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Il mercato ha dato una chiara e forte indicazione ad AMD: le APU sono chip molto interessanti per prestazioni, prezzo e feature tanto che attualmente la maggioranza degli introiti nel settore dei processori dell'azienda di Sunnyvale deriva proprio da esse. Questo fa si che anche i produttori di schede madri, che abbiano dato un contributo alla causa, possano godere dei benefici.

Quel che stupisce, però, è che la maggior parte dei modelli di schede madri disponibili in commercio sia in formato ATX: non che la cosa dispiaccia in sé ma visto il tipo di processore che vanno ad ospitare e la sua relativa collocazione di mercato, ci si aspetterebbe che il form factor più gettonato sia quello micro ATX per ovvie ragioni di costi e spazi.

A conferma di quanto stiamo dicendo nell'analisi comparativa effettuata in precedenza e nell'articolo odierno chiamiamo in causa proprio schede madri di dimensioni tradizionali. Dalle varie proposte di ASUS, MSI e Gigabyte passiamo ad un modello firmato Sapphire che non vuol certo essere da meno.

La Sapphire Pure Platinum A85X viene commercializzata all'interno del tipico package del produttore di Hong Kong, molto sobrio e dai colori nero e argento. All'interno tutto è sistemato per bene con un cartone a scomparti che separa la scheda dagli accessori.

 

La dotazione prevede sei cavi Serial ATA, un supporto con due porte USB 3.0, una mascherina ATX, il DVD con i drivers e qualche applicazione ed il manuale utente cartaceo.

 

 

 


 

Caratteristiche tecniche

La proposta di Sapphire utilizza l'unico dei chipset che possiamo inserire nella lista di quelli nuovi per le piattaforme AMD FM2: il modello A85X è sì accompagnato da quelli A55 ed A75 ma questi altro non sono che una trasposizione di quelli già in uso per le schede madri socket FM1 compatibili con le APU Llano.

 

Caratteristiche tecniche chipset FCH
AMD A55 AMD A75 AMD A85X AMD 990FX Intel H67 Intel Z77
Processore Trinity BD Core i3, i5, i7
Socket FM2 AM3+ LGA1155
Chipset iterconnect x4 Gen 1 +DP HT DMI DMI
Linee PCI Express 20 20 24 42 8 8
Slot PCIe Graphics 1 1 2 4 2 2
Crossfire No No x8+x8 x16+x16 x8+x8 x8+x8
SLI No No No x16+x16 x8+x8 x8+x8
Porte PCI 2.2 3 3 3 3 N/D N/D
Audio HDA HDA HDA HDA Intel HDA Intel HDA
Uscite video Si Si Si No Si Si
Gigabit Ethernet Si Si Si Si 1 1
Porte SATA 2 6 0 0 0 4 4
Porte SATA 3 0 6 8 6 2 2
eSATA Si Si Si   Si Si
PATA No No No Si No No
RAID 0, 1, 10 0, 1, 10 0, 1, 5, 10   0, 1, 5, 10 0, 1, 5, 10
USB 1.1 2 2 2 0 0 0
USB 2.0 14 10 10 14 14 14
USB 3.0 0 4 4 0 0 4
Tecnologia SmartReponse No No No No No Si

 

Il chipset A85X introduce alcune novità supportando configurazioni grafiche multi-VGA attraverso due slot PCI Express compatibili con schede grafiche AMD in CrossFireX e configurazioni di storage RAID 5.

La seguente tabella include tutte le caratteristiche tecniche della scheda madre in prova a confronto con quelle di altri modelli concorrenti.

