Problemi per NVIDIA, ora che la bolla delle cryptovalute sembra essersi sgonfiata enormemente (Anche se, ahimé, è ancora viva e vegeta, per il momento). Secondo quanto riporta Akram's Razor su Seeking Alpha (E cita S|A quale fonte), sarebbero oltre 300.000 le GPU di fascia alta che un OEM di punta avrebbe rispedito a NVIDIA, così da ricevere un rimborso, e probabilmente molti altri starebbero facendo lo stesso.

Si tratta di una situazione non facile da risolvere, in quanto finché ci saranno in giro così tante GPU invendute (Mezzo milione? Un milione?), non sarà possibile presentare la nuova generazione di GPU, almeno fino al 3Q del 2018, o magari oltre (In questa intervista di Digitimes si fa riferimento al 3Q18): "Nvidia has overestimated pent-up gaming demand and underestimated the impact of declining mining demand" (D'altra parte il successo nel 1Q18 della divisione OEM/IP lasciava intravedere questo epilogo come abbiamo avuto modo di scrivere ...).

NVIDIA si è andata a cacciare in questa situazione perché, al contrario di AMD, ha cavalcato irrazionalmente l’onda del cryptogaming, elevando esponenzialmente la produzione di GPU (E pensare che in molti criticavano la scelta di Lisa Su di essere così guardinga!). Ora, invece, c’è una AMD che non ha assolutamente problemi di inventario, ed una NVIDIA che prima di presentare le nuove GPU dovrà necessariamente svuotare i magazzini.

Si può quindi affermare che NVIDIA, in questo caso, ha aiutato involontariamente AMD, la quale avrà uno o due trimestri aggiuntivi di respiro: NAVI non sarà troppo in ritardo rispetto ad Ampere/Volta. Entrambe le uArch, infatti, saranno prodotte sui 7nm FinFET di TSMC.