Di dissipatori di tipo All-in-One - sia per CPU sia per GPU - ne abbiamo recensiti parecchi nel corso dell'ultimo anno ed ognuno di questi, vuoi per caratteristiche tecniche o per soluzioni esclusive, ha contribuito ad arricchire la nostra conoscenza di questa tipologia di mercato, piuttosto "semplice" all'apparenza.
Spunti di lettura:
Cooler Master Nepton 240M ed Enermax Liqtech 240 in prova su piattaforma AMD
Recensione SilverStone Tundra TD02-Slim, un dissipatore AiO sottile ma di tutto rispetto
Raijintek Triton 360 in prova, il dissipatore AiO definitivo?
[Recensione] Arctic Accelero Hybrid III 140, rinfreschiamo una Nvidia GTX 980 Reference
Il prodotto che andremo a recensire quest'oggi è realizzato da Arctic, azienda nota e molti di voi, e più precisamente l'AiO sul nostro tavolo da lavoro è il Liquid Freezer 240, il quale si differenzia dalla massa per mezzo del suo radiatore a spessore maggiorato (38mm) al quale vengono accoppiate ben 4 ventole da 120mm per una configurazione di tipo push-pull.
Tutto ciò con un prezzo davvero aggressivo al quale molti non potranno giustamente resistere, e come vedremo più avanti con delle capacità di dissipazione davvero degne di nota; non si tratta affato di un prodotto "entry-level" come il prezzo lascerebbe intendere
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• attualmente è possibile acquistare il dissipatore Liquid Freezer 240 di Arctic direttamente da Amazon, con un prezzo che si aggira intorno ai 77€ comprese spese di spedizione.
Il dissipatore Liquid Freezer 240 di Arctic si presenta in una confezione dall'accoppiata di colori bianco ed azzurro, la quale caratterizza spesso i prodotti dell'azienda, e dove sono impresse le specifiche tecniche a caratteri scuri, oltre a diverse immagini di dettaglio dei componenti.
La confezione ha dimensioni piuttosto contenute, nonostante il corposo bundle, e su questa capeggia lo slogan "Custom Loop Performance @ Air Cooling Convenience"; come vedremo nelle prossime pagine le prestazioni sono di tutto rispetto, certo non raggiungeranno mai quelle di un loop custom, ma la convenienza in termini di spazio/ordine rispetto ai mastodontici dissipatori a torre sarà più che evidente.
• ecco cosa ci aspetta una volta aperta la confezione
All'interno della confezione troveremo ben riposte le seguenti componenti:
-
- naturalmente la combo "radiatore più waterblock"
- quattro ventole PWM da 120mm
- manuale di montaggio
- diversi accessori per il montaggio (comprese fascette ed un campioncino di pasta termica)
Al pari di quando offre la concorrenza, tale kit è compatibile con tutte le piattaforme AMD ed Intel, recenti e meno recenti (dal socket AM2+ in poi, dal socket LGA 1156 in poi), e la sua capacità dissipante arriva a raggiungere un TDP fino a 300W.
Inoltre, il produttore certifica la piena compatibilità del dissipatore con le nuove CPU Intel Skylake, le quali sembrerebbero meno resistenti (a causa dei materiali utilizzati) a particolari pressioni che ne provocherebbero un danneggiamento (qualcuno di voi ricorda il polverone generatosi durante la fine dello scorso anno sul web?).
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale, a questa pagina.
Il dissipatore Liquid Freezer 240 di Arctic presenta un aspetto "classico"; non sono presenti particolari caratteristiche tecniche oppure LED di funzionamento. La qualità costruttiva sembra piuttosto solida, e del resto non potevamo aspettarci di meno considerando che il prodotto viene realizzato da Asetek.
L'unica cosa che balza subito all'occhio è la profondità del radiatore, caratteristica chiave di questo prodotto, che è pari a ben 38mm, a dispetto delle classiche soluzioni da 240, che solitamente raggiungono i 32mm.