 

Schede madri a confronto
Modello MSI FM2-A85XA-G65 Gigabyte GA-F2A85X-UP4 ASUS F2A85-V Pro Sapphire A85X ASUS F2A55-M
Chipset AMD A85X AMD A55
Socket FM2
Supporto Processori

A10, A8, A6, A4

Fasi di Alimentazione 6+2 6+2 6+2 6+2 6
Memorie 4 slot per DDR3
Max DDR3-2133
Max 32GB
Dual Channel
4 slot per DDR3
Max DDR3-2400
Max 64GB
Dual Channel
Supporto AMP
4 slot per DDR3
Max DDR3-2400
Max 64GB
Dual Channel
Supporto AMP
4 slot per DDR3
Max DDR3-2133
Max 32GB
Dual Channel
4 slot per DDR3
Max DDR3-2400
Max 64GB
Dual Channel
Supporto AMP
Slot PCI Express 1x PCIe 2.0 x16
1x PCIe 2.0 x16 @x8
3x PCIe 2.0 x1
1x PCIe 2.0 x16
1x PCIe 2.0 x16 @x8
1x PCIe 2.0 x16 @x4
3x PCIe 2.0 x1
1x PCIe 2.0 x16
1x PCIe 2.0 x16 @x8
1x PCIe 2.0 x16 @x4
2x PCIe 2.0 x1
1x PCIe 2.0 x16
1x PCIe 2.0 x16 @x8
1x PCIe 2.0 x4
2
x PCIe 2.0 x1
1x PCIe 2.0 x16
1x PCIe 2.0 x16 @x4
1x PCIe 2.0 x1
Slot PCI 2 1 No 2 1
Multi-GPU AMD CrossFire x8+x8
AMD Dual Graphics
AMD CrossFire x8+x8+x4
AMD Dual Graphics
LucidLogix Virtu MVP
AMD CrossFire x8+x8+x4
AMD Dual Graphics
LucidLogix Virtu MVP
AMD CrossFire x8+x8
AMD Dual Graphics
AMD CrossFire
AMD Dual Graphics
Uscite video VGA
DVI-D
Display Port
HDMI
VGA
DVI-D
Display Port
HDMI
VGA
DVI-D
Display Port
HDMI
VGA
DVI-D
Display Port
HDMI
VGA
DVI-D
HDMI
Multi-monitor Si Si Si Si Si
Gigabit LAN Realtek 8111E Realtek 8111E Realtek 8111F Realtek 8111F Realtek 8111F
SATA 8x SATA 6Gbps 7x SATA 6Gbps 7x SATA 6Gbps 7x SATA 6Gbps
1x slot mini SATA
6x SATA 3Gbps
Porte eSATA No 1x eSATA 6Gbps 1x eSATA 6Gbps No No
PATA No
RAID 0, 1, 5, 10 0, 1, 10
USB 2.0 10 (4 su pannello I/O) 10 (2 su pannello I/O) 10 (2 su pannello I/O) 10 (4 su pannello I/O) 10 (4 su pannello I/O)
USB 3.0 4 (2 su pannello I/O) 4 (2 su pannello I/O)
2 (via Etron EJ168)
4 (2 su pannello I/O)
2 (via ASMedia controller)
 
4 (2 su pannello I/O,
2 su supporto PCI)
2 (via ASMedia ASM1042 )
Audio HD audio
Realtek ALC892
Audio 7.1
Jack Detection
HD audio
Realtek ALC892
Audio 7.1
Jack Detection
S/PDIF Out
HD audio
Realtek ALC892
Audio 7.1
Jack Detection
S/PDIF Out
HD audio
Realtek ALC892
Audio 7.1
Jack Detection
HD audio
Realtek ALC887
Audio 7.1
Jack Detection
Dimensioni 30,5 x 24,5 mm 30,5 x 24,4 mm 30,5 x 24,5 mm 30,5 x 24,5 mm 24,4 x 24,4 mm

 

Le differenze fra i quattro pretendenti al trono di scheda madre ideale per Trinity sono ridotte al lumicino e riguardano principalmente il formato, la configurazione USB, quella di storage ed il parco dei connettori di espansione.

 

 


 

Layout della scheda

La realizzazione della Pure Platinum A85X passa per un PCB di color bronzo scuro sul quale Sapphire ha collocato tutti i componenti ed i connettori. La maturazione di un percorso serio iniziato alcuni anni fa con le prime schede madri per CPU Intel LGA 1366 è ben visibile in questa proposta ove regna un certo ordine e viene seguita una logica anche nello schema dei colori. Insomma sembra che Sapphire sia uscita dal bozzolo e ora sia pronta a spiccare il volo con prodotti che appaiono ben assemblati e belli da vedere.

