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Conclusioni

Entrare in un mercato come quello delle schede madri che ha già i suoi protagonisti capaci di fornire un proprio ventaglio di soluzioni all'avanguardia e per tutte le tasche non è cosa facile. Da qualche anno Sapphire sta tentando l'impresa con prodotti via via migliori, più raffinati nel design e nelle funzionalità e avulsi dai piccoli difetti di gioventù che le prime implementazioni si portavano dietro.

Nell'analisi odierna abbiamo potuto osservare da vicino l'ultima nata dalle menti del quartier generale di Hong Kong, compatibile con le nuove APU AMD A-Series 2012 con socket FM2, un prodotto che nulla ha da invidiare alle più agguerrite concorrenti sia a livello di feature che di performance pure.

Basata sul chipset top di gamma per la suddetta famiglia di processori, la Sapphire Pure Platinum A85X dispone di una sezione di alimentazione di elevata qualità con dissipatore che permette di tenere le temperature dei componenti che vi prendono parte sempre sotto controllo, quattro slot per memorie DDR3 compatibili con moduli fino a 2.133MHz e connettori di espansione ben posizionati e "mixati" sui quali è possibile installare una o due schede grafiche discrete e avere comunque lo spazio necessario per integrare anche altre periferiche di tipo PCI Express o PCI.

Le sezioni di storage e USB rimangono ancorate alle funzionalità del chipset A85X ma Sapphire propone una chicca più unica che rara per le motherboard AMD: uno slot mini SATA sul quale potrebbe essere integrato un SSD compatibile da utilizzare per sistema operativo e software e coadiuvarlo con un hard disk tradizionale di capienza superiore. La sua integrazione ha richiesto il sacrificio di un connettore SATA3 ma i sette rimasti a disposizione sono sufficienti a qualunque scopo!

Molta attenzione è stata riposta anche circa le connessioni USB 3.0: oltre alle due porte presenti sul pannello di I/O è disponibile un header sul PCB per ulteriori due porte. La Sapphire A85X è l'unica scheda fra quelle provate, ad offrire un supporto con i due connettori USB 3.0 da integrare immediatamente in una baia libera (a meno che non abbiate un case che disponga di simili porte sul pannello frontale).

Le prestazioni della scheda A85X Pure Platinum si sono rivelate all'altezza delle più agguerrite concorrenti. In taluni casi superiori, in altri inferiori ma comunque sempre all'interno della media. Resta ancora qualche limatura da fare sulla gestione dei dischi ma tutto il resto è perfettamente in linea con le nostre aspettative.

L'interfaccia del bios unisce semplicità d'uso e pannelli completi pur rimanendo su uno stile che ricalca i vecchi bios con voci di menu e finestre. Le possibilità di azione sono abbastanza ampie ma non certo da far contenti gli overclocker più appassionati. Insomma, potrete modificare tensioni, frequenze, moltiplicatori e timings delle memorie ma non potrete agire in maniera fine o su parametri molto specifici. Il divisore delle memorie permette di impostare un valore massimo di 2.133MHz contro i 2.400 MHz di altri modelli come quelli ASUS ed è possibile salvare un solo profilo utente.

A supporto dell'overclock la scheda offre alcuni interessanti strumenti come punti in rame per misurare le tensioni onboard, effettuare facilmente un reset del bios, o avvio del sistema, disporre di un bios di backup nel caso in cui qualcosa vada storto.

Il costo d'acquisto di questa scheda è posizionato nella parte alta della media di mercato, vicino a quello di prodotti come ASUS F2A85-V PRO.