La cinese Lenovo, dopo aver acquisito la divisione Personal Computer (Desktop e Notebook) di IBM nel 2005, per la cifra di 1.25 mld di dollari, si appresta a concludere anche l'acquisizione della divisione Server x86 di Big Blue. La cifra messa sul piatto è pari a 2.3 mld di dollari, di cui 2.07 mld cash ed il restante in azioni di Lenovo.
Lenovo, con questa acquisizione, diverrebbe il terzo produttore di Server, con un Market Share pari al 14%. Farebbe proprie le linee di server System x, BladeCenter e Flex System, così come i software che vengono utilizzati su questi. IBM continuerà a produrre, invece, Server basati su architettura Power.
I dipendenti che lavorano per IBM a questi prodotti, circa 7.500, presso le sedi di Raleigh, Shanghai, Shenzhen e Taipei, molto probabilmente verranno ri-assunti da Lenovo.
Yang Yuanqing, CEO di Lenovo, si dice entusiasta di questa acquisizione: “This acquisition demonstrates our willingness to invest in businesses that can help fuel profitable growth and extend our PC Plus strategy. With the right strategy, great execution, continued innovation and a clear commitment to the x86 industry, we are confident that we can grow this business successfully for the long-term, just as we have done with our worldwide PC business”. Attualmente la compagnia cinese si sta rivelando il migliore alleato di Intel, in quanto contrariamente alle altre case storiche come Dell, Acer o HP sta cercando di mantenere vivo l'interesse per i PC in tutti i modi. Questo le ha permesso di diventare il primo produttore al mondo di PC, con un Market Share del 16,7% (dati 3Q 2013).
Tornando ad IBM, la casa americana ha deciso di investire quanto guadagnato da questa vendita in servizi che ritiene ad alta profittabilità. Investirà 1 mld di dollari nel Watson Group, ed 1.2 mld di dollari per ampliare e potenziare i servizi di Cloud Computing: “This divestiture allows IBM to focus on system and software innovations that bring new kinds of value to strategic areas of our business, such as cognitive computing, Big Data and cloud. IBM has a proven record of innovation and transformation, which has enabled us to create solutions that are highly valued by our clients”, ha affermato Steve Mills, direttore del reparto Software and Systems di IBM.
Questo permetterà a Big Blue, inoltre, di sfruttare appieno la FAB East Fishkill, il cui aggiornamento ai 22nm PD-SOI è costato una fortuna. Chi vorrà utilizzare i servizi di IBM dovrà necessariamente equipaggiarsi con un Server dotato di CPU PowerPC. Questo, quindi, permetterà un migliore sfruttamento delle proprie FAB.