Prendendo un attimo in prestito la terminologia di Counter Strike: GO, parafrasando l’ormai famoso meme “Rush B!” dedicato ai giocatori russi, possiamo affermare con un certo grado di sicurezza che le maggiori fonderie punteranno sui 7nm quale nodo principale almeno fino al 2020-22, lasciando al nodo da 10nm il ruolo di traghettatore/ponte.
TSMC realizzerà dei 10nm dedicati principalmente al mercato Mobile, il quale “riciclerà” il BEOL (back-end-of-line) dei 16nm FF+ attualmente in produzione, mentre GlobalFoundries ha deciso di saltare a piè pari i 10nm per passare direttamente dai 14nm ai 7nm con un nodo High Performance.
Samsung, invece, seguirà la linea di TSMC, ed ha già in regime di tape out il SoC Exynos 8895 @10nm. Anche in questo caso si tratta di un nodo per SoC a Mobile, comunque per chip Low Power, al pari dei 20nm sempre della casa coreana.
Intel sembra voglia continuare lo sviluppo dei 10nm, ma la presentazione dei 14nm 3D-Gate + potrebbe segnare l’interruzione dello sviluppo dei 10nm in favore dei 7nm, come supposto da Daniel Nenni di SemiWiki. CoffeeLake sembra il porting sui 14nm di Cannonlake (Quest'ultimo atteso sui 10nm 3D-Gate), una mossa giunta come un fulmine a ciel sereno (Forse a causa dell'arrivo di Zen da parte di AMD, al pari della presentazione di un Broadwell-E @10 Core).
A giudicare da quello che si sta osservando e leggendo, i 14nm potrebbero rimanere il nodo High Performance di riferimento fino al 2018 inoltrato, forse fino al 2019.