Questo ultimo trimestre per Intel ci ha mostrato dei dati che mai ci saremmo aspettati, almeno nel 2022, nel settore Data Center, fino ad un anno fa divisione più in forma della casa di Santa Clara. Nonostante abbia generato un fatturato pari a 4.2 mld di Dollari, la Divisione Data Center ha fatto registrare un misero utile di soli 17 mln di Dollari. Una débâcle che in pochi si sarebbero immaginati, e che dimostra come Intel sia destinata a dover vendere in perdita le CPU di fascia Server per mantenere almeno le quote di mercato o, almeno, per non perderne troppe. Mercato che AMD sta scalando molto velocemente, essendo passata da un Market Share del 6,7% del 2Q20 ad uno Share del 30,3% nel 2Q22. Le CPU EPYC stanno letteralmente vendendo come il pane.

 

 

Il crollo della Divisione Data Center è quanto ha fatto più scalpore, ma in generale anche le altre divisioni di Intel non se la stanno passando benissimo, per utilizzare un eufemismo. La Divisione Client Computing infatti, vede una diminuzione degli utili pari al 54% YoY (da 3,6 a 1,7 mld di Dollari). La Divisione Network condivide lo stesso destino, ed anzi potrebbe essere considerato anche peggiore in termini relativi: il fatturato diminuisce dell'85% YoY (da 511 a 75 mln di Dollari). Le altre divisioni minori si sono mosse conseguentemente.

Per questo motivo l'utile generato quest'anno è di soli 1.95 mld di Dollari (-65% YoY), mentre il Margine Utile scende al 47,5%. Il prossimo trimestre, il quarto dell'anno, quello che dovrebbe vedere un boost di vendite grazie al Black Friday novembrino e al Natale, potrebbe essere addirittura peggiore, con un fatturato attorno ai 13 mld di Dollari (-28% YoY) e un Margine Utile del 45%.

Intel sta tentando di tagliare le spese nella maniera che solitamente viene utilizzata dalle grandi multinazionali, cioè licenziando in massa i propri dipendenti. All'annuncio di questi risultati finanziari Intel potrebbe licenziare fino al 20% della propria forza lavoro (attualmente attorno ai 110.000 dipendenti). Un "massacro" incredibile, ma che sembra piacere agli investitori. Nonostante i deludenti risultati finanziari, venerdì il titolo in borsa ha spiccato il volo: +10%.