Alla fine Intel c'è riuscita, sebbene a caro prezzo. Altera è stata acquisita con un esborso di 16,7 mld di dollari, pagando ogni azione ben 54$ (circa il 10% in più dell'attuale valore), dopo che un primo tentativo è andato in fumo in aprile.
Intel, grazie a questa acquisizione, spera di poter fare quel salto di qualità necessario per allargare le proprie quote di mercato nei nascenti settori del Cloud Computing e dei server ad alta densità, attualmente nel mirino di ARM e dei suoi alleati (vedesi la recente presentazione delle schede madri Gigabyte dotate di SoC Cavium ThunderX). Già da diverso tempo Intel ed Altera collaborano in maniera molto stretta, sia nel campo della produzione con i 14nm FinFET sia nella realizzazione di prodotti comuni, quindi questo matrimonio può dirsi che fosse nell'aria, in quanto gli obiettivi di entrambe le case erano per la maggior parte convergenti. Intel mirava a sviluppare soluzioni il più possibile polivalenti, attraverso l'integrazione di CPU Xeon, coprocessori Xeon Phi e FPGA, mentre Altera mirava a ritornare competitiva nei confronti di Xilinx, nel mercato degli FPGA, utilizzando le più moderne tecnologie produttive disponibili (cioè, quelle di Intel). Ora che le due case si sono fuse, entrambe potranno cercare di realizzare i propri obiettivi in maniera più proficua, almeno teoricamente.
Dubbi e perplessità, infatti, si stanno sollevando presso analisti di mercato, giornalisti ed esperti vari. Quali? Vediamo di elencarli in maniera analitica:
- Altera, fino ad oggi, ha tentato di rubare il primato a Xilinx quale produttore principale di FPGA, ma ora che è diventata proprietà di Intel, continuerà in questa lotta, proponendo FPGA “puri” e agnostici, oppure si concentrerà nell'integrare semplicemenete i propri FPGA nelle piattaforme Intel, lasciando a Xilinx campo libero?
- Il costo dei chip ASIC (Application Specific Integrated Circuit) sta diventando sempre più economico, in termini di design e produzione, e questi potrebbero mangiare notevoli quote di mercato ai chip FPGA, come spiega Eric Estive su SemiWiki: “The problem is simple: the same algorithm running on a $2,000 FPGA (consuming several dozens of Watts) will run, probably faster, on a $20 ASIC consuming 5 to 10 Watts! I agree that Intel will be happier to sell a $2,000 part than a $20 ASIC, but is it enough to build a strategy?”
- Nel 2011 Intel acquistò McAfee per 7,7 mld di dollari, ma ad oggi questa acquisizione non ha portato alcun beneficio né in ambito consumer né in ambito enterprise. Altera potrebbe diventare un altro buco nero nelle casse di Intel?
Al momento, comunque, è difficile fare previsioni, in quanto una roadmap di Intel riguardo lo sfruttamento delle tecnologie di Altera non è ancora disponibile al pubblico. Per questo non ci resta che attendere, al fine di osservare come la casa di Santa Clara intenderà agire.
In ultimo va segnalato come il titolo di TSMC sia sceso di quasi il 2% in due giorni, a causa dell'acquisizione di Altera da parte di Intel. Secondo gli analisti di mercato, Altera abbandonerà definitivamente TSMC, spostando i propri ordinativi presso le fonderie di Intel, provocando quindi una riduzione del fatturato per la fonderia taiwanese: "Shares of Taiwan Semiconductor Manufacturing Co. (TSMC) moved lower Tuesday morning amid concerns that a deal for Intel Corp. to acquire smaller rival Altera Corp. will lead Altera to shift its orders with TSMC to Intel, dealers said".