La costante crescita dei mercati ormai da considerarsi non più emergenti, quelli Smartphone e Tablet, unitamente al sopraggiungere del periodo natalizio, hanno spinto i fatturati delle fonderie pure-play taiwanesi verso nuove vette.

 

 

TSMC, la più importante fonderia conto terzi al mondo, ha fatto segnare un +39,9% rispetto al dicembre del 2013, continuando il trend positivo dei mesi passati. Su base annuale, invece, nel 2014 il fatturato della fonderia è aumentato del 27,8%, arrivando a 763 mld di dollari di Taiwan (pari a 23,9 mld di dollari US). L'essersi aggiudicata le commesse dei SoC A8 e A8X di Apple sta permettendo a TSMC di ripagarsi le spese di R&D per il nodo a 20nm in maniera piuttosto veloce, e questo sembra che stia convincendo la dirigenza, guidata dal CEO e fondatore Morris Chang, a spingere sull'acceleratore per i nodi da 16nm e da 10nm. Secondo diverse fonti, infatti, TSMC nel 2015 dovrebbe spendere, per la prima volta nella propria storia, più di Intel per la R&D e per l'acquisto di nuovi macchinari.

Anche UMC, la seconda fonderia più grande di Taiwan, e la terza fonderia pure-play al mondo, ha fatto registrare ottimi risultati. Il mese di dicembre 2014, rispetto a quello del 2013, ha fatto segnare un +23,21% sul fatturato, grazie soprattutto all'aumentata produzione con il nodo a 28nm. I 12 mesi del 2014 si chiudono così con un fatturato di 4,4 mld di dollari (+13,08% rispetto al 2013). UMC, non disponendo delle risorse finanziarie di TSMC, ha deciso di puntare a rendere disponibile per i propri clienti il nodo da 28nm solo ora, completamente maturo e a buon mercato (sia per lei stessa, sia per i produttori fabless). Poiché i 28nm saranno un processo produttivo dalla vita molto lunga, e poiché i clienti che lo vogliono utilizzare sono in constante aumento, il futuro si prospetta roseo per UMC, garantendole così, forse per la prima volta nella propria storia, l'opportunità di arrivare al prossimo nodo (i 16/14nm) non troppo in ritardo rispetto alla concorrenza.