Con le CPU Ryzen 3000 AMD ha deciso di mantenere inalterata la funzionalità XFR2, introducendo il Precision Boost Overdrive (PBO) in combinazione con la funzionalità Precision Boost 2.
Partiamo dal Precision Boost 2. Questa funzionalità è stata affinata per garantire frequenze di Boost più precise in relazione al carico di lavoro, alle temperature ed al consumo energetico, il tutto determinato in tempo reale attraverso una serie di sensori dislocati all'interno del Die. Questa funzionalità migliorata permetterà mediamente una più elevata frequenza di boost su tutti i core, così da aumentare le prestazioni della CPU in ogni ambito di utilizzo. La funzionalità XFR2 offre una migliore gestione delle frequenze massime, soprattutto quando la CPU è corredata da un buon sistema di dissipazione. Questo permetterà di spremere al massimo la CPU, in una modalità simile ad un overclock manuale, ma rimanendo entro i limiti del TDP.
Il Precision Boost Overdrive (PBO) è una sorta di summa delle due funzionalità appena descritte, in quanto permette di raggiungere frequenze ancora maggiori a quelle certificate per la CPU nel caso si verifichino due condizioni: la presenza di un ottimo sistema di dissipazione e l'uso di un'ottima scheda madre (Non per forza X570. Anche una B450 o una X470 va bene). Si tratta di overclock bonus automatico che farà sicuramente piacere agli utenti, in quanto renderà quasi del tutto inutile il classico overclock manuale. L'aver spostato su I/O Die i controller della memoria DDR4 e molti altri componenti ha inoltre permesso di limitare al massimo l'accumulo di "calore" presso i core x86, favorendo ancor di più il raggiungimento di frequenze operative maggiori.
N.B. La frequenza Turbo pubblicizzata per le CPU Ryzen 3000 è quella riferita all'XFR2. La frequenza raggiungibile tramite PBO non è garantita ed è solo un "di più" nel caso si possiedano determinate condizioni operative!
Per il momento abbiamo parlato delle tre principali funzionalità che gestiscono le frequenze nelle CPU Ryzen 3000, in parte già viste nelle CPU Ryzen 1000 e 2000, ma ve ne sono altre due estremamente importanti ed altrettanto sofisticate.
Fino ad oggi le CPU Ryzen hanno sfruttato la metodologia Hybrid thread expansion per gestire i thread: i thread dei software vengono diramati tra tutti i core della CPU, anche tra diversi CCX (Cosa che ha causato parecchi problemi con le CPU Threadripper nei videogiochi, ad esempio). Ora le CPU Ryzen 3000 sfruttano la metodologia Thread Grouping: i thread vengono distribuiti in un singolo CCX e, qualora ve ne fosse bisogno, vengono distribuiti gli altri nei CCX più vicini. Questo, se da un lato potrebbe "far scaldare" maggiormente un CCD rispetto ad un altro (qualora la CPU fosse dotata di due CCD), dall'altro lato permetterebbe una maggiore efficienza nella gestione dei thread e quindi prestazioni maggiori.
Una seconda feature molto importante è relativa alla gestione delle frequenze. Questa, chiamata Clock Ramping, è sfruttabile solo a partire dal May Update di Windows 10 (Per questo motivo le CPU AMD hanno avuto dei discreti boost prestazionali nei benchmark grazie a questo update). Questa funzionalità permette alle CPU AMD di salire di frequenza (Turbo) in maniera molto più rapida ed è sfruttata insieme alla funzionalità chiamata Collaborative Power Performance Control 2: quest'ultima ha ridotto i tempi di risposta per aumentare o diminuire la frequenza operativa ad appena 2 millisecondi, contro i 30 millisecondi precedentemente necessari (Dalle CPU Ryzen 2000 in giù). Il tutto si traduce, naturalmente, in maggiori performance.