Il tempo delle vacche grasse per Dell, IBM, Intel e HP sembra essere giunto al tramonto, con il settore del Cloud Computing pronto far la parte del leone nel settore Server per tutto il prossimo decennio. Nei prossimi anni saranno i SoC Low Power a dettare legge, in un mondo sempre più green (almeno a parole).
Nell'ultimo trimestre il mercato Server High performance è calato del 3.7% YoY, e prossimamente la situazione è destinata a peggiorare. La situazione si fa problematica soprattutto per Intel: “Four years ago, 75% of Intel's server chip revenue came from Dell, HP, and IBM. Today, that same 75% is split between eight companies, one of which is Google”. Aumentano le compagnie, aumentano le problematiche di gestione, ma soprattutto cambiano le richieste. Non più CPU ad alte prestazioni, ma processori poco costosi e dai bassi consumi. Questi bastano e avanzano per quello che il Cloud Computing vuole essere.
Per mantenersi competitiva, quindi, Intel deve abbassare i margini utili: “However, the company has had to accept lower margins as the big cloud companies typically use cheaper, lower-margin CPUs than typical enterprise customers. This margin sacrifice is necessary in order to keep AMD and ARM-based chips from gaining any significant server market share”.
Presto i SoC ARM faranno al propria comparsa in massa in questo mercato, e queste compagnie (IBM, HP, Dell), storici clienti di Intel, potrebbero cambiare fornitore per l'hardware. I margini sono sempre più risicati, e gli utili si fanno principalmente con i servizi nel Cloud Computing. ARM o x86 non fa differenza, l'importante è che costi e consumi poco: “Much like the PC market, the server market is becoming one where the companies that actually manufacture the servers make very little money, while Intel manages hefty margins”.
HP l'ha capito, e Moonshot è l'icona del nuovo corso che si sta prendendo: “Morgan [Manager della divisione Hyperscale Server in HP] said that the ARM cartridges are part of a longer-term strategy by HP”. Anche Dell sta pensando seriamente ad abbracciare ARM ed i suoi piccoli ed economicissimi SoC. IBM ha già acquistato cinque licenze per produrne in casa. Quello che piace particolarmente a queste aziende è la flessibilità di ARM. Poter realizzare un SoC in base alle proprie esigenze, “ritagliarselo” su misura. I processori Intel, al contrario, si comprano così come sono. “O questa minestra, o ti butti dalla finestra”, si dice.
Jim McGregor, su EETimes, scrive: “ARM is garnering a considerable amount of interest from the entire server value chain, from the SoC vendors to the large datacenter customers, but not just because of the potential power and cost savings ARM may offer. Much of the interest is in the potential flexibility of the architecture to develop custom solutions tailored to particular server requirements”. Per questo, ad esempio Baidu, la Google cinese, ha scelto ARM per i propri server.
Intel venderà cara la pelle, quindi prepariamoci per un biennio (2014-2015) movimentato. Le sorprese non mancheranno.