Annunciato nel Settembre dell'ormai lontano 2014, il dissipatore All-in-One Triton di Raijintek, nelle sue differenti varianti da 140 a 360, ha riscosso un buon numero di successi, grazie alla sua estetica accattivante unita ad un prezzo abbordabile, senza dimenticare i tubi trasparenti che lo distinguevano dalla massa, caratteristica da sempre esclusiva per i più costosi e performanti sistemi a liquido custom.
Sfortunatamente, dato un difetto di progettazione/produzione del blocco waterblock/pompa, tale prodotto ha raccolto il medesimo quantitativo di insuccessi.
Numerosi utenti hanno subito danni, alle volte gravi sui componenti vitali dei propri PC, a causa della perdita di liquido refrigerante dalla base del waterblock (Fortunatamente questa sorte non è toccata al mio sample, utilizzato per diversi mesi sulla principale configurazione di test), e sono stati costretti a richiedere a Raijintek una sostituzione del dissipatore (Molti hanno eseguito tale pratica con l'intento di rivendere subito il nuovo prodotto ricevuto a qualche utente ignaro o senza timore, così da recuperare parte dell'investimento effettuato inizialmente, senza minimamente pensare ad utilizzarlo nuovamente nel proprio sistema).
Spunti di lettura:
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Inutile dire che tutto ciò ha generato un danno d'immagine al produttore, che nonostante ciò vanta oggi a listino diversi prodotti davvero validi (Dai case ai dissipatori ad aria), il quale ha deciso di prendersi una bella - e necessaria - rivincita in questo settore.
Mostrato in anteprima al Computex 2017 di Taipei, il nuovo dissipatore ORCUS 240 ha incuriosito i visitatori della fiera - sia in loco sia sul web - grazie a soluzioni costruttive di rilievo, come ad esempio una pompa esterna al waterblock ed un indicatore di flusso incorporato in quest'ultima, il tutto condito da LED RGB in ogni dove.
Questo dissipatoe sarà disponibile all'acquisto nella variante in prova, dotata di 2 ventole RGB, ad un prezzo di listino pari a 109€ IVA inclusa, oppure nella versione CORE, senza ventole, ad un prezzo di listino pari a 85€ IVA inclusa.
Siamo lieti di annunciarvi che Raijintek ci ha fornito il sample giusto in tempo per produrre l'articolo entro lo scadere dell'NDA. Detto ciò, andiamo a scoprire se questo prodotto ha realmente le giuste capacità per far dimenticare la "figuraccia" commessa dal suo predecessore.
La confezione del prodotto, giunta nei nostri laboratori nello stesso formato di chi l'acquisterà in negozio, presenta dimensioni non indifferenti, com'è giusto che sia dato il contenuto.
Questa è caratterizzata da una grafica piuttosto semplice, che rappresenta per intero il prodotto sulla parte frontale ed indica le caratteristiche tecniche, accompagnate da alcune immagini di dettaglio dello stesso, nella parte posteriore.
• ecco cosa ci aspetta una volta aperta la confezione:
Al suo interno abbiamo trovato, in maniera ben riposta:
- naturalmente il dissipatore;
- due ventole RGB da 120;
- libretto d'istruzioni;
- kit di installazione compatibile con tutti i socket Intel ed AMD;
- telecomando e controller per la gestione degli effetti RGB;
- campioncino di pasta termica non meglio identificata;
- flacone da 100ml di liquido, per un eventuale refill del sistema.
Maggiori informazioni sul dissipatore Orcus 240 di Raijintek sono disponibili sul sito ufficiale, a questa pagina.
Di seguito le specifiche tecniche del prodotto:
Una delle caratteristiche principali di questo dissipatore, che lo contraddistingue dalla massa (Generalmente troviamo in vendita tanti cloni, figli del medesimo produttore OEM), è senz'altro la qualità costruttiva, aspetto su cui Raijintek non poteva affatto lesinare considerati i precedenti.
L'aspetto, fin quando non vengono installate le ventole LED RGB, è davvero sobrio e minimale.
Ad avvalorare il tutto vi sono alcune chicche come la pompa esterna al waterblock, ed un indicatore di flusso posizionato in maniera davvero intelligente e caratteristica.
I tubi di connessione tra radiatore/pompa/waterblock, avvolti da una calza protettiva, hanno un diametro esterno di 10mm, e sono lunghi circa 40cm; questi risultano abbastanza flessibili e resistenti, oltre che difficili da strozzare.
Il radiatore, realizzato in alluminio e di colore nero, ha un aspetto piuttosto "spigoloso", che ricorda molto da vicino i performanti modelli in rame degli impianti a liquido custom. La trama della serpentina è abbastanza fitta, le sue dimensioni sono pari a 272x120x27mm e vi sono i giusti fori per realizzare una configurazione push-pull a 4 ventole.
Troviamo, inoltre, in maniera del tutto inaspettata, il tappo dedicato all'eventuale refill del liquido, posizionato all'opposto dei tubi di entrata/uscita, una caratteristica molto apprezzata e non proprio comune (Sopratutto nel caso in cui si voglia sostituirlo con uno dalla qualità maggiore oppure se si vuole effettuare una mod, installando magari dei tubi trasparenti, laddove sia possibile smontare la pompa senza arrecare danni al sistema).