La superficie maggiorata (naturalmente il materiale utilizzato è l'alluminio) gli permette senz'altro di ottenere ottime prestazioni; le dimensioni di larghezza e lunghezza, pari a 120*272mm, sono nella media.
I tubi sono realizzati in gomma, hanno una dimensione esterna/interna di 10.6/6mm, e sono lunghi circa 32cm (come potrete vedere nelle prossime foto, si riesce a posizionare il radiatore anche nella parte frontale del case); i tubi risultano rigidi al punto giusto, non aspettatevi chissà quali movimenti o torsioni, ma in compenso è impossibile strozzarli.
• la trama della serpentina è abbastanza fitta:
Su questo prodotto non è presente alcun tappo dedicato all'eventuale refill del liquido, ergo non è possibile effettuare alcuna manutenzione/modifica.
Vediamo dunque la pompa, il cuore di questo AiO, la quale si presenta con una forma circolare dal diametro di 82mm per una profontità di soli 40mm.
Questa ha un consumo pari a 2W, da AIDA 64 rileviamo che opera a circa 5400RPM, e non risulta affatto rumorosa durante il suo utilizzo (sempre che non ci poggiate l'orecchio sopra).
I tubi vengono collegati nella parte alta (dove è presente anche una finitura lucida con impresso il logo del produttore), al fine di evitare problemi nel montaggio delle memorie RAM. La base di contatto con il processore è realizzata interamente in rame, ed il sistema di ritenzione è il classico a forma circolare con ancoraggio ai quattro lati del socket. Concludiamo questo piccolo tour con una rapida descrizione delle ventole; ricordiamo che in bundle ne vengono fornite 4, e sono di tipo PWM a 4-pin.
Queste sono caratterizzate da 9 pale dal profilo abbastanza semplice, seppure un tantino "allungato", non complesso come siamo abituati a vedere in soluzioni raffinate (es. Noctua), ma nonostante ciò riescono a produrre una considerevole portata d'aria (74 CFM / 126 m³/h), operando in un range tra i 500RPM ed i 1350RPM circa.
Grazie alla velocità abbastanza "contenute" ed alla tecnologia utilizzata per il motore (Fluid Dynamic Bearing), le ventole risultano davvero silenziose anche se utilizzate a piena potenza. Il produttore dichiara 30dB (effettivamente non sembrano tanto lontane da tale valore, al minimo degli RPM risultano inudibili), e richiedono solo 0.25A ognuna.
Tra le altre cose, Arctic ha deciso di non integrare nel bundle i classici adattatori 2-in-1 per connettere contemporaneamente due ventole ad un singolo attacco, che sia su motherboard o fan-controller. Tale soluzione è stata integrata direttamente sul cavo delle ventole stesse.
.. ci sta sempre una foto di gruppo!
Per testare al meglio il sample fornito in prova da Arctic ci siamo serviti della classica configurazione di fascia Alta da noi utilizzata per le recensioni dei videogame, confrontandolo con il dissipatore Triton 360 fornito da Raijintek (dopo capirete il perchè).
Ricordiamo che questa è composta dalla motherboard ASUS Maximus VIII Hero, sulla quale trovano posto la potente CPU Intel Core i5-6600K (operante in overclock a 4.5GHz) coadiuvata da 2 moduli RAM DDR4 G.Skill TridentZ da 8GB (3200MHz CL16), una GPU Nvidia GTX 980, raffreddata dal dissipatore Arctic Accelero Hybrid III 140, ed infine un SSD SanDisk Extreme Pro da 480GB.
Spunti di lettura: Recensione Intel Core i5-6600K ed i7-6700K, alla prova dei fatti su motherboard Asus Maximus VIII Hero
Spunti di lettura: G.Skill TridentZ DDR4 16GB (2*8GB) @3200MHz CL16, le RAM perfette per Skylake?
