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Sono lontani i tempi in cui Henry Ford, uno dei padri della catena di montaggio, non permetteva alcuna personalizzazione per la Ford T, la prima automobile prodotta in grande serie: "Puoi averla in qualsiasi colore desideri, purché sia nero". Ora possiamo ordinare un'automobile scegliendone non solo il colore, ma anche gli optional interni, il motore e molto altro. Sono lontani tempi dei primi PC IBM, le cui varianti si potevano contare sulle dita di una mano. Le uniche opzioni disponibili riguardavano il Monitor (erano disponbili due schermi, l'IBM 5151 e l'IBM 5153), l'installazione di un secondo Floppy Drive e l'upgrade della RAM. Ora possiamo assemblare un PC scegliendo ogni singolo componente. Tutto si sta evolvendo lasciando al fruitore del prodotto un ampio ventaglio di possibilità di scelta. Possiamo creare playlist musicali, possiamo creare la nostra libreria sul Kindle, o possiamo creare ed indossare outfit anche improponibili.

L'unico prodotto che ancora non si è evoluto in tal senso è il testo scolastico, il libro che i nostri figli o nipoti utilizzano a scuola. Questi libri sono monolitici, immodificabili, creati da una persona, o da una piccola equipe..In pratica sono ancora oggetti artigianali. Sfruttano una metodologia produttiva, artigianale appunto, vecchia quanto l'uomo civilizzato. Ironico se pensiamo che la scuola dovrebbe formare gli intelettuali del futuro, ma per nulla divertente se pensiamo che chi deve legiferare sulle tecnologie più moderne ha studiato su libri che potremmo definire ottocenteschi.

In accordo con le più recenti “Indicazioni nazionali per i Piani di studio personalizzati nella Scuola Secondaria di 1° grado”, le ex-scuole medie tendono a mettere in secondo piano i programmi scolastici, intesi come la mera conoscenza mnemonica e dogmatica di dati, fatti e nomi, in favore di altri e ben più elevati obiettivi: “passare da un’istruzione primaria ad una secondaria di 1° grado significa confrontarsi con il problema del modello. [...] Conoscere in maniera ‘secondaria’ vuol dire, allora, adoperare costrutti mentali esplicativi che si fondano su un uso appropriato dell’analogia. [...] [In ambito] matematico-scientifico [...] particolare importanza è attribuita alle modalità attraverso le quali si elabora la descrizione scientifica del mondo, concentrando soprattutto l’attenzione sul processo di matematizzazione degli oggetti fisici e sulla conseguente costituzione di un modello che rimpiazza in senso letterale gli oggetti reali1.
Obiettivi di ampio respiro e assolutamente necessari per far diventare gli alunni non solo contenitori acritici di nozioni, ma anche e soprattutto cittadini, italiani e del mondo, con un proprio pensiero interpretativo e di ampio respiro. Obiettivi, però, che ogni professore tende a raggiungere secondo proprie modalità, sfruttando le proprie conoscenze interdisciplinari e multidisciplinari. Modalità e conoscenze che spesso è difficile mettere in pratica con i testi scolastici che sono pubblicati dalle case editrici, nonostante i buoni proponimenti degli autori.
Non è raro che i professori, soprattutto quelli delle materie umanistiche, al momento della scelta dei testi scolastici rimangano perplessi osservando l’offerta a disposizione. Ad esempio, per quanto concerne i testi di Letteratura, ci sono libri che offrono una buona antologia di testi ma sono scadenti per quanto riguarda gli esercizi o le spiegazioni. Per quanto concerne Storia, alcuni libri di testo tendono a trattare in maniera superficiale argomenti che un insegnante potrebbe voler approfondire; oppure, altri libri offrono esercizi vecchio stampo, in cui si richiede un completamento nozionistico. Questi sono solo alcuni esempi.
Personalmente, da docente, tendo a integrare i temi trattati nei vari libri di testo (Italiano, Storia e Geografia) con numerose dispense, in quanto i difetti più sopra esposti risultano spesso presenti. E ciò viene fatto anche da numerosi miei colleghi. Per superare queste limitazioni, e per venire incontro alle diverse metodologie didattiche dei vari professori, si potrebbero creare strumenti per permettere la realizzazione di libri di testo modulari, “assemblabili” dai docenti, di ogni ordine e grado secondo le esigenze.
Quanto andrò a esporre è un’idea sia per rendere più organico il lavoro di insegnamento dei professori, sia per renderlo maggiormente piacevole agli alunni.