Lo avevamo scritto appena tre settimane fa, citando il principale quotidiano di Taiwan, ed effettivamente il rialzo non si è fatto attendere eccessivamente (Fonte: DRAMeXchange).
Il prezzo dei chip DRAM da 2Gb (256MB) da 1333 MHz è aumentato del 7,11% il 17/04 (l'altro ieri), e del 3,21% ieri. In totale, il 10,55% in due giorni. Lo stesso è accaduto ai chip DRAM da 2Gb da 1600MHz, ma in maniera più contenuta: +4,84% il 17/04, +3,86% ieri.
Si tratta di aumenti che hanno una spiegazione più che razionale: Samsung ed Hynix, i primi due produttori al mondo di chip DRAM, stanno mantenendo, da circa un anno, il livello dell'Offerta sempre un poco inferiore alla Domanda mondiale. Questo, conseguentemente, fa aumentare il prezzo dei chip DRAM nel corso del tempo.
Se da un lato questa strategia permette ai vari produttori di poter contare su utili record (vedere il caso di Nanya ed Inotera), dall'altro obbliga gli utenti e gli OEM a non potersi schiodare dai soliti 8GB di RAM sui sistem acquistati/venduti (ormai il taglio standard per un PC di medio livello dal 2010/11). Paradossalmente, gli Smartphone stanno colmando questo divario molto velocemente. Dai 512MB di RAM (2010) per i terminali di fascia alta (HTC Desire, Samsung Galaxy S, ecc), ora siamo giunti a 3GB (Xiomi Mi3, Sony Vivo Xplay 3S, ecc).
Le coreane produttrici di DRAM stanno utilizzano il mercato PC per generare utili “facili”, in quanto chi oggi acquista un PC lo fa per effettiva necessità. I prezzi concorrenziali bisogna applicarli al mercato delle DRAM dedicate al settore Mobile, mercato dove conta maggiormente la quantità di merce venduta.