Come già anticipato, una delle caratteristiche dell'ORCUS è la pompa posizionata a pochi centimetri dal radiatore, e cioè esternamente al waterblock.
Caratterizzata da un corpo con un aspetto insolito, sul quale troviamo il logo ed il nome del produttore, questa vanta dei cuscinetti assiali in ceramica, un'aspettativa di vita certificata per 10.000 ore, una prevalenza di 1.3m ed una portata di 66L/H.
Il suo fabbisogno energetico è pari a 2.2W (connessione tramite attacco a 3-pin come per le ventole, in questi casi ricordate di fornire all'uscita sulla motherboard la massima alimentazione dal BIOS) ed opera a circa 5800RPM (Valore rilevato, dichiarato ±5000RPM 10%, rumorosità non eccessiva durante l'utilizzo).
Uno degli aspetti fondamentali di questo dissipatore, che probabilmente stuzzicherà il palato di molti appassionati, è l'indicatore di flusso inserito all'interno del waterblock, il quale vanta un ulteriore punto per un eventuale refill del liquido.
Si tratta di una caratteristica molto utile a livello pratico, dato che assicura il funzionamento della pompa, e molto apprezzata al livello estetico, sopratutto grazie alla retro-illuminazione LED RGB dell'intero sistema.
Tornando al waterblock in sé, i tubi provenienti dal radiatore vengono collegati nella parte destra dello stesso e, data la loro ridotta dimensione unitamente a quella del corpo dissipante, questi non dovrebbero creare problemi nel montaggio delle memorie RAM.
La base di contatto con il processore è realizzata interamente in rame, con finitura "fredda e lucida" per la parte di contatto con il processore:
Come per il waterblock, anche le 2 ventole da 120 fornita in bundle vantano, oltre ad un particolare design per le pale, la retro-illuminazione LED RGB.
Per quanto riguarda le specifiche tecniche, queste offrono distanziatori in gomma su tutti i punti di ancoraggio ed operano in un range compreso tra i 800 ed i 1800RPM (Controllate via PWM), generando un airflow pari a 42.17CFM l'una (1.70mmH2O). Queste hanno un'aspettativa di vita garantita pari a 40.000h di lavoro, ed un fabbisogno energetico pari a 1.68W (± 10%).
Durante le nostre prove abbiamo rilevato una rumorosità massima a pieno regime - a distanza di 1m per la singola ventola - pari a circa 39dB (Misurati con stumentazione Benetech GM1351 ±1,5dB), tutto sommato perfettamente rapportabile alla non proprio elevata pressione dell'aria generata.
Installare il dissipatore Orcus 240 in un qualsiasi sistema, che sia AMD oppure Intel, è realmente molto semplice.
Il sistema di ancoraggio è il medesimo di quello adottato passato per il Triton 360, ma con l'aggiunta dei fori per il socket AM4.
Per prima cosa bisogna installare la piastra di supporto sulla zona posteriore della moterboard, facendo passare le viti di ancoraggio nei fori prescelti per il socket in uso.
Il secondo passaggio prevede l'installazione di una piccola rondella, così da preservare l'integrità della motherboard, per poi avvitare i dadi di raccordo:
Fatto ciò è necessario installare la seconda piastra, quella a cui andrà ad ancorarsi il waterblock, da fissare tramite 4 viti sui dadi di raccordo precedentemente fissati:
Infine, come già visto di recente per i dissipatori di Arctic ed iTek, basterà fissare il waterblock - sulla piastra precedentemente fissata - tramite 2 viti che andranno ad avvitarsi sui lati:
Per spalmare la pasta termoconduttiva abbiamo utilizzando il classico metodo a "chicco di riso", senza "stenderlo". Di seguito, in foto, il risultato ottenuto una volta rimosso il dissipatore dal sistema a test conclusi.
La pressione del sistema di ancoraggio ha permesso alla pasta termica di spargersi uniformemente - ed in autonomia - lungo quasi tutta la superficie della base del waterblock interessata dal contatto con la CPU:
La nostra prova è stata effettuata sull'ultima revisione della build ITX realizzata in collaborazione con Fractal Design, GigaByte Italia e Reeven, che può contare ora sulla CPU Ryzen 7 1700 di AMD oltre che sulla fidata GPU Nvidia GTX 1070 in variante G1 Gaming prodotta da GigaByte.