Spunti di lettura: [Recensione] Arctic Accelero Hybrid III 140, rinfreschiamo una Nvidia GTX 980 Reference
Spunti di lettura: [UPDATE] SanDisk Extreme Pro da 240GB e 480GB, SSD di fascia alta a prezzi di saldo
Sistema di prova | |
Fascia ALTA |
|
Processore |
OC'ed to 4.5GHz (1.25v) |
Dissipatore |
- Arctic Liquid Freezer 240 |
Memoria RAM | |
Scheda Madre |
|
dGPU vendor frequencies heatspreader |
Nvidia GTX 980 4GBD5 Zotac (Reference) 1216-7012MHz (boost-memory) |
Driver |
|
SSD |
SanDisk Extreme Pro 480GB |
HDD |
WD Blue 1TB 3.5" - 7200rpm/64MB |
Alimentatore |
EVGA Supernova NEX 750W 80+ bronze |
Case |
Bitfenix Pandora ATX |
OS |
Windows 8.1 x64 |
Periferiche |
XBox One Controller |
Monitor |
LG 29UM57 29" - 2560*1080p |
• METODOLOGIA DEI TEST •
La metodologia operativa per questa recensione prevede quanto segue:
- Nel sistema sono stati installati tutti i componenti necessari per una configurazione da gioco, in un case discretamente ventilato;
- Il processore, a frequenza Overclockata, ha disattivate tutte le opzioni di risparmio energetico disponibili;
- Nell'hard disk di sistema sono presenti il sistema operativo, i driver per le periferiche, i software di analisi, l'antivirus ed una discreta libreria di videogame;
- I dissipatori sono stati testati applicando la discreta pasta termica Arctic MX-4, ed i test sono stati effettuati dopo una settimana di "assestamento" dalla sua applicazione;
- Tutte le ventole sono state alimentate direttamente tramite molex (con adattatore) o dal fan controller integrato nel case stesso, così da assicurarci che durante i test raggiungano sempre la massima velocità di rotazione.
- Il Raijintek Triton 360 è stato testato con un totale di 6 ventole in configurazione push-pull, dove 3 sono quelle proprietarie e le restanti 3 sono delle ventole generiche da 120.
- Il Liquid Freezer 240 di Arctic è stato testato con un totale di 4 ventole in configurazione push-pull, ossia quelle proprietarie fornite in bundle.
Il kit di montaggio di questo dissipatore è abbastanza semplice, sicuramente non il più semplice tra tutti, ma crediamo che difficilmente l'utente si troverà in difficoltà durante l'installazione.
Arctic ha integrato nella dotazione una piccola bustina di pasta termica MX-4, potremo definirla un campioncino, oltre a 8 rondelle necessarie per fissare le 2 ventole in "pull" sul radiatore, in quanto le classiche viti sarebbero troppo lunghe (sono realizzate appositamente per fissare il radiatore e la ventola attraversando la lamiera del case).
Procediamo quindi al montaggio sul nostro sistema.
Per prima cosa bisogna fissare la piastra sul retro della motherboard facendo combaciare gli angoli con i fori del socket (in foto, il Socket 1151) aiutandoci con dei piccoli pad adesivi, i quali integrano la sede per le particolari viti di ancoraggio da avvitare - a mano - dal lato CPU della motherboard.
Dopo aver fatto ciò, siamo pronti ad ancorare il sistema di aggancio sul blocco waterblock/pompa, percui ora basterà semplicemente avvicinare quest'ultimo alle quattro viti di supporto ed assicurare il tutto con i 4 dadi filettati (i quali sono appositamente regolabili sia a mano grazie alle zigrinature, sia tramite cacciavite a taglio o croce).
Ed ecco come si presenta il sistema completo una volta installato il tutto, all'interno di uno spazioso case Bitfenix Pandora ATX che abbiamo dotato di illuminazione LED rossa, in tinta con i cavi di alimentazione sleevati (prolunghe prodotte da SilverStone).
Il risultato non ha certo lo stesso appeal di un custom-loop, considerando anche come si incrociano i tubi dei due diversi AiO installati nel sistema, ma nonostante tutto l'effetto che genera è comunque di rilievo (verniciare i tubi di colore rosso potrebbe essere una buona idea!).
La lunghezza dei tubi, come potrete vedere anche voi, è giusta per montare il radiatore sulla parte frontale del case (probabilmente in uno più grande non ci saremo riusiciti).
Da notare lo spessore del radiatore con le 4 ventole montate in configurazione push-pull. Tale combinazione richiede circa 9cm di spazio, ragione percui non ho potuto installarlo nella parte più bassa possibile, in quanto lo spazio lasciato da Bitfenix risulta leggermente inferiore (un radiatore "slim" con la medesima configurazione di ventole in push-pull casca invece a pennello).
Ed ecco la GPU Nvidia GeForce GTX 980 che abbiamo "liquidato" durante gli ultimi giorni dello scorso anno, per mezzo della soluzione Accellero Hybrid III 140; questa nostra postazione risulta completamente "rinfrescata" da Arctic.
Infine, per replicare una classica situazione da gioco, abbiamo monitorato la temperatura, estraendo infine un valore medio, durante una sessione online di circa mezz'ora su Battlefield 4 ed all'immancabile Fifa 16 (clicca qui per visionare la nostra recensione).
Una volta terminati i test, e quindi raggiunta la temperatura massima dei singoli core, abbiamo lasciato il sistema in idle per 10 minuti, al termine dei quali è stata registrata la temperatura minima degli stessi; le temperature sono state rilevate per mezzo del programma AIDA 64 Engineer, il quale supporta pienamente i sensori integrati nella motherboard in uso.
Si precisa che a causa delle condizioni metereologiche "ballerine" di questo periodo, nella stanza non vi erano le stesse temperature al momento dei test (ricordiamo che abbiamo lasciato assestare la pasta termica per una settimana) e che la CPU non ha ancora subìto il trattamento di "delid".
Per dimostrare il rendimento del Liquid Freezer 240 di Arctic abbiamo deciso di confrontarlo al Triton 360 di Raijintek, ed osservando i risultati allegati capirete come il prodotto in prova ci ha davvero sorpresi, sopratutto se si pensa che le dimensioni rispetto al concorrente sono ben inferiori.
La differenza tra i due è di circa 1°C, davvero niente male. I core della CPU hanno operato praticamente a temperatura ambiente in idle, superando rare volte i 40°C durante le lunghe sessioni di gioco, ed hanno raggiunto un massimo di circa 43°C durante i benchmark di stress. Si tratta di risultati di tutto rispetto, sopratutto date le dimensioni, i quali ci suggeriscono che è possibile utilizzare il computer senza problemi anche con le ventole settate al minimo regime di rotazione.
La CPU Intel Core i5-6600K è particolarmente conosciuta per non "scaldare" in maniera eccessiva, ma accoppiata a questo dissipatore potrebbe essere capace di andare ben oltre ai 4.5GHz in overclock.
Le peculiarità di questo dissipatore sono dunque evidenti già dalle prime pagine di questa recensione. Arctic non è solo riuscita a realizzare un prodotto competitivo con un bundle abbastanza completo, performante e senza particolari fronzoli, semplice da installare ed abbastanza resistente, ma è riuscita ad assestare un duro colpo al mercato con il suo prezzo di vendita.
Parliamo di circa 76€, un costo di gran lunga inferiore alla soluzione con la quale lo abbiamo confrontato, che ne costa circa il doppio. Senza considerare che potremo avere ottime temperature anche in case di piccoli dimensioni (attenzione ad installare le ventole in modalità push-pull, lo spessore non è indifferente dato il radiatore più profondo del normale) e con una rumorosità davvero minima.
A questa cifra "è praticamente imbattibile" e personalmente lo consiglio vivamente a chiunque cerchi una soluzione semplice, economicamente sostenibile e "quasi-quasi" definitiva.
A seguito di quanto scritto nelle pagine di questa - ci auguriamo - esaustiva recensione, lo staff di B&C è felice di assegnare l'award "Recommanded" al Liquid Freezer 240 di Arctic.
Si ringrazia Arctic per il sample gentilmente offerto.