 

Nel complesso Sapphire ha integrato su questa scheda quanto ormai siamo stati abituati a vedere da altri modelli dello stesso produttore fra cui un certo numero di opzioni a supporto dell'overclock e della diagnostica.

Il socket FM2 supporta tutte le APU di nuova generazione basate su Trinity mentre nega la compatibilità con quelle di prima generazione. Realizzato su uno zoccolo in plastica con levetta in acciaio, prevede il solito ring utile al fissaggio di dissipatori standard che però può essere rimosso in favore dell'installazione di modelli after-market di dimensioni generose.

 

 

La sezione di alimentazione della scheda prevede uno schema a 6+2 fasi dove i compiti di Controller PWM sono lasciati al chip IR3567A di International Rectifiers. I componenti attivi di tale modulo sono raffreddati in maniera decisamente efficace da un dissipatore passivo in alluminio verniciato nero.

 

 

La sezione di alimentazione si completa con un connettore ATX 12V a 8-pin posizionato fra il modulo VRM ed i connettori di I/O. La sua posizione non è certo delle più comode ma è comunque ancora gestibile.

 

La scheda può ospitare fino a 4 moduli di memoria DDR3 in modalità dual-channel e frequenza fino a 2.133MHz. Sapphire ha diviso gli slot per colore in modo da fornire una immediata visualizzazione su come installare i moduli per ottenere il funzionamento a doppio canale. La qualità degli slot è buona tanto che l'installazione o la rimozione dei moduli sono operazioni semplici ed immediate.

 

Al fianco degli slot per le memorie troviamo una serie di pad in rame che permettono la rilevazione delle tensioni di funzionamento dei principali componenti utilizzando un multimetro.

 

Un ulteriore aiuto agli overclocker deriva dagli switch posizionati sul bordo esterno della scheda, utili a resettare il bios e il sistema, avviare la macchina e passare dal bios operativo a quello di riserva, per recuperare una eventuale operazione di flashing andata male oppure per caricare impostazioni differenti. E' altresì presente un doppio display a sette segmenti che indica lo stato attuale del sistema e, una volta caricato, la temperatura della CPU in tempo reale.

 

 

Molto ricco il parco dei connettori di espansione: ne troviamo sette in totale suddivisi fra due PCI Express x16, due PCI Express x1, uno PCI Express x4 e due PCI tradizionali. La disposizione scelta da Sapphire è perfettamente bilanciata: anche installando due schede grafiche dual-slot l'utente potrebbe accedere allo slot PCIe x4, ad uno PCIe x1 e ad uno PCI.

Dal punto di vista elettrico le linee PCIe sono multiplexate attraverso quattro chip ASMedia ASM1440: i due connettori PCIe x16 possono essere utilizzati contemporaneamente in modalità x8 + x8 per la realizzaizone di configurazioni CrossFire.

 

 

Proprio dietro i due connettori PCI Express x1, Sapphire ha posizionato un modulo mSATA che sfrutta una connessione SATA 3.0 e permette di installare un eventuale SSD di piccole dimensioni.



 

Il chip FCH AMD A85X è sormontato da un piccolo dissipatore in alluminio che riesce senza grossi problemi a smaltirne correttamente il calore.

 

 

I connettori Serial ATA sono sette, tutti basati sullo standard di terza generazione con banda di 6Gb/s e utilizzabili per configurazioni RAID 0, 1, 5, 10. Sapphire ne ha posizionati 4 in senso orizzontale e tre in senso verticale al fine di soddisfare ogni necessità.

 

 

La gestione dell'audio è lasciata al chip Realtek ALC892 che pilota i 7.1 canali analogici passando per altrettanti condensatori elettrolitici che fungono da filtro.

 

La sezione di I/O comprende un connettore PS/2 per mouse o tastiera, quattro connettori USB 2.0, un header Bluetooth, quattro connessioni per monitor (HDMI, Display Port, DVI-D e VGA), una uscita audio digitale ottica SPDIF, due porte USB 3.0, una porta RJ45 per Gigabit LAN e sei connettori jack per audio analogico.

