza intaccare i consumi, anzi: li ha abbassati.
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Radeon HD 7730 | Radeon R7 250 | Radeon HD 7750 |
Asic GPU | Cape Verde LE | Oland | Cape Verde PRO |
N. Transistor | 1.50 mld | 1.04 mld | 1.50 mld |
Die Size | 123mm^2 | 77mm^2 | 123mm^2 |
Processo Produttivo | 28nm | 28nm | 28nm |
Architettura | GCN | GCN | GCN |
SPs / TMUs / ROPs | 384 / 24 / 8 | 384 / 24 / 8 | 512 / 32 / 16 |
Frequenza GPU | 800 MHz | 1050 MHz (1100 MHz per la MSI OC Ed.) | 800 MHz |
Quantitativo e tipo di memorie | 1GB GDDR5 | 1GB GDDR5 | 1GB GDDR5 |
Frequenza memorie | 4500 MHz | 4600 MHz | 4500 MHz |
Interfaccia memorie | 128 bit | 128 bit | 128 bit |
TBP* | 70 W | 65 W | 75 W |
Alimentazione supplementare | no | no | no |
Raffreddamento | ventola assiale + heatsink (2 slot) | ventola assiale + heatsink (2 slot) | ventola assiale + heatsink (2 slot) |
Uscide video |
VGA - HDMI - DVI |
VGA - HDMI - DVI |
DP - HDMI - DVI |
Prezzo | 69 Euro | 75 Euro | 89 Euro |
*Typical Board Power
Noi oggi analizzeremo la Radeon R7 250 sviluppata da MSI, proposta non standard caratterizzata da un leggero aumento della frequenza di clock (la scheda porta il suffisso OC Edition) da un PCB rivisto e da un sistema di raffreddamento più efficiente di quello reference.