Temperature e considerazioni finali:
La scelta di utilizzare la CPU AMD Athlon X4 860K per testare questo dissipatore non è assolutamente casuale, ma viene supportata da validi motivi:
- si tratta di un prodotto mainstream, che viene aquistato per assemblare configurazioni da gioco dal costo di circa 450€;
- si tratta di una CPU con TDP di 95W (un valore da tenere in considerazione per la fascia di prodotti in cui viene venduto);
- opera a frequenze di default con un vcore pari a circa 1.37V (anche qui un valore piuttosto elevato rispetto la media);
- come potrete osservare, per raggiungere la frequenza di 4.6GHz necessita di circa 1.45v di vcore.
Tutto ciò si traduce in una quantità di calore prodotto e da smaltire non indifferente, che può mettere a dura prova qualsiasi dissipatore in circolazione. Il "colpevole" di turno non è altro che il processo produttivo con il quale viene prodotto, 28nm BULK HKMG di GloFo, di per sé poco propenso all'overvolt; non bisonga inoltre dimenticare che questa CPU non è altro che un'APU A10-7850K con iGPU disabilitata tramite laser-cut, quindi a maggior ragione potrebbe trattarsi di un prodotto meno fortunato che ha bisogno di più corrente - rispetto all'originale - per poter funzionare correttamente.
Per stressare al massimo i 4 core a disposizione di tale CPU abbiamo deciso di utilizzare il benchmark WPrime V2.1, nel test 1024MB che dura all'incirca 5 minuti (valore che varia in base alla potenza bruta del sistema); questo è stato eseguito per diverse volte al fine di confermare il risultato, ed a diverse frequenze del processore. Una volta terminato il test, e quindi raggiunta la temperatura massima, abbiamo lasciato il sistema in idle per 10 minuti, al termine dei quali è stata registrata la temperatura minima; le temperature son state rilevate per mezzo del programma AIDA 64 Engeneering.
Infine, per replicare una classica situazione da gioco abbiamo monitorato la temperatura, estraendo infine un valore medio, durante una sessione di circa mezz'ora al recente titolo Mad Max, apprezzato per sfruttare in maniera dignitosa qualsiasi hardware abbia a disposizione(anche CPU multi-core!).
Per confrontare le prestazioni di questo AiO Slim prodotto da SilverStone abbiamo chiamato in causa l'ottimo Cooler Master Nepton 240M, un AiO da 240 di fascia medio/alta avente radiatore e ventole di dimensioni standard, già apprezzato durante in mesi passati. I risultati raggiunti da entrambi i dissipatori sono più che discreti. Si precisa che nella stanza la temperatura si aggirava intorno ai 21°C.
La soluzione realizzata da Silversonte è riuscita a mantenere i 36°C in idle (solo 1°C in più del concorrente) e quasi 67°C durante lo sforzo massimo della CPU a frequenze stock (meno di 1°C in più rispetto al concorrente); durante una classica partita al recente titolo Mad Max, la temperatura media si aggirava intorno ai 63°C (osserviamo anche in questo caso la medesima situazione precedente).
Com'era lecito aspettarsi, il SilverStone TD02-Slim cede il passo al Cooler Master Nepton 240M nel caso di overclock moderato; il primo mantiene circa 72°C in game e quasi 86°C durante il benchmark, comunque al di sotto della temperatuta limite di sicurezza, rispettivamente 2°C e 4°C circa in più rispetto al concorrente.
Non c'è da meravigliarsi delle prestazioni ottenute con la CPU in overclock; ribadiamo che non si tratta di un prodotto realizzato appositamente per tali fini, bensì per garantire ottime temperature d'esercizio ed al contempo un rumore piuttosto contenuto.
Dati i risultati possiamo concludere che il dissipatore SilverStone Tundra TD02-Slim ha persino superato le nostre aspettative, riuscendo quasi ad eguagliare l'avversario di turno che vanta tra l'altro dimensioni standard. É per questi motivi (ottimo prezzo e buone prestazioni) che siamo felici di assegnare al Tundra TD02-Slim il nostro award!
Si ringrazia SilverStone per il sample fornito.