 

 


 

Bios

Abbiamo realizzato un video che mostra l'interfaccia del bios della Sapphire A85X e ne spiega le potenzialità:

 

 

 

 

 


 

Sistema e metodologia di prova

Le prove sulle schede madri sono eseguite con scrupolo e attenzione, in quanto questo componente rappresenta la base per qualunque sistema PC.

  • Installiamo i componenti necessari sulla scheda madre, verifichiamo il corretto funzionamento hardware ed impostiamo il bios con i valori di default (a meno che non sia diversamente specificato)
  • Installiamo il sistema operativo di fresco, tutti i necessari drivers forniti dal produttore, le eventuali utility da analizzare ed infine software e file di test.
  • Ripetiamo ogni test per tre volte e se il valore di qualcuno di essi mostra una varianza troppo elevata, lo stesso viene di nuovo ripetuto (dopo avere rilevato la specifica causa che ha inficiato il risultato);
  • Alla fine di ogni sessione di prova riavviamo il sistema;
  • Controlliamo i risultati dei test vengono rispetto a numeri di riferimento per indagare su eventuali valori anomali.

Di seguito la configurazione di prova:

Impostazioni di prova
Schede madri - Sapphire A85X Pure Platinum
- MSI FM2-A85XA-G65
- Gigabyte GA-F2A85X-UP4
- ASUS F2A85-V Pro
- ASUS F2A55-M
Processore AMD "Trinity" A10-5800K
Memoria 8GB DDR3 Corsair Platinum (2x4GB)
Hard Disk WD 320GB 7200RPM SATA3
Scheda video Integrata
Scheda audio Integrata
Alimentatore Corsair 620W
Sistema operativo Windows 7 Ultimate 64-bit

 

 cpu-1399 mainboard
Da notare come il chipset non venga correttamente riconosciuto

 

Di seguito trovate una descrizione dei test e modalità di esecuzione.

Benchmark sintetici

  • Fritz Chess Benchmark: questo è un tool che misura la potenza del processore di sistema utilizzando il motore per la creazione di giochi di scacchi "Fritz 9 engine". Il risultato del test è espresso in nodi per secondo medi. Il software è fortemente ottimizzato per girare in ambienti multicore ed è capace di attivare fino ad 8 thread contemporaneamente.

  • RMAA (versione 6): permette di controllare la qualità e le prestazioni del controller audio integrato. Per effettuare le prove noi utilizziamo una scheda audio secondaria di qualità come la Auzentech X-Fi Forte con la quale registriamo i segnali prodotti dal controller integrato per misurare la sua qualità di riproduzione ed emettiamo segnali per controllare la qualità del controller integrato in registrazione. La connessione fra la scheda audio secondaria ed il controller integrato avviene per mezzo di cavetti schermati di alta qualità.

  • Microsoft NTttcp: per provare il controller di rete abbiamo utilizzato un sistema secondario sul quale è stata installata una scheda di rete Zyxel Gigabit LAN. Sul computer di prova e su quello di riferimento abbiamo fatto girare il software NTttcp in modalità Receiver + Sender e viceversa. Abbiamo dunque misurato i tempi di occupazione della CPU e la banda dati.

  • HD Tune Pro (versione 4): utilizziamo questo benchmark per misurare la banda dati, l'occupazione di CPU ed altri parametri inerenti i controller disco ed USB. Sui controller SATA colleghiamo un disco rigido WD Caviar Blue da 320GB SATA 2.0 oppure WD Caviar Blue da 320GB SATA 3.0 o ancora un SSD ADATA S599 da 120GB SATA 2.0 a seconda del test che vogliamo effettuare. Per testare il controller in modalità multi disco utilizziamo due dischi WD Caviar Blue da 320GB SATA 2.0.

Grafica 3D

  • 3DMark06 (versione 1.1.0 Professional): ci permette di valutare le prestazioni grafiche 3D offerte dal sistema. Nel suo computo sono inclusi, in particolare, la CPU, la memoria di sistema ed il controller grafico.

