Ha creato scalpore, tra gli addetti al settore meno smaliziati, la conferma che Altera utilizzerà le FAB Intel per produrre i propri FPGA basati su architettura ARMv8, e più precisamente sui core ARM Cortex-A53.

 

 

Che Intel dovesse fare i conti con questa evenienza era ormai assodato, in quanto Altera è uno dei principali licenziatari dell'azienda inglese. Altrettanto assodato è che Altera sarebbe stata la principale utilizzatrice esterna dei 14nm della casa di Santa Clara.

Quello che comunque non viene spiegato, forse perché la produzione da parte di Intel di chip ARM ha accecato un po' tutti (ed è una notizia che richiama visite facili), è che i 14nm di Intel non saranno pronti per la produzione in massa prima del primo trimestre del 2015. Questo è quello che scrisse The Linley Group in marzo, questo è quanto ripetiamo da mesi, e questo è ancora valido. Nell'annuncio di Altera non si menziona la data di rilascio di questi FPGA  Stratix 10, e tale dato non viene comunicato neppure sul sito Intel. La produzione di fine 2014 sarà solamente quella destinata al tape-out.

Detto questo, i prodotti in oggetto faranno uso del già citato core Cortex-A53 e si andranno a scontrare con quelli attualmente in fase di pre-produzione della grande rivale Xilinx. Quest'ultima si appoggerà al processo produttivo 20nm SOC di TSMC, studiato e realizzato in gran parte proprio grazie al sostegno di Xilinx. Non è un caso, quindi, che AMD ed nVidia si trovino al momento in difficoltà nell'utilizzare i 20nm di TSMC per la realizzazione delle proprie GPU.

In ultimo, va segnalato che i SoC FPGA di Altera, secondo voci di corridoio, avranno un costo tra le 4 e le 5 volte superiore rispetto ai medesimi prodotti realizzati con nodo a 28nm, almeno inizialmente. Se questo fosse vero, Altera dovrebbe almeno garantire prestazioni tra le 4 o 5 volte superiori rispetto ai prodotti precedenti per mantenere una certa concorrenzialità.