Proseguiamo quindi con l’analisi dei componenti interni. Dopo aver svitato le 4 viti che tengono salda la struttura esterna (due delle quali coperte dai 2 piedini di gomma frontali sul fondo), possiamo smontare la copertura di plastica esterna e avere accesso alla struttura in metallo interna. Al lato, posta in verticale rispetto al suolo troviamo la scheda madre del NAS, con tutti i componenti saldati e nessun slot di espansione disponibile.
Al centro, è possibile trovare saldato il SoC APM86491 di Applied Micro che supporta fino a due porte USB 3.0 (stranamente soltanto una è presente nel N2310), fino a due porte SATA II, una porte Gigabit Ethernet e due linee PCIe 2.0. Il SoC è rivolto verso l’interno del case ed è sufficiente il flusso d’aria mosso dalla ventola per raffreddarlo, senza ricorrere a heatsink passivi. Accanto al SoC troviamo due moduli di RAM DDR3 K4B2G1646E-BCK0 prodotti da Samsung mentre sul lato opposto, il controller Gigabit Ethernet RTL8211E di Realtek e il modulo di memoria NAND Flash NW264 da 2Gb x8 (256 MB complessivi) prodotta da Micron.
Proseguendo nell’ispezione del PCB, sulla parte vicina al lato posteriore del NAS troviamo lo slot PCIe 2.0 2x, il buzzer e la connessione per la ventola, una AG06012DB159000 (classica ventola da 12V, 0,07A da 60mm di dimatro) prodotta da Adda con tecnologia double ball-bearings.
Risulta tendenzialmente silenziosa, ma nei casi in cui vien fatta girare a velocità più sostenute, riesce facilmente a farsi notare, anche in ambiente rumoroso. Sull’altro lato del PCB, sulla parte vicina al frontale del NAS, troviamo la batteria e i due switch connessi ad uno Schmitt-Trigger TI LVC14A, un componente che ha il compito di convertire un segnale analogico in uno digitale e al tempo stesso conservare il segnale fornito in uscita fino a che non venga modificato il segnale in ingresso.
Infine, la scheda di espansione PCIe con le connessioni SATA per i due HDD:
Di seguito, il video teardown che abbiamo pubblicato sul nuovo canale di Bits & Chips: