La posizione dominante delle due case coreane è sempre più evidente, parlando di percentuali. Nel comparto DRAM Samsung è padrona del 37.1% del mercato, Hynix del 28.5%. Sommando queste percentuali le due case arrivano al 65.6%. Questo permette loro di fare il bello ed il cattivo tempo, come sta effettivamente avvenendo.
L'incendio che ha colpito la MegaFAB di Wuxi (Hynix), in Cina, sebbene si sia rivelato alla fine decisamente limitato (avendo colpito principalmente l'impianto di ventilazione), sta causando una riduzione nella produzione che dovrebbe durare fino al 1Q del 2014, se non di più. Questo provocherà un continuo aumento dei prezzi delle DRAM per buona parte del 2014. A tal proposito l'agenzia di analisi sudcoreana Daewoo Securities ha affermato, dopo la comunicazione da parte di Hynix dell'allungamento dei lavori di ristrutturazione: "The 2014 DRAM market will see the price fluctuation shrink and major DRAM makers consistently realize huge profits".
Perché ad Hynix dovrebbe convenire il perdere il 10% ed oltre della propria produzione di DRAM, con questo ritardo dei lavori? Molto semplicemente, l'aumento dei prezzi delle DRAM che si ha avuto dopo l'incendio è arrivato a superare il 30%. Nell'ultimo trimestre, puntualmente, nonostante una diminuzione della produzione, Hynix ha avuto un aumento degli utili del 4%. Anche i produttori minori, come Inotera, son ben felici di questa situazione.
Ecco spiegato perché le principali agenzie di analisi di mercato sudcoreane, compresa Deaewoo Securities, sono convinte che l'offerta di DRAM rimarrà bassa per buona parte del 2014. Con buona pace degli utenti.
Situazione simile si ha nel mercato delle NAND Flash, dove le due coreane arrivano al 52.3% del market Share. Fortunatamente questo mercato vede la compagnia statunitense Micron e la compagnia giapponese Toshiba abbastanza forti (rispettivamente 14% e 28% del Market Share) da poter limitare lo strapotere coreano. Inoltre, grazie ad una domanda equilibrata rispetto all'offerta, i prezzi stanno continuando a scendere, almeno nel rapporto GB/$. Oggi si riesce a comprare un SSD da 120/128GB a circa 80 euro. Il medesimo costo di un SSD da 60/64GB, esattamente un anno fa. Ed il trend dovrebbe continuare.
Resta comunque un dato di fatto: le due case coreane, al momento, non hanno intenzione di spingere sull'acceleratore, al contrario di quello che sta tentando di fare Micron-Elpida, desiderosa di ritagliarsi una buona fetta di mercato. Non ci resta che sperare in una rapida ascesa della casa nippo-americana, così da riportare il mercato ad una sana competizione.