  • World In Conflict (RTS): si tratta di uno strategico in tempo reale, che unisce a questo tipo di giochi una visuale simile a quella degli sparatutto in prima persona e che fa degli effetti particellari e della fisica le sue armi migliori.

  • Crysis: uno dei più indicativi titoli 3D DirectX 10 per effetti grafici e per l´utilizzo della fisica.

  • Call of Juarez (3D Shooters): titolo ambientato nel vecchio west ma realizzato per le API DirectX 9. Grazie ad un porting è disponibile anche per piattaforme DirectX 10 delle quali sfrutta molto effetti di luce e delle tecniche di "dense vegetation".

  • Prey (3D Shooters): il classico sparatutto molto leggero per le moderne schede grafiche e dunque fortemente dipendente dall'architettura di base legata a CPU, memorie e chipset.

Utilizzo generico

  • PovRay (versione 3.6): il tool Persistence of Vision Raytracer (PovRay) permette di creare grafica tridimensionale di elevata qualità. Al suo interno troviamo una scena standard creata proprio per effettuare benchmark sulla CPU che sfrutta la maggior parte delle feature disponibili con questo software. Per rendere ripetibili i nostri test utilizziamo sempre le impostazioni di default del file .ini.

  • Cinebench (versione 10 e versione 11): suite di test multi-piattaforma basato sul software di animazione CINEMA 4D ampiamente utilizzato da studi e case di produzione per la creazione di contenuti 3D. Grazie ad esso possiamo valutare le performance del sottosistema CPU seppure l'influenza di chipset, memorie e scheda grafica installate nel sistema non può essere trascurata. Il software esegue un test di rendering capace di sollecitare uno o tutti i core del processore disponibili.

  • 7-Zip (versione 9.15 beta): con questo noto software di compressione dati eseguiamo due diversi benchmark. Il primo viene realizzato utilizzando il tool integrato che restituisce una indicazione sui MIPS (million instructions per second) che il sistema è in grado di offrire (potete confrontare i risultati ottenuti con quelli ufficiali e con quelli del vostro sistema). Il secondo invece prende in considerazione una situazione reale nella quale viene richiesto al sistema di comprimere in formato 7z una cartella da 5,36GB contenente 4.379 file di diversa dimensione e tipologia (immagini, testo, html, video, foto, applicazioni) e 536 sottocartelle e poi di decomprimere la stessa. L'operazione di compressione ha una forte dipendenza dalla memoria cache della CPU e dalla memoria RAM installata nel sistema. Quella di estrazione dipende molto, invece, dalla capacità della CPU di gestire le operazioni su interi. In tutti i casi, il software sfrutta abbastanza bene tutte le risorse (core) di CPU a disposizione.

  • Auto Gordian Knot (versione 2.55): software utile per effettuare backup di DVD o comunque operazioni di transcodifica video nei formati DivX ed XviD. Per le nostre prove utilizziamo il codec XviD che il tool installa di default ed eseguiamo il ripping di un completo DVD (Codice Swordfish) che per l'occasione abbiamo memorizzato su un disco fisso e lo "comprimiamo" in modo da farlo entrare su due CD.

  • Handbrake (versione 0.9.4): un software di transcodifica video open-source multipiattaforma e multithreaded con il quale effettuiamo una conversione video di un intero DVD (Codice Swordfish) in formato adatto per i dispositivi Apple iPod, iPhone e iPad.

  • Mainconcept H.264 (versione 1.6.1): tool di codifica video in grado di creare stream ad alta definizione compatibili con lo standard H.264.

  • DaCapo (versione 9.12): questa suite di benchmark permette di valutare il comportamento del sistema quando si utilizzano tool di sviluppo per Java. Esso include tutta una serie di applicazioni reali open source fra cui Tomcat, FOP, Eclipse, Batik, Xalan e altri. Nel nostro caso riportiamo il tempo complessivo necessario all'esecuzione di tutti i test.

  • ScienceMark 2.0: grazie a ScienceMark è possibile misurare le prestazioni del sistema in ambiente di calcolo spinto. Inoltre il software misura le prestazioni della memoria di sistema e della cache integrata nella CPU.