Il dissipatore installato nel sistema, tramutato in un banchetto "dell'ultimo minuto", e pronto per i test:
Sistema di prova | |
ITX Enthusiast |
|
Processore Frequenza |
AMD Ryzen 7 1700 stock & 3.70GHz OC |
Dissipatore |
AMD Wrait Spire RGB Raijintek ORCUS 240 Reeven Brontes (red modded fan) Arctic Freezer 33 eSport One iTek Taurus Belzer RGB |
Memoria RAM |
|
Scheda Madre |
|
dGPU vendor frequencies heatspreader |
≈2000-8008MHz (boost-memory) |
Driver |
|
SSD |
|
HDD |
WD Blue 1TB via USB3.0 3.5" - 7200rpm/64MB |
Alimentatore | |
Case | |
OS |
Windows 10 PRO x64 |
Periferiche | |
Monitor |
LG 29UM57 29" - 21:9 - 2560*1080p |
• METODOLOGIA DEI TEST •
La metodologia operativa per questa recensione prevede quanto segue:
- Nel sistema sono stati installati tutti i componenti necessari per una configurazione da gioco;
- Ogni test è stato ripetuto per tre volte e, se i risultati di qualche test si mostrano troppo lontani dalla media (elevata varianza), il test stesso è stato di nuovo ripetuto, scartando il risultato non corretto.
- I test sono stati eseguiti utilizzando l'opzione di risparmio energetico "AMD Ryzen Balanced".
- Il processore con frequenza Overclockata, raggiunta tramite l'utilizzo del software AMD Ryzen Master, opera a 3.70GHz su tutti i core con tensione pari a 1.375v;
- Nell'hard disk di sistema sono presenti il sistema operativo, i driver per le periferiche, i software di analisi, l'antivirus ed una discreta libreria di benchmark/videogame;
- La pasta termica utilizzata è l'Arctic MX-4.
- La velocità delle ventole segue la curva standard della motherboard, di seguito riportata da bios.
Come già anticipato, una delle caratteristiche chiave di questo dissipatore, che non vuole essere da meno rispetto alla concorrenza, è la retro-illuminazione LED RGB per le ventole ed il waterblock.
Questa può essere gestita sia in maniera indipendente tramite il controller fornito in bundle, precedentemente mostrato, che tramite la connessione alle motherboard compatibili, gestendo i vari colori/effetti tramite i software proprietari (ASUS Aura, GigaByte RGB Fusion ed MSI Mystic Light - ad esempio).
Esempi di retro-illuminazione per il waterblock:
Esempi di retro-illuminazione per le ventole:
Come avrete potuto notare, l'effetto generato da tale sistema è molto caratteristico, sopratutto nel caso in cui - al buio - si presta attenzione all'indicatore di flusso incorporato nel waterblock.
Come di consueto, per rendervi meglio l'idea, abbiamo realizzato un breve video durante i test per dimostrarvi gli effetti del dissipatore, una volta installato nel sistema di prova:
Per stressare al massimo i 16 thread a disposizione del Ryzen 1700 abbiamo deciso di utilizzare il benchmark multicore Cinebench 15, e di misurare la temperatura massima registrata alla decima esecuzione. Per replicare il classico scenario SoHo (Small Office - Home Office) abbiamo lasciato in esecuzione il benchmark multicore di Winwar, mentre per replicare una classica situazione da gioco abbiamo estratto la temperatura massima raggiunta durante una sessione di circa mezz'ora al recente titolo Assassin's Creed: Origins (Clicca qui per visualizzare la nostra recensione).
Per confrontare le prestazioni di questo dissipatore di Raijintek abbiamo chiamato in causa il Wraith Spire RGB di AMD ed il Bronthes di Reeven, rappresentanti del segmento HTPC, oltre ai nuovi dissipatori Arctic Freezer 33 eSport One ed iTek Taurus Belzer RGB, di recente recensiti sul nostro portale.
I test sono stati condotti con la CPU a frequenza default (3.2GHz) ed in overclock a 3.7GHz. Si precisa che nella stanza la temperatura si aggirava attorno ai 17°C, e che le temperature sono state rilevate per mezzo del programma AIDA 64 Engeneering.
Alla luce dei risultati ottenuti, e con soli 45°C sulla CPU in overclock alla decima esecuzione consecutiva del benchmark multicore di Cinebench 15 (Con le ventole che non operavano nemmeno al massimo delle loro capacità, ossia attorno ai 1.400RPM), possiamo stilare una lista di quanto rilevato durante i test:
- ottimo rendimento termico con la CPU in overclock √
- buona qualità costruttiva, apprezzabile la pompa esterna al waterblock √
- indicatore i flusso molto utile e caratteristico √
- retro-illuminazione LED RGB coinvolgente √
- prezzo accessibile nonostante la qualità e le feature √
Il dissipatore ORCUS 240 ci ha convinto sotto tutti gli aspetti (Avremo giusto preferito delle ventole capaci di generare maggior flusso d'aria), e crediamo abbia tutte le carte in regola - offrendo anche una variante senza ventole, così da lasciare maggior libertà all'utente - per risollevare l'immagine dell'azienda nel settore degli All-in-One.
State cercando un dissipatore AiO dalle ottime prestazioni e buona qualità costruttiva, differente dalla massa e con tanto di retro-illuminazione LED RGB, senza dover spendere cifre esorbitanti per prodotti similari dei concorrenti più blasonati? Beh probabilmente questo nuovo nato di Raijintek fa per voi, quindi prendetelo seriamente in considerazione.
Si ringrazia Raijintek per il sample gentilmente offerto, al quale offriamo con piacere - dati i risultati dei test - il nostro più ambito riconoscimento.