La situazione di Intel nel mercato Mobile non è delle più rosee, stretta tra una concorrenza sui prezzi spietata, una serie di prodotti non proprio adatti ad equipaggiare Tablet e, soprattutto, Smartphone di fascia Consumer media e bassa, e vari ritardi con il nodo a 14nm.
Per il momento la casa di Santa Clara sta cercando di mettere quanti più SoC Atom possibile nei Tablet, al fine di alzare le proprie quote di mercato, utilizzando la pratica del “Contra-Revenue”, un modo simpatico di chiamare il Dumping: Intel paga ai produttori di Tablet il costo di acquisto e di implementazione di quei chip (3G/4G, WiFi, BT, Radio, ecc) non integrati nei propri SoC. Una pratica non proprio pulita, per usare un eufemismo, ma soprattutto costosa. Negli ultimi due trimestri Intel, utilizzando questa strategia, ha speso circa 2 mld di dollari. Soldi buttati al vento, se guardiamo ai miseri risultati conseguiti. L'obiettivo di equipaggiare 40mln di Tablet con i propri SoC, entro la fine del 2014, è sempre più lontano. A metà anno siamo a meno di 10 milioni di SoC distribuiti.
Queste problematiche potrebbero essere risolte, almeno in parte, con l'arrivo in grande stile dei SoC SoFIA, nel 2015, disegnati con la consulenza di RockChip e prodotti presso le fonderie di TSMC a 28nm. Questi SoC, integranti finalmente sia la connessione WiFi sia la connessione 3G, potrebbero permettere ad Intel di poter battagliare ad armi pari con i produttori di Soc ARM anche nei mercati di fascia media e bassa, limitando l'uso dei Contra-Revenue, insostenibili nel lungo periodo anche per un'azienda titanica come quella di Santa Clara. Una possibilità comunque soggetta a diversi punti interrogativi, se pensiamo che MediaTek ed altre case si stanno apprestando a commercializzare SoC economici e integranti una quantità enorme di features, tanto da mettere in serie difficoltà anche il leader dell'attuale mercato, Qualcomm.
L'utilizzo dell'economico processo produttivo di TSMC dovrebbe comunque permettere ad Intel di poter piazzare questi SoC, senza l'utilizzo di alcun aiuto agli OEM, anche negli Smartphone sotto i 100$, sempre che qualcuno li possa effettivamente trovare interessanti dal punto di vista commerciale. È interessante, a questo proposito, notare come tutti i processi produttivi attualmente utilizzati da Intel nelle proprie fonderie, i 32nm (Planari), i 22nm e i 14nm (FinFET) sia del tutto antieconomici per questo obiettivo, risultando inadatti per la produzione di SoC concorrenziali dal punto di vista del rapporto prezzo/prestazioni.
I SoC Cherry Trail a 14nm, attesi per la fine del 2014 e l'inizio del 2015, destinati al mercato Mobile, potrebbero allora fare la fine che sta facendo Broadwell nel mercato PC. Cherry Trail, come Broadwell, potrebbe venire utilizzato come semplice prodotto di marketing, attraverso una commercializzazione effettuata con il contagocce, giusto per mostrare al mondo che Intel possiede il SoC Mobile più potente al mondo (seppure introvabile se non in qualche Tablet di lusso). Già con Bay Trail abbiamo avuto un assaggio di questa strategia. Solo con Willow Trail, successore di Cherry Trail (così come con SkyLake nel mercato PC), potremo finalmente vedere un SoC a 14nm dal buon rapporto prezzo/prestazioni per il mercato Mobile. Ma a quel punto saremo già nel 2016, quando sia TSMC sia Samsung/GloFo potranno produrre a pieno ritmo con i processi FinFET a 16/14nm a prezzi molto concorrenziali, con tutto quello che ne conseguirà.