  • Adobe Photoshop: questo test rileva il tempo necessario all'applicazione di alcuni filtri su un'immagine campione, operazione effettuata in Adobe Photoshop CS5 utilizzando Speedtest di  Club of One.

Benchmark sintetici

  • Fritz Chess Benchmark: questo è un tool che misura la potenza del processore di sistema utilizzando il motore per la creazione di giochi di scacchi "Fritz 9 engine". Il risultato del test è espresso in nodi per secondo medi. Il software è fortemente ottimizzato per girare in ambienti multicore ed è capace di attivare fino ad 8 thread contemporaneamente.

  • RMAA (versione 6): permette di controllare la qualità e le prestazioni del controller audio integrato. Per effettuare le prove noi utilizziamo una scheda audio seconda

 

 


 

Test sintetici: processore e memorie

Questa serie di test viene condotta tramite software che non eseguono applicativi di uso comune, ma che effettuano routines di calcolo e controllo in modo estremamente specifico sul sottosistema target, in modo da evidenziarne le performances tramite un valore assoluto e permetterne in confronto con quelle di altri sistemi.

 

 

La soluzione di casa Sapphire si prende cura del processore mediamente allo stesso modo in cui fanno anche le altre schede madri sinora provate.

 

 

 

Quando messa alle strette con applicativi CPU-intensive, la scheda madre Sapphire A85X è in grado di dire la sua riuscendo a fornire i valori più elevati del lotto.

 

 

La banda dati delle memorie, fatti salvi i dati forniti dalla scheda MSI, è anch'essa leggermente superiore a quella degli altri modelli testati.

I numeri rilevati dovrebbero permetter a questa scheda di raggiungere prestazioni generiche superiori a quelle offerte dai suoi concorrenti. Vedremo se sarà così...

 

 


 

Prestazioni della iGPU

In questa sezione vi proponiamo il comportamento del sistema basato sulla scheda madre in oggetto quando è messo sotto stress da moderni titoli videoludici. Le performances sono espresse in FPS (fotogrammi al secondo) od in punteggi a seconda del tipo di benchmark, e sono diretta espressione dell'efficienza dei sottosistemi CPU, Memorie e Video visto che le risoluzioni ed i settaggi utilizzati permettono di bypassare un eventuale collo di bottiglia offerto dalla scheda grafica utilizzata.

 

 

 

Il punteggio rilevato con il 3DMark11 mostra valori quasi da prima posizione, di poco inferiori a quelli che si ottengono quando la APU A10-5800K è installata sulla scheda madre ASUS F2A55-M.

 

 

Da Alien vs. Predator arriva la conferma che ci aspettavamo: gli fps sono vicini a quelli di agguerriti concorrenti marchiati ASUS ed MSI, distaccandosi nettamente dalle prestazioni mostrate dalla scheda madre Gigabyte GA-F2A85X sulla quale le memorie funzionano a 1333MHz.

 

 

Anche The Last Remnant è della stessa opinione di AvP: la scheda madre Sapphire A85X resta ben ancorata alla seconda posizione.

 


 

Controller Serial ATA

I test sui dischi mirano ad isolare i controller integrati nella motherboard, evidenziandone le performances medie. Quando su uno stesso prodotto sono presenti più controller, vengono effettuati test di confronto per vedere quale dei due risulta più performante, aiutando l'utente finale a scegliere come configurare il proprio sistema in fase di installazione.

 

 

La banda dati misurata sul disco di sistema mostra numeri interessanti per la scheda Sapphire superiori a quelli di tutte le altre schede madri in prova, mentre il valore sul file system è all'incirca in media con le altre.

Per mettere seriamente sotto pressione i controller SATA abbiamo utilizzato un SSD molto veloce (Kingston HyperX SATA3 da 240GB) come disco secondario e sottoposto le motherboard in prova ad ulteriori test.

 

 

La banda dati del controller SATA 3.0, quando vi colleghiamo il suddetto SSD, non depone a favore della scheda di casa Sapphire che si posiziona a metà strada fra una proposta con connessioni SATA 2.0 e quelle più nuove dotate di standard SATA 3.0.

 

 

Poco cambia quando guardiamo il trasferimento di dati a blocchi, sia nelle operazioni di lettura che in quelle di scrittura.

