Le fonderie minori che si occupano della produzione di DRAM a Taiwan stanno vivendo un periodo nero, come si era già accennato, ed oggi abbiamo notizie più precise riguardo due di queste realtà, Nanya Technology e Inotera Memories.

 

Entrambe le aziende sono in passivo, anche da molti quadrimestri (ben otto, due anni e mezzo, per Nanya) e la luce alla fine del tunnel ancora non si vede.

Il terzo trimestre fiscale, conclusosi il 15 gennaio, ha visto Nanya in pesante perdita, con ben 1,33 mld di dollari di passivo totale. Sebbene le vendite siano aumentate del 53%, i profitti sono diminuiti del 55%.
Questa situazione è determinata dal pesante crollo dei prezzi che ha visto protagoniste le memorie ram nell'ultimo anno, e per compagnie che hanno quale core business tale produzione è stato devastante.

Inotera Memories, una joint venture tra Nanya e Micron Electronics, non se la passa meglio, con perdite nette per 650 mln di dollari.

Il presidente di Nanya, CC Wu, a questo punto non esclude eventuali fusioni o collaborazioni molto strette con altre fonderie, ed ha iniziato a sondare il terreno con Elpida Memory e Micron Technology. La stessa Inotera potrebbe venire assorbita. Questi movimenti si renderebbero necessari per garantire la sopravvivenza delle fonderie e dei posti di lavoro, a scapito dell'effettiva piena indipendenza di Nanya.

Nel mentre, Inotera, dopo aver ricevuto 133 mln di dollari da Micron per coprire almeno in parte il buco di bilancio, ha avviato lo studio per la vendita di 1,5 milioni di azioni/bond privati, così da coprire il proprio passivo.

Nel prossimo futuro, se i prezzi delle Dram non risaliranno, molto probabilmente vi sarà un valzer di alleanze/acquisizioni tra le varie fonderie.