Come preannunciato qualche settimana fa, Foxconn conferma che verrà aperto un centro d'assemblaggio dedicato esclusivamente ai prodotti di Apple in India (Fonte). Questa scelta è stata presa in quanto il costo del lavoro in Cina si sta inesorabilmente alzando: “It's also a way to potentially mitigate the rising labor costs in China, though those savings likely won't be passed down to consumers”.

 

 

Una decisione che è tanto divertente quanto preoccupante, in quanto il costo della manodopera sul prezzo totale di un iPhone incide per appena l'1%, essendo di 8$ circa secondo le proiezioni di IHS iSupply. Secondo Foxconn lo spostamento delle catene di assemblaggio in India favorirà la clientela, la quale non vedrà il prezzo dei prodotti Apple aumentare (come se 2 o 3 dollari facessero la differenza su un prodotto da 800 dollari ...).

L'apertura di questi centri di assemblaggio in India, inoltre, dovrebbe permettere ad Apple di migliorare la propria immagine nel sub-continente asiatico, favorendo la vendita degli iPhone: “For Apple, a local manufacturing presence might provide a boost to its image in India, where the high price of its products make it a challenge for many consumers there. For instance, the base model of the iPhone 6 sells for around 44,000 rupees ($687.82) in India, according to Reuters”.

In ultimo, va ricordato che questa decisione è stata presa anche grazie alla compiacenza dello stesso governo indiano, il quale ha varato alcune leggi (chiamate "Made in India") che tendono a favorire lo sfruttamento della manodopera locale, così da spingere le aziende che adesso operano in Cina a fare le valigie per trasfersi in India.