 

 

Anche nell'occupazione di CPU da parte del controller SATA 3.0 la Sapphire A85X è svantaggiata rispetto ai modelli concorrenti. 

 

 


 

Controller USB e LAN

In questa sezione sono riportate le prestazioni in MB/s e percentuale di occupazione della CPU per i controllers USB 2.0 e USB 3.0 impegnati nel trasferimento di dati da e verso un'unità esterna. Lo stesso abbiamo fatto anche per il controller LAN integrato messo in comunicazione con una scheda di rete discreta Gigabit a marchio Zyxel.

 

 

Ottima la banda dati offerta dal controller USB 3.0 della Sapphire A85X, la quale garantisce in media quasi i numeri più elevati.

 

 

L'occupazione di CPU è consistente con la media di tutte le altre schede madri in prova.

 

 


 

Applicazioni di rendering

I test di calcolo avanzato prendono in considerazione l'impiego professionale del sistema tramite l'utilizzo di software di rendering e modellazione tridimensionale, e massimizzano l'uso del calcolo in virgola mobile per l'esecuzione di task piuttosto complesse. Trattasi di test reali poichè effettuati con applicativi comuni disponibili al pubblico, e non con mere simulazioni irripetibili nell'esperienza quotidiana.

 

Le potenzialità espresse dalla scheda con i benchmark sintetici le ritroviamo nell'utilizzo di applicativi di uso generico. Ne è un esempio Povray, tool che sfrutta in maniera importante la CPU. I tempi di rendering risultano essere così i più bassi fra gli esemplari in prova.

 

 

Anche vale anche nel caso di rendering con Cinebench 10, sia in modalità single-core che multi-core, la Sapphire A85X riesce a dire la sua.

 

 

Alla perfetta parità nel test sulla CPU si contrappone un andamento differenziato nel test via OpenGL che evidenzia in particolare il brutto risultato della Gigabyte GA-F2A85X-UP4. La scheda madre Sapphire A85X, questa volta, è più o meno in media con le altre schede seppure nella parte bassa della classifica.

 

 


 

Transcodifica video e compressione

Il costo ridotto delle videocamere digitali e la disponibilità di porte Firewire rendono l´acquisizione ed il montaggio video alla portata di tutti. E' necessario disporre di una buona potenza di calcolo per far si che una conversione da dati grezzi a formati video e audio compressi non impieghi un´eternità. In questo test abbiamo cronometrato il tempo necessario per comprimere un video in H.264 e DivX a partire da una fonte .mpeg, in modo da verificare la potenza dei sottosistemi interessati (CPU e memorie).

 

 

I tempi di codifica video avvantaggiano le proposte di casa ASUS che con AutoGordianKnot riescono a guadagnare diversi secondi sulle avversarie. Nel test con Handbrake notiamo invece una certa similitudine fra i risultati con un leggero guizzo in avanti della soluzione firmata MSI.

 

 

La potenza di compressione pura misurata con il benchmark integrato in 7-zip mostra numeri molto simili per le schede madri in prova con leggeri vantaggi per la ASUS F2A55-M e per la MSI FM2-A85XA-G65.

 

 

Ben diversa è la situazione reale, ovvero quando comprimiamo ed estraiamo i file da una grossa cartella. Stavolta la scheda di casa MSI riesce ad effettuare le operazioni in tempi decisamente ridotti rispetto alle sue avversarie. A seguirla ci sono le due proposte ASUS ed infine la scheda di casa Gigabyte.

 

 


 

Consumi e dissipazione

Per scendere nel dettaglio di ogni prodotto riteniamo sia necessario valutare anche la sua efficienza in termini di consumi e dissipazione. Nei grafici seguenti abbiamo riportato i consumi complessivi del sistema misurati tramite un tester digitale connesso sulla presa di corrente (questo significa che nelle misurazioni esiste un errore dovuto alla non linearità dell'efficienza dell'alimentatore ma che riteniamo trascurabile visto che le differenze dei valori fra una scheda madre e l'altra sono risibili).

 

 

L'efficienza di questa scheda madre non è eccezionale tanto che i consumi sono solo leggermente inferiori a quelli mostrati dalla peggiore del lotto, ASUS F2A85-V Pro. Le schede di Gigabyte ed MSI riescono a fare davvero di meglio!

 

 

Le temperature misurate con un termometro a sonda digitale sul chipset e sui moduli VRM parla di numeri mediamente vicini a quelli delle altre soluzioni dotate di sistema di dissipazione passivo. La F2A55-M di ASUS è praticamente esclusa da questo gioco vista la mancanza assoluta di qualunque radiatore.

 

 


 

Conclusioni

Entrare in un mercato come quello delle schede madri che ha già i suoi protagonisti capaci di fornire un proprio ventaglio di soluzioni all'avanguardia e per tutte le tasche non è cosa facile. Da qualche anno Sapphire sta tentando l'impresa con prodotti via via migliori, più raffinati nel design e nelle funzionalità e avulsi dai piccoli difetti di gioventù che le prime implementazioni si portavano dietro.

Nell'analisi odierna abbiamo potuto osservare da vicino l'ultima nata dalle menti del quartier generale di Hong Kong, compatibile con le nuove APU AMD A-Series 2012 con socket FM2, un prodotto che nulla ha da invidiare alle più agguerrite concorrenti sia a livello di feature che di performance pure.

Basata sul chipset top di gamma per la suddetta famiglia di processori, la Sapphire Pure Platinum A85X dispone di una sezione di alimentazione di elevata qualità con dissipatore che permette di tenere le temperature dei componenti che vi prendono parte sempre sotto controllo, quattro slot per memorie DDR3 compatibili con moduli fino a 2.133MHz e connettori di espansione ben posizionati e "mixati" sui quali è possibile installare una o due schede grafiche discrete e avere comunque lo spazio necessario per integrare anche altre periferiche di tipo PCI Express o PCI.

Le sezioni di storage e USB rimangono ancorate alle funzionalità del chipset A85X ma Sapphire propone una chicca più unica che rara per le motherboard AMD: uno slot mini SATA sul quale potrebbe essere integrato un SSD compatibile da utilizzare per sistema operativo e software e coadiuvarlo con un hard disk tradizionale di capienza superiore. La sua integrazione ha richiesto il sacrificio di un connettore SATA3 ma i sette rimasti a disposizione sono sufficienti a qualunque scopo!

Molta attenzione è stata riposta anche circa le connessioni USB 3.0: oltre alle due porte presenti sul pannello di I/O è disponibile un header sul PCB per ulteriori due porte. La Sapphire A85X è l'unica scheda fra quelle provate, ad offrire un supporto con i due connettori USB 3.0 da integrare immediatamente in una baia libera (a meno che non abbiate un case che disponga di simili porte sul pannello frontale).

Le prestazioni della scheda A85X Pure Platinum si sono rivelate all'altezza delle più agguerrite concorrenti. In taluni casi superiori, in altri inferiori ma comunque sempre all'interno della media. Resta ancora qualche limatura da fare sulla gestione dei dischi ma tutto il resto è perfettamente in linea con le nostre aspettative.

L'interfaccia del bios unisce semplicità d'uso e pannelli completi pur rimanendo su uno stile che ricalca i vecchi bios con voci di menu e finestre. Le possibilità di azione sono abbastanza ampie ma non certo da far contenti gli overclocker più appassionati. Insomma, potrete modificare tensioni, frequenze, moltiplicatori e timings delle memorie ma non potrete agire in maniera fine o su parametri molto specifici. Il divisore delle memorie permette di impostare un valore massimo di 2.133MHz contro i 2.400 MHz di altri modelli come quelli ASUS ed è possibile salvare un solo profilo utente.

A supporto dell'overclock la scheda offre alcuni interessanti strumenti come punti in rame per misurare le tensioni onboard, effettuare facilmente un reset del bios, o avvio del sistema, disporre di un bios di backup nel caso in cui qualcosa vada storto.

Il costo d'acquisto di questa scheda è posizionato nella parte alta della media di mercato, vicino a quello di prodotti come ASUS F2A85